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Re: Credo dovremmo iniziare a preoccuparci
I miei discorsi critici esulano dalle capacità o incapacità dei governi locali attuali. Polemizzare con le amministrazioni locali insediate recentemente non avrebbe davvero senso. Sarei intellettualmente molto scorretto a trovare come unica causa la mancanza di interventi solo da una parte politica, anzi...
Quindi, se possiamo, esuliamo per una volta dalle fazioni politiche, andremmo secondo il mio modesto parere anche ot.
Sarebbe troppo semplice trovare difetti nell'attuale coalizione politica anche perchè sono lontanissimi dai miei principi morali ed intellettuali (non sono di sx, nè di dx, nè di centro, sono avanti come dice un noto personaggio
), ma vorrei improntare la questione esclusivamente sulla possibilità o meno di poter limitare i dissesti idrogeologici. Sono consapevole del fatto che la natura avrà sempre la meglio, ma possiamo fare qualcosa per salvare almeno una vita??
Riporto un commento della protezione civile circa i problemi sopracitati:
Tuttavia il rischio idrogeologico è stato fortemente condizionato dall’azione dell’uomo e dalle continue modifiche del territorio che hanno, da un lato, incrementato la possibilità di accadimento dei fenomeni e, dall’altro, aumentato la presenza di beni e di persone nelle zone dove tali eventi erano possibili e si sono poi manifestati, a volte con effetti catastrofici. L’abbandono dei terreni montani, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente, l’apertura di cave di prestito, l’occupazione di zone di pertinenza fluviale, l’estrazione incontrollata di fluidi (acqua e gas) dal sottosuolo, il prelievo abusivo di inerti dagli alvei fluviali, la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio italiano
Il continuo verificarsi di questi episodi ha indotto una politica di gestione del rischio che affrontasse il problema non solo durante le emergenze.
Si è così passati da una impostazione di base incentrata sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ad una cultura di previsione e prevenzione, diffusa a vari livelli, imperniata sull’individuazione delle condizioni di rischio e volta all’adozione di interventi finalizzati alla minimizzazione dell’impatto degli eventi.
Fonte: http://www.protezionecivile.it/minis...51&cms_pk=1435
Scusatemi se sono risultato prolisso, ma spero di aver espresso con animo costruttivo e cordiale il mio pensiero.
Ciao
Ultima modifica di Maestro Yoda; 03/11/2010 alle 20:00
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