E' forse il momento di tentare la sorte e spingersi oltre nell'analizzare il futuribile sviluppo delle dinamiche atmosferiche affrontando una situazione ancora assai complessa ma soprattutto estremamente dinamica.
E' naturale che queste condizioni non possano pretendere la ricerca del particolare, che dovrà essere vagliato in base ai vari input deterministici bensì il tentativo di inquadrare nel divenire della circolazione i possibili pattern o linee generali.
Ormai vediamo la fine della "livella" e il periodo di cambio è proprio quello allora grossomodo inquadrato ovvero a cavallo tra la seconda e la terza decade di gennaio.
Il trasferimento massiccio dei minimi di gpt e i massimi di vorticità potenziale si sta completando in un regime ancora antizonale ma che a breve non avrà più alcuna ragione d'essere per l'azzeramento del forcing pacifico a carico della wave 1 in area polare.

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Il centro motore infatti, si sarà trasferito a breve nell'artico canadese e le dinamiche da osservare saranno altre.

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Possiamo quindi osservare come le forze in gioco siano quelle dinamiche imposte dal forcing canadese e, per così dire, quelle lasciate in condizioni di inerzia ad agire con componente prevalentemente termica e mi riferisco alle gelide masse d'aria presenti nel cuore del continente euroasiatico lasciate finalmente libere di stratificare dando vita pertanto a figure sempre più "pesanti" di Orso.
Il movimento retrogrado delle suddette masse d'aria tenderà gradualmente a sgomberare gradualmente l'area russa da zone da centri di vorticità positiva rendendo pertanto possibile una graduale interazione tra l'alta Atlantica, sollecitata dal forcing canadese e un corridoio altopressorio di natura termica presente nelle suddette aree:

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Vorrei inoltre porre l'attenzione sulle condizioni della colonna tropo/strato che, come si era già allora osservato, si sarebbe mossa all'unisono e per la prima volta assunto una certa "coerenza".

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Alla luce di quanto esposto ritengo abbastanza coerente l'ipotesi di una fase (19/26 genn) contraddistinta dall'avvezione di masse d'aria dapprima a componente mista (artico marittima in origine/continentale) poi di estrazione continentale pura.
Nel frattempo personalmente terrei d'occhio l'AO index in quanto riterrei verosimile in questa fase e segnatamente a partire dal 23- 24 c.m. un deciso rialzo dell'indice fino a valori anche moderatamente positivi.
Nel frattempo è sempre da tenere sotto attenta osservazione la convezione tropicale del Pacifico occidentale temporaneamente sopita nei suoi effetti in area polare e subpolare troposferica ma che continua peraltro ad immettere aria calda in quota che se ne va, al momento, all'inerno della circolazione zonale medio alta (PNA+)

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ma destinata a concorrere, a mio avviso, ad una nuova traslazione delle figure bariche che potrebbe concretizzarsi tra il 25 e la fine del mese svuotando gradualmente di vorticità l'artico canadese (e con tendenziale nuova riattivazione della wave 1).

Per ora mi fermo qui (fine prima parte)

To be continued.