Mi sembra che il senso sia stato ben poco storpiato: dalle tue parole, è evidente che sei entrato qui per minimizzare l'evento, drammatizzare l'alluvione nel salernitano (che meriterebbe comunque una discussione a parte) e lanciare generiche accuse sulle costruzioni in aree a rischio (storia fin troppe volte sentita negli ultimi giorni).
Per gli accumuli ti mando qui: Forum MeteoTriveneto - Leggi argomento - Accumuli peggioramento 31 Ottobre- 2 Novembre
da cui estraggo:
dati ufficiali (regione veneto)
Recoaro 530 mm
Valstagna 464 mm
Castana 454 mm
Valpore 411 mm
Feltre 342 mm
Gallio 286 mm
Fonzaso 269 mm
Cismon 262 mm
Asiago 241 mm
gli accumuli da te indicati spesso non corrispondono nemmeno a quelli di alcune località del fondovalle o della Pedemontana (Bassano 292mm, Aviano 332mm).
Senza contare le precipitazioni precedenti e successive, nel giro di pochi giorni prima o dopo l'evento.
Non ho letto alcuna notizia riguardante 800mila persone senza corrente (pari a circa il 70% della provincia) senza corrente.
Invece c'è il dato di circa 500mila persone senz'acqua: ma non è una stima dell'area allagata, bensì l'effetto della rottura di alcuni km di acquedotto.
Non facciamo guerre tra poveri, ma in Veneto sono state sommerse aree per stimabili circa 150kmq (ca. 100kmq solo tra Vicenza e peasi limitrofi, e la Bassa Padovana): e intendo aree sott'acqua, non semplicemente colpite. A Salerno ho letto finora di 30kmq allagati.
Quanto alla costruzione in aree a rischio, la soluzione non è evitare di starci, ma diminuire il rischio se possibile: e su questo punto, in Veneto, la discussione era aperta da molto tempo.
Peccato che però una grossa parte delle aree allagate, diciamo circa la metà, non fosse in aree densamente urbanizzate ed industrializzate, ma in aree agricole con bassa densità di popolazione, e per di più anche meno ricca: vedesi i 50kmq di "lago" della Bassa Padovana. Dunque il discorso non è valido nei toni fin qui seguiti.
Sì vabbè, buonanotte...
Abbiamo capito, siamo tutti degli sprovveduti e non capiamo niente anche vivendoci
Nel 1966 qui caddero 310 mm, in questo peggioramento ne sono caduti 330 ... fatti un paio di conti (in altre zone, come Trevigiano e Bellunese invece gli accumuli sono stati di gran lunga inferiori al '66)![]()
Per quanto possa valere noi stiamo effettuando una reanalisi a 1.5 km nella zona delle prealpi venete e sono presenti accumuli davvero importanti! qualcuno ha salvato o sa dove si possono trovare i dati ufficiali del peggioramento in formato testo?
questo potrebbe essere utile?
ARPAV - Dati telemisura
Stazione meteorologica a Bellaria Igea Marina: http://meteobellaria.altervista.org
Twitter: https://twitter.com/meteobellaria
Alluvione a Vicenza del 1° novembre 2010: Accostamento di immagini dei fiumi di Vicenza (Bacchiglione, Retrone e Astichello) effettuate durante la piena e una settimana dopo in condizioni quasi normali.
YouTube - Alluvione a Vicenza - immagini a confronto.wmv
Giuliano Nardin
Personal website www.giuliano-nardin.it
Blog http://4giul.wordpress.com/
Stazione meteo di Treporti www.meteo-treporti.it
www.venezia-meteo.net
Tanto per chiudere la questione, ecco i link ai documenti della Regione Veneto e dell'ARPAV (chissà che dati ha preso Handyman):
http://repository.regione.veneto.it/...rito%20low.pdf
http://www.regione.veneto.it/NR/rdon...2_20101111.pdf
http://www.regione.veneto.it/NR/rdon...viataperok.pdf
Dico solo una cosa: se la stessa quantità d'acqua caduta in veneto in solo 36/60 h, fosse caduta in QUALSIASI e sottolineo QUALSIASI, altra regione d'italia, ci sarebbero state decine di vittime: e , tanto per non essere tacciato di "nordismo", penso alla sola vicina lombardia......inoltre, aggiungo, qua non è che è piovuto tantissimo solo in quell'occasione, qua sono mesi e mesi che piove di continuo e molto oltre le medie, l'unico periodo relativamente secco, sono state le 3 settimane di luglio e questo da oltre UN ANNO a questa parte.
Non sono Veneto di origine, pertanto dall'essere additato di "partigianeria", ma ribadisco quanto sopra detto: le cose nonostante tutto sono andate abbastanza bene (perlomeno in termini di vittime) , perchè sia in veneto che in friuli negli ultimi 4 anni alcune opere idrauliche e di messa in sicurezza dei corsi fluviali sono state fatte;
quello che ho reputato e reputo scandaloso (e l'ho scritto anche a Zaia che mi ha anche risposto...dopo posterò la risposta) è stato il fatto che i funzionari pubblici da venerdì 29 ottobre, siano stati assolutamente latitanti ed assenti dai loro uffici nonostante l'allerta meteo pesante che era stata diramata (salvo poi dire "nessuno ci aveva avvisati: BUGIARDI!) e semplicemente perchè si era in vista di un weekend lungo data la festività del 1° novembre.
Questa la mail che ho scritto a Zaia e la sua risposta:
Da: ...............
Inviato: mercoledì 3 novembre 2010 12.18
A: presidenza
Cc: infosito@protezionecivile.it
Oggetto: Basta con le bugie
Buongiorno sig. Governatore,
le scrivo questa mail in merito a certe sue affermazioni legate alla "imprevedibilità" dell'evento alluvionale appena trascorso: non è affatto così, sig. Governatore, in quanto TUTTI e dico tutti i meteo sia nazionali che locali avevano evidenziato la pericolosità dell'evento in itinere e a tal proposito le allego il bollettino emesso dall' ARPAV di Arabba del 31 Ottobre , premettndole che anche i precedenti bollettini di sabato 30 e venerdì 29, evidenziavano quanto poi accaduto:
Domenica 31 Ottobre 2010 - ARPAV/ARABBA
Situazione generale
SITUAZIONE GENERALE: le Alpi sono interessate da una circolazione depressionaria, associata ad un minimo centrato sull'alto Tirreno. Tale depressione si sposterà lentamente, convogliando a lungo correnti scirrocali sulle Alpi orientali. Pertanto il tempo sarà fortemente perturbato con precipitazioni abbondanti, specie sulle Prealpi, con temperature piuttosto elevate. Martedì la suddetta depressione inizierà a spostarsi verso Sud, dando luogo a fenomeni sempre più residui. Da mercoledì l'anticiclone, attualmente presente sull'Atlantico, si espanderà verso l'Italia.
AVVISI DI FENOMENI PARTICOLARI: Fra domenica e martedì mattina probabili precipitazioni abbondanti, in particolare su Prealpi e, in parte sulle Dolomiti meridionali. Probabili nevicate abbondanti oltre i 2400 m.
PREVISIONE PER IL POMERIGGIO-SERA DI DOMENICA 31: tempo perturbato con cielo coperto e diffuse precipitazioni (100%), anche abbondanti sulle Prealpi e sulle Dolomiti meridionali, assai meno altrove. Il limite neve, attualmente sui 1900/2000 m, s'innalzerà ulteriormente fino sui 2200/2300 m. Forti venti da Sud Sud-Est in quota.
LUNEDÌ 1: tempo fortemente perturbato con precipitazioni diffuse e continue (100%), anche intense sui settori prealpini e sulle Dolomiti meridionali, per lo più moderate altrove. Limite neve sui 2200/2400 m. Considerando le intere giornate di domenica e lunedì, gli apporti di pioggia saranno notevoli, mediamente di 150/250 mm con punte che potranno avvicinarsi ai 350/400 mm sulle Prealpi; mentre tali quantitativi andranno via via decrescendo verso Nord, non superando i 70/90 mm sulle Dolomiti più settentrionali. Oltre i 2400/2500 m, la neve cadrà copiosa con cumuli di 60/80 cm di fresca, localmente fino a 100/150 cm alle quote più alte.
Temperature: minime in aumento e massime stazionarie; modesta escursione termica giornaliera a tutte le quote.
A 2000 m: min 2°C max 4°C; a 3000 m: min -3°C max -2°C.
Venti: nelle valli da deboli a moderati dai quadranti orientali; sulle dorsali prealpine ed in quota forti da Sud Sud-Est, a 40-50 km/h a 2000 m, 50-70 km/h a 3000 m.
MARTEDÌ 2: durante la notte e nelle prime ore del mattino, tempo ancora perturbato con diffuse precipitazioni (100%), ancora significative, seppur in progressiva attenuazione. Sono previsti altri 20/30 mm, localmente fino a 50 mm. La neve cadrà solo sopra i 2200 m. Nella seconda parte della giornata il tempo inizierà a migliorare con prime schiarite. Clima molto umido con ridotta escursione termica diurna.
Quindi non vi era alcuna imprevedibilità, era tutto precisamente previsto!
Detto questo, va altresì sottolineato che di fronte ad un evento del genere e durante il quale in sole 48/60 h è caduto più del doppio del quantitativo medio mensile dell'intero mese di Novembre, probabilmente di più non si poteva fare o, meglio, forse si potevano limitare un pochino i danni materiali ma di certo non si poteva fermare l'enorme quantità d'acqua caduta: altresì è da sottolineare che il sistema idrogeologico veneto ha comunque retto abbastanza bene ad un evento assolutamente eccezionale grazie anche alle manutenzioni sui bacini fluviali effettuate in questi ultimi anni e certamente i risultati si sono visti perchè quanto meteorologicamente accaduto è stato forse anche peggio della tragica alluvione del 1966.
Però che lei o i vari sindaci dicano che l'evento fosse imprevedibile, questo non è assolutamente vero: il fatto è ,sig. Governatore, che le previsioni meteorologiche sono ancora percepite come un "oroscopo del tempo che potrebbe fare", quando invece la meteorologia è ormai una scienza quasi esatta a distanze temporali contenute entro le 72/96 h e la verità è che nessuno legge i bollettini meteo REGIONALI (e le sottolineo regionali) o, se li legge, magari dice "tanto non ci azzeccano mai..".
Le sottolineo altresì che è assolutamente scandaloso che in vista di una situazione evolutiva del genere, presso gli uffici pubblici e le pubbliche amministrazioni da Venerdì 29 Ottobre pomeriggio ed in vista del weekend lungo, non fosse presente nessun funzionario e/o responsabile di tali uffici!
Quindi un enorme ringraziamento va ai volontari della protezione civile ed ai vigili del fuoco, non certo a quei funzionari pubblici ASSENTI e che ora scaricano il barile dicendo che la cosa non fosse prevista e/o che non vi fosse nessuna allerta.
Distinti saluti
RISPOSTA:
Gentile Marco,
quando si è parlato di imprevedibilità non si è inteso dire che le previsioni meteo non abbiano avvertito per tempo sulle precipitazioni. Anzi, lallarme è arrivato ed è stato dato tempestivamente anche alle comunità locali. Limprevedibilità si riferiva piuttosto alla quantità di precipitazioni e agli eventi che queste avrebbero innescato. Nelle previsioni che lei mi invia, anche le stime più pessimistiche non arrivano comunque a quella che è stata la situazione reale, cioè una precipitazione diffusa di oltre mezzo metro dacqua. È chiaro che di fronte a questo, diventa molto più difficile prevedere come reagiranno le strutture idrauliche e il territorio nel suo complesso, in pianura e nelle zone montane. Non si voleva assolutamente scaricare la colpa sulle previsioni meteo, che anzi sono state tenute in ampia considerazione, mi creda. Detto questo, tutto è perfettibile, e fin da ora cè una attenzione massima per le indicazioni che vengono da quel fronte. Ci auguriamo che questa emergenza finisca al più presto, e che si possa lavorare uniti per ricostruire ciò che cè da ricostruire, come e meglio di prima.
Cordialmente,
Luca Zaia
No comment... sfido chiunque appassionato meteo, dotato di un MINIMO di consocenza nel settore, a dare per buona cotanta risposta.
Colui che ha formulato tale risposta (il portavoce di Zaia, con tutta probabilità), non sapeva che aveva in Marco un interlocutore fortemente appassionato di meteorologia... ed é caduto nella più classica delle "risposte da mass media".
Buona iniziativa, cmq, Marco!
D
siamo quassù, soli, immersi in un “nulla” che per noi invece è “tutto” (R.Maruzzo .... la frase in realtà è di Rita!)
E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Segnalibri