... eccerto che ti sbagli
apparte il fatto che le ondate di caldo di oggi sono ingigantite dall'effetto dell'isola di calore
questa attuale non dico che è mediocre, ma è modesta come ondata di calore rispetto a quelle avutavi negli anni '40, per esempio, nel Luglio 1928, Giugno 1935 etc etc etc ...
ma guarda che basta che ti vai a cercare i dati di alcune città, i dati giornalieri ci sono e si trovano, meno male che hai scritto "è scientificamente motivata" ... e mi tiri in ballo il CNR, wow ...
In qualsiasi caso, ne stai facendo una tragedia inutile anche perchè il corso degli eventi non porterà a nessuna desertificazione in Italia (nel 1980 si diceva questo del Centro-Sud per gli anni 2000 ... infatti le pioggie ... SONO AUMENTATE) e quanto più caldo possa fare, fra 20-30 anni la situazione climatica sarà pari a quella di oggi, con oscillazioni leggere o verso l'alto o verso il basso, chi lo sa, deve accadere un cataclisma per cambiare le carte in tavola
Le ondate di calore sono aumentate in frequenza, durata e forza. Cioè, un'ondata di calore forte prima avveniva molto meno frequentemente che ora, mentre adesso avviene con più semplicità.
Questo grafico dice tutto:
mean_su_ita_TMM.jpg
PS: Perché ancora non sono uscite le cartine del CNR sulle anomalie di Luglio?
http://www.isac.cnr.it/~climstor/climate_news.html
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
più che altro negli anni '40 ci sono estati raffrontabili alle 2000 ma sono alternate ad altre fresche, negli anni 2000 sono tutte calde con un picco esagerato al 2003; negli anni 2000 il semestre caldo mostra sopramedia maggiormente omogenei sia spazialmene che per continuità rispetto a quanto avvenuto nell'ultimo millenio:
ScienceDirect - Global and Planetary Change : A robust spatial reconstruction of April to September temperature in Europe: Comparisons between the Medieval period and the recent warming with a focus on extreme values
Le isole di calore non centrano proprio nulla, tanto è vero che anche le stazioni alpine mostrano lo stesso andamento con le estati anni 2000 che sono in media parecchio più calde e qualche punta elevata negli anni '40 inizio '50:
T01_GSB_summer.png
allora, vista l'arroganza con cui replichi a chi ha perso un'ora per risponderti con rispetto, mi sento più libero di esprimermi:
1) hai abilmente finto che avessi citato Isac-Cnr nel mio secondo post (non diretto a te), e invece era nel post precedente, che comunque dopo questo ripeterò. e comunque, le precipitazioni in Italia sono calate di circa il 5% in due secoli: secondo stime Wmo-Ipcc, al 2100 si rischia (SI RISCHIA, ripeto) una ulteriore riduzione del 20% rispetto al 1990.
2) nel 1980 non si parlava nemmeno di cambiamenti climatici, se non a livello di nicchia scientifica. il primo rapporto Ipcc, infatti, è del 1988. hai scritto una cosa falsa.
3) ma tu che cosa hai letto, per avere queste certezze? hai letto il position paper di Isac-Cnr? hai letto i rapporti Wmo-Ipcc? hai letto il documento "road to Copenhagen"? sei, come me, in fervente attesa del quinto rapporto Ipcc che uscirà tra due anni?
ma via. comunque, vediamo se stavolta citi e ti riferisci correttamente all'intervento di altri forumisti, nel caso.
guarda, niente di personale, ma evita di prendere la gente per i fondelli, grazie. ora ripeterò il mio post di prima, onde evitare equivoci.
nell'ordine:
1) no, non è cosi: è noto che l'aumento delle ondate di calore sull'Italia, della loro intensità e (soprattutto) durata, è associato ad una fase di riscaldamento globale a livello planetario. Questo perchè ad ogni incremento di T nel sistema terra-acqua-atmosfera corrisponde, nell'emisfero boreale, uno spostamento verso nord del braccio discendente della cella di Hadley.
in soldoni, ciò si traduce in uno spostamento verso nord delle linee di geopotenziale: il risultato finale è che l'Africa è materialmente "sempre più vicina a noi", e quindi basta un'onda di Rossby modesta a portare l'ant. Africano su di noi, mentre prima servivano eventi eccezionali. secondo il position-paper di Isac-Cnr sul cambiamento climatico (http://www.isac.cnr.it/documenti/ISAC-Clima.pdf) "nelle prossime decadi, il riscaldamento globale comporterà, con grande probabilità, un aumento degli episodi estremi in Europa e in Italia, sia nel senso di precipitazioni intense che di onde di calore estive, e una maggiore incidenza di eventi siccitosi. In particolare, fenomeni come l'onda di calore dell'estate 2003 in Europa possono diventare molto più probabili, con temperature estive medie anche di 4 °C maggiori rispetto a quelle del trentennio 1961-1990"
2) Giuffrey, cerca di capire: ogni carestia porta una guerra. facciamo un esempio: se la rivolta in Tunisia è chiamata "rivolta del pane" è anche perchè a fattori politici locali si sono sommati aumenti delle materie prime agricole. vogliamo dire che i tunisini venuti in Italia sono "rifugiati climatici"? forse, con un Gw tutto sommato ancora lieve, è eccessivo farlo. ma si può escludere che in un mondo con 3 gradi in più si arriverebbe a milioni di rifugiati climatici all'anno che verrebbero in Europa? e chi li sostiene economicamente e socialmente? la Caritas?
e questo è solo un esempio: pensa che, secondo stime National Geographic, con 4 gradi piu di oggi si seccherebbe il Gange. Il Gange!!!
3) "se tra 20 anni ci saranno 0,5° in piu" non lo sa nessuno. su scala secolare, le stime Ipcc-Wmo per il decennio 2090-2099 indicano una potenziale crescita da 1,1° a 6,4°rispetto al 1990-1999. Ricordo che per il ‘900 è stimato un Gw “di 0,56-0,92° C dal 1906 al 2005”.
E, sempre secondo Isac-Cnr, "dalle proiezioni dei modelli attuali il bacino mediterraneo emerge chiaramente, e in modo consistente fra i diversi modelli, come una "hot-spot", ovvero un'area particolarmente sensibile al cambiamento climatico, soprattutto nel periodo primavera-estate che, secondo le proiezioni, dovrebbe diventare molto più caldo e secco in futuro”.
Di conseguenza, ritengo semplicemente che sia giusto preoccuparsi, e non accetto (soprattutto su un forum autorevole come Mnw) che ci siano interventi finalizzati a minimizzare il potenziale legame tra le ondate di calore di questi anni e la fase di GW che il pianeta sta subendo: se nella politica ormai il principio di precauzione non esiste più, posso sperare che esista almeno nella scienza climatologica?
... -_- prego ?
mo dimmi cosa centrano i ghiacciai alpini e il GW con il discorso delle ondate di calore in Italia di adesso e di ieri
ho affermato che il GW non esiste ? Me lo trovi il rigo ?
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