Quindi, mi par di capire EVEN (e anche mat), una propensione di eventuali affondi freddi di matrice continentale più diretti verso il mediterraneo, giusto ?
Ma, in sostanza, questo reversal pattern si realizzerebbe con un EUL o con un hp finno russo ed interazioni fra aria continentale e tunnelling basso atlantici in area mediterranea ??
Riguardo la fase continentale, come dicevo con mat69, a proposito della MJO ed in base ai p.ti prima descritti
(prendi gfs06 a grandi linee però e non nel dettaglio)
1) rialzo barico polare indotto dalle grandi quantità di calore gettate sul polo dalla configurazione attuale e dal deficit artico
2) anomalia sulla russia europea che andrebbe a collegarsi con quella polare sulla scandinavia, un "tunneling" anticiclonico. E tunneling basso atlantico a tagliare la radice dell'hp sull'europa meridionale.
3) A questo punto una parte del vp andrebbe sul canada (affondo freddo sugli states) permettento l'elevazione dell'azzorriano e quindi la discesa della colata fredda verso l'europa centrale.
Allo stesso tempo dovrebbe partire un forcing aleutinico....ma parte? Secondo me no
Infatti si nota come sul pacifico vi sia un rinforzo del getto(MJO FASE 2-3) che con un ramo va a ri-alimentare il nocciolo sull'artico canadese verso groenlandia, nonostante la risposta dinamica in atlantico dovuto all'affondo sugli states
4) scand+ ed influssi continentali ma rapido ripristino della configurazione precedente per ricompattamento del vp e NAO+ ancora
Infatti la spinta anticiclonica in atlantico, causa rinforzo islandese, si allunga verso nord/est a supportare tanto quanto basta la retrogressione di una goccia fredda diretta verso l'europa centrale. Successivamente l'ulteriore rinforzo del getto verso l'europa (ripristino lp inglese) riazzera l'impianto circolatorio di partenza ma è ancor più traslato verso sud-est(un autunno più classico)...questo potrebbe far si che possano interagire inizialmente i flussi freddi precedenti piltoti dallo scand+ con flussi umidi nord-occidentali pilotati invece dalla lp inglese. Probabile fase di mediterraneo low con neve a quote relativamente basse al centro-nord specie lato orientale. Molto dipenderà da quando avverrà il rinforzo del getto sul pacifico: prima avviene e meno possibile sarà avere la mediterraneo low(la goccia fredda non arriva verso l'europa), più tardi arriva e più facile che la retrogressione scappi verso nord...la via di mezzo, considerando le ssta attuali, sembrerebbe la più percorribile.
GFS 06 ad esempio secondo me è estrema verso la prima possibilità.
Riguardo il reversal pattern, oltre a quanto detto da Filippo, se aggiungessi ai punti precedenti un forcing sul pacifico, si otterrebbe lo split perfetto con colata artico-continentale dalla novaja zemlja verso norvegia-germania e...
Ultima modifica di even; 18/10/2011 alle 14:44
Ciao vecio,
ti riporto qui una sorta di mio outlook che avevo postato nel 3d apposito sulle impressioni dell'inverno 2011/2012 (credo il 13 settembre scorso) e che manterrei tuttora valide dal mio punto di vista:
Desidero esprimere alcune sommarie opinioni su base tlc. in merito al prossimo inverno.
Alcuni aspetti importanti anche apparentemente contraddittori sono stati, in diversi ambienti meteo, evidenziati.
Uno fra tutti la probabile positività di un indice cd. "parziale" come la NAO unitamente ad una partenza probabilmente sofferta da parte del vortice polare a causa del verosimile calore in eccesso da smaltire in area artica e subartica da parte delle masse oceaniche.
Alla luce di queste ed altre considerazioni, prima fra tutte quelle che si affidano ad una probabile tendenza da parte dell'ENSO di riproporre condizioni favorevoli ad un nuovo episodio di Nina nel cuore dell'inverno (che ritengo potrebbe essere di intensità moderata), propongo paradossalmente rispetto a quanti temono "retrogressioni alte" una prospettiva piuttosto favorevole ad una buona invernata per le regioni centro meridionali italiche.
Nel dettaglio:
* una prima parte dell'inverno che parte prematura rispetto al calendario meteorologico (NOV-DiC e forse una prima parte di gennaio) con un'ondulazione pacifica piuttosto vivace protesa a favorire forcing ad onda lunga con frequenti episodi di natura continentale per instaurazione di pattern assimilabili a Scand+ con retrogressioni medio alte e interazioni di natura medio oceanica atte a favorire precipitazioni e valori termici bassi segnatamente al nord italia.In questa fase dovrebbe essere blanda l'influenza del fattore Enso mentre le frequenti ondulazioni in seno al vortice polare potrebbero mitigare il fattore NAO pos. verso una media non lontana dalla neutralità, mentre l'AO mantenersi su valori tendenzialmente anche se non esasperatamente negativi, salvo possibili eventi di natura stratosferica più probabili nella seconda metà di dicembre.
* la seconda parte dell'inverno (seconda parte di GENN-Febbr) vedrebbe più decisamente prevalere pattern associati all'ENSO neg. e (anche di conseguenza) al fattore NAO+ con probabile forte diminuzione dell'attività convettiva in area pacifica e rinforzo del vortice polare fino a valori mediamente positivi. I riscaldamenti di natura stratosferica potrebbero essere verosimilmente poco influenti e limitarsi all'alta stratosfera dato il fattore conclamato di Qbo neg. ma con scarsa partecipazione troposferica. In tali condizioni mentre le regioni centro settentrionali potrebbero vivere una lunga fase asciutta con predominanza di alte pressioni, le discese fredde di natura artica dovrebbero prediligere i Balcani e l'Europa orientale ma lasciare spazio a frequenti retrogressioni da ENE in grado di interessare le regioni meridionali (e a tratti centrali adriatiche) che potrebbero rimanere soventi scoperte dagli effetti dell'alta pressione.
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Matteo
Bella lì, viinvito a leggere queste riflessioni sul prossimo inverno di Sandro (su mtg), che scrive anche qua col nick Sandro 58: direi molto interessante il parallelismo teleconnettivo da lui trovato col 1962 e il 1967: sappiamo tutti che inverni seguirono
AUTUNNO....aspetti climatici e configurativi di massima - Pagina 56
La cultura statistica e non solo di Sandro è enormee la sua prima ipotesi direi che è prettamente statistico comparativa.
La seconda invece è fatta "sul campo" e in parte, a mio avviso, condivisibile anche se sono più "ottimista" sulla prima parte dell'inverno (decisamente più pessimista invece riguardo la prima ipotesi)![]()
Matteo
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