Detto...fatto
Già da subito i GM stanno valutando l'effettiva incidenza invasiva dell'alta "americana" con conseguenze di rilievo per le dinamiche Atlantiche ed Europee:
una maggior invadenza dell'hp comporta una strozzatura della saccatura propaggine del vortice canadese che, quasi come volesse cutoffare assume una conformazione più barotropica e quindi meno "ficcante" con conseguente inibizione della capacità dell'alta altantica di andare in elevazione:
ECH1-144.JPG
Questa l'uscita di ieri:
ECH1-168.JPG
Naturalmente non è detto affatto che vada così ma i modelli stanno mettendo al vaglio anche questa eventualità.
Seguiamo gli aggiornamenti![]()
Ultima modifica di mat69; 17/01/2011 alle 10:17
Matteo
Il passaggio è critico (l'Ens. standard deviation lo vede bene) ed è quello testè sopra indicato e come nella "fiera dell'est" si porta dietro il resto:
MSLP_Europe_144.gif
![]()
Ultima modifica di mat69; 17/01/2011 alle 10:17
Matteo
Tornando nel long range mi preme evidenziare (visto che si tratta di un aggiornamento "positivo"in chiave invernale) quello che già ieri sera lo stesso Andrea ( e oggi Sandro) evidenziava come possibile "variante" rispetto alle precedenti emissioni ovvero una maggior tenuta baricentrica rispetto al polo del vortice polare e quindi una minor sua dislocazione in area euro - asiatica.
ecmwf100f240.gif
ecmwfpv380f240.gif
Questo presupporrebbe un vortice polare più forte (un trasporto della convezione probabilmente meno intensa quindi una wave 1 a regimi più bassi a favore di una wave 2 un pò più vitale) e una possibile relativa maggior tenuta della "sacca canadese.
waves.gif
Anche questo tutto da verificare ma mettiamolo in cantiere![]()
Matteo
fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
Val di Fassa, sei entrata nel mio cuore!
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Opsssforse avrei dovuto citare anche te
Guarda che è una partita giocata sul fil di lanabasta che tu abbia potuto notare quello che sta avvenendo tra le 120/144 h ( e che ho sintetizzato sopra a proposito di ECMWF), già sul medio basta una strozzatura in più o in meno a fare la differenza.....
Cmq incassiamo volentieri questa diversa prospettiva nel lungo![]()
Matteo
a proposito
altra domanda di metodologia....
premesso che le carte postate sono GM a 240 ore, quindi con attendibilità che si e no arriverà a 0,2 - 0,3, cosa ti fa pensare che le dinamiche strato-tropo possano essere viste meglio con i ragionamenti espressi nei post precedenti (ossimoro), rispetto a quanto invece restituiscono i GM, che vedono le interazioni dinamiche S-T?
in sostanza, che cosa ti fa pensare che si possano scvalcare gli errori deterministici sul long, usando gli stessi GM come base dati ?
non è un controsenso?
![]()
Si in effetti bisognerebbe aprire un post apposta per non divagare troppo
Dovrei poi capire a quale ragionamento specifico qui ti riferisci...
In linea generale diciamo che, visto che nelle interpolazioni modelli (quindi determinismo) e tlc. non vi è alcun manuale ovvero modus operandi, giusto possiamo definirla entro certi limiti una questione metodologica in cui l'apporto esperienziale quindi anche soggettivo gioca un ruolo indubbiamente importante.
In linea di principio si tratta di avere presenti situazioni - evoluzioni delle dinamiche - conferme/ritrattazioni che nascono naturalmente o dai GM (nelle loro progressive corse e/o se possibile anche nei loro clusters) o dalla sintesi delle ENS dei vari modelli (rappresentazioni verticali cromografiche di livelli - pressione, temperature / altezze, e poi diagrammi, ecc).
L'osservazione può darti il suggerimento della strada giusta o di quella che maggiormente si avvicini alla risoluzione finale.
L'apporto teleconnettivo laddove arrivano i modelli a vedere quantomeno le linee generali ti aiuta a volte ad optare per alcune soluzioni escludendone (o ritenendone meno attendibili) altre.
Laddove i GM non possono arrivare o la cui affidabilità diviene quasi una scommessaallora prende piede in toto l'analisi su base tlc. e in particolare su quegli indici di natura predittiva su cui ci si basa per poter tracciare nelle linee generali una tendenza per esempio stagionale.
All'interpretazione di questi indici giovano i riferimenti di natura storica (o statistica) ma difficilmente ne sono guida univoca per il fatto che le forzanti teleconnettive trovano condizioni di partenza (dovendo assumere per riferimento opportuno un momento di "start") mai identiche e le stesse forzanti sono interpolate in modi, tempi, intensità volta per volta diverse.
Qui mi fermo se no vado troppo o.t.ma spero in soldoni di averti dato almeno qualche risposta o materiale per una futura discussione
![]()
Ultima modifica di mat69; 17/01/2011 alle 14:47
Matteo
Segnalibri