Ciao vecio,
ti riporto qui una sorta di mio outlook che avevo postato nel 3d apposito sulle impressioni dell'inverno 2011/2012 (credo il 13 settembre scorso) e che manterrei tuttora valide dal mio punto di vista:
Desidero esprimere alcune sommarie opinioni su base tlc. in merito al prossimo inverno.
Alcuni aspetti importanti anche apparentemente contraddittori sono stati, in diversi ambienti meteo, evidenziati.
Uno fra tutti la probabile positività di un indice cd. "parziale" come la NAO unitamente ad una partenza probabilmente sofferta da parte del vortice polare a causa del verosimile calore in eccesso da smaltire in area artica e subartica da parte delle masse oceaniche.
Alla luce di queste ed altre considerazioni, prima fra tutte quelle che si affidano ad una probabile tendenza da parte dell'ENSO di riproporre condizioni favorevoli ad un nuovo episodio di Nina nel cuore dell'inverno (che ritengo potrebbe essere di intensità moderata), propongo paradossalmente rispetto a quanti temono "retrogressioni alte" una prospettiva piuttosto favorevole ad una buona invernata per le regioni centro meridionali italiche.
Nel dettaglio:
* una prima parte dell'inverno che parte prematura rispetto al calendario meteorologico (NOV-DiC e forse una prima parte di gennaio) con un'ondulazione pacifica piuttosto vivace protesa a favorire forcing ad onda lunga con frequenti episodi di natura continentale per instaurazione di pattern assimilabili a Scand+ con retrogressioni medio alte e interazioni di natura medio oceanica atte a favorire precipitazioni e valori termici bassi segnatamente al nord italia.In questa fase dovrebbe essere blanda l'influenza del fattore Enso mentre le frequenti ondulazioni in seno al vortice polare potrebbero mitigare il fattore NAO pos. verso una media non lontana dalla neutralità, mentre l'AO mantenersi su valori tendenzialmente anche se non esasperatamente negativi, salvo possibili eventi di natura stratosferica più probabili nella seconda metà di dicembre.
* la seconda parte dell'inverno (seconda parte di GENN-Febbr) vedrebbe più decisamente prevalere pattern associati all'ENSO neg. e (anche di conseguenza) al fattore NAO+ con probabile forte diminuzione dell'attività convettiva in area pacifica e rinforzo del vortice polare fino a valori mediamente positivi. I riscaldamenti di natura stratosferica potrebbero essere verosimilmente poco influenti e limitarsi all'alta stratosfera dato il fattore conclamato di Qbo neg. ma con scarsa partecipazione troposferica. In tali condizioni mentre le regioni centro settentrionali potrebbero vivere una lunga fase asciutta con predominanza di alte pressioni, le discese fredde di natura artica dovrebbero prediligere i Balcani e l'Europa orientale ma lasciare spazio a frequenti retrogressioni da ENE in grado di interessare le regioni meridionali (e a tratti centrali adriatiche) che potrebbero rimanere soventi scoperte dagli effetti dell'alta pressione.
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Matteo
Bella lì, viinvito a leggere queste riflessioni sul prossimo inverno di Sandro (su mtg), che scrive anche qua col nick Sandro 58: direi molto interessante il parallelismo teleconnettivo da lui trovato col 1962 e il 1967: sappiamo tutti che inverni seguirono
AUTUNNO....aspetti climatici e configurativi di massima - Pagina 56
La cultura statistica e non solo di Sandro è enormee la sua prima ipotesi direi che è prettamente statistico comparativa.
La seconda invece è fatta "sul campo" e in parte, a mio avviso, condivisibile anche se sono più "ottimista" sulla prima parte dell'inverno (decisamente più pessimista invece riguardo la prima ipotesi)![]()
Matteo
E' probabile che, a sto giro, si vada a morirein fase 2 (o al max a cavallo 2/3):
ensplume_full.gif
spatial_olrmap_full.gif
Al prossimo giro invece(inizio novembre) una bella fase 3 ci potrebbe scappare.
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Matteo
come scritto nel post giorni fa potrebbe da fase 3 ritornare in fase 2 facendo un "giro", stando sempre fuori dal cerchio...poi passare di nuovo in fase 3
ritornando all'interno del cerchio dalla fase 4.
ECMF_phase_51m_full.gif
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Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 19/10/2011 alle 15:28
Si si ...o fa il giro della piazza o torna indietro
Cmq....torniamo per un attimo ad osservare la latitudine del getto alle medie latitudine ed effettivamente l'abbassamento pare ormai sia prossimo:
gfsnh-5-6.pnggfsnh-5-120.png
Vediamo se questo potrà peraltro contribuire a rimuovere almeno in parte le anomalìe positive ancora incancrenite a ridosso dell'Europa centrale.
sst_anom.gif
La parte meridionale del getto potrebbe tendere ad avvicinare l'Atlantico ulteriormente verso l'Europa centrale e l'Italia con il favore della fase 2 della MJO
OctoberPhase2500mb.gif
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Matteo
Ma non erano da considersi inadeguati i plot delle anomalie della MJO e da utilizzare solo queste?
MJO.jpg
Poi ognuno fa come gli pare èma lo scorso anno mi hanno "bastonato"
Tornando in tema invece non siamo andati poi così lontani dallo scenario di interferenza tra aria continentale ed atlantica sul mediterraneo (ma c'è ancora tempo).
Meteociel - Modle Numrique ECMWF CEP
L'abbassamento del getto ed il ripristino della "lp inglese" con l'inizio di un autunno più classico, maggiore invadenza del getto sul continente, sembrerebbe confermato. Vediamo se ci sarà, come ci aspettiamo da tempo, questo crollo delle ssta ad est.![]()
Lo schema di Cassou (in particolare relazione MJO/NAO) è validato per i mesi invernali (vedi allegato .pdf).
Non di rado le anomalie di gpt generate dalla MJO nei mesi autunnali sono in certi casi quasi all'opposto :
Vedi fase 3 (ottobre):
OctoberPhase3500mb.gif
cassou.natlregimes.jclim04.pdf
febbraio:
FebruaryPhase3500mb.gif
senza voler ulteriormente interferire col fattore enso neg. che porterebbe statisticamente a questo:
LaNinagt1Phase3.gif
domandandosi a quel punto sul come metterle in relazione con lo stesso Cassou che indica per la stessa fase nei mesi invernali l'instaurarsi di un pattern NAO+ (confermato invece con la NADA).
Estratto della relazione di Cassou su questo articolo postato tempo addietro da Stefano:
Access : Intraseasonal interaction between the Madden|[ndash]|Julian Oscillation and the North Atlantic Oscillation : Nature
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Matteo
Ma fosse proprio questo il motivo del reversal pattern?
Ci sarebbe da capire il motivo per il quale si abbiano effetti diversi..probabilmente, secondo me, dipende dal rinforzo graduale e stagionale del vpt. Ed allora funzionerebbe anche tutta l'analisi che ho fatto, a vari step, in questo td
http://www.meteoforumme.it/forum/ana...ef268d4a62581c
Come diceva anche Filippo il reversal pattern potrebbe quindi essere indotto dal raffreddamento continentale asiatico che andrebbe a ruotare l'asse del VP per le mutate condizioni termodinamiche. Raffreddamento continentale causato proprio da un determinato regime di convezione tropicale pacifica che permette di modulare il getto, come sta accadendo in questo mese, e mettre al riparo l'asia dal flusso atlantico ...per questo le anomalie potrebbe essere esattamente l'opposto(ruotando l'asse del vp i forcing del pacifico hanno effetti opposti). Ed ora che ci penso bene...il vero reversal pattern è "esclusivo" dell'area atlantica, polare e centro-ovest asiatica e non quella pacifica dove pressapoco rimangono quasi le stesse anomalie autunnali o comunque non un reversal pattern semmai solo uno shift. Boh...fatto sta che la correlazione è elevatissima e le cose, da questo punto di vista, si stanno mettendo benissimo.
http://www.meteoforumme.it/forum/analisi-e-previsioni-meteo/gfs06-2847/msg100699/#msg100699
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L'eventuale passaggio in fase 3, a questo punto novembrino (a sto giro secondo me "tira il calzino"in fase 2) della MJO creerebbe i presupposti per la compiuta realizzazione del reversal pattern ove l'aggancio altopressorio darebbe il via ai contributi artico-continentali (al momento molto alti) realizzati in una singolare intuizione grossomodo visibile in questa panoramica gfs:
gfsnh-0-240.jpg
Ma c'è ancora tempo
Sicuramente una forte convezione in zona WPO (regioni artiche e subartiche occidentali tra continente asiatico e Pacifico) certamente presente viste le ancora accentuate anomalìe positive di quell'area tendono a portare parte considerevole del vpt in area russo siberiana accelerandone il raffreddamento.
Segnali di convezione che ci sono ma ancora piuttosto deboli per ovalizzare in maniera sostanziale il vpt in quanto in previsione l'apporto di masse d'aria calda non mi sembra troppo decisa.
Ho l'impressione che i disturbi presenti da molto tempo e, come vedi incancreniti anche in stratosfera, siano ascrivibili ad anomalìe termiche presenti ma poco alimentate dal basso:
ecmwfzm_vt1_f168.gif
ecmwfzm_ha1_f168.gif
Più significativi, se vogliamo, i disturbi dinamici in area atlantica:
ecmwfzm_ha2_f168.gif
ecmwf100f168.gif
Raffreddamento indi più probabile dell'area russa centro - occidentale rispetto a quella russo asiatica
Vedremo![]()
Matteo
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