
Originariamente Scritto da
Massimo73
Ciao a tutti, mi unisco alla discussione, copiando un post che ho già messo on line sul forum di Meteogiornale. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, essendo alle prime armi nella lettura dei parametri di supporto alla previsione meteo-climatica nel medio termine sub-stagionale. Sarebbe per me utile capire se leggo bene o se ci sono vizi di forma.
In altri thread (anche su questo forum) ho espresso l'idea che la fase "atlantica" dovrebbe durare fino al compimento della seconda decade di Aprile e con riserve anche fino alla fine del mese. Le riserve rimangono per l'esito della terza decade, che vedo ancora inclinata ad una fase di scambi meno zonali e più meridiani, a patto che... La visione che si estrapola dai massimi sistemi meteo-climatologici non ci svii completamente.
Uno sguardo alle tendenze disegnate dalle ENS modellistiche e dai conseguenti parametri
TLC oceanici.
GFS ENS nella media ci dà un interessamento del Nord Italia da parte di fasce di gpt bassi (quindi anomalie negative rispetto alla media) almeno fino alla metà della terza decade. Le
Reading ENS, che così lontano non si spingono, vedono il Mediterraneo Centrale ancora ben coinvolto in una fase fresco/fredda al termine della seconda decade.
Parametri TLC che conseguono dal long di
GFS sono un
NAO index proiettato in rialzo ma su 14 giorni di media sempre in zona neutra, e un
AO index decisamente in rialzo dopo gli effetti del Final Warming primaverile. Ma la media
ENS su 14 giorni rimane anche quella in tendenza vicino allo zero.
Il
PNA Index, sempre meno efficace a descrivere le dinamiche stagionalmente più avanzate, viene dato in cospicuo calo, nella fase (verso maggio) dove comincerà a perdere definitivamente di peso.
Uno sguardo a CFS a 1 mese ci mostra (sempre) pur con variazioni ed evoluzioni successive diverse, un rientro ad uno stato Europe High (
EUH) con massimi altopressori nuovamente centrati sul NW del continente, sulle isole britanniche.
Questa visione di CFS, che sarebbe il naturale seguito delle
ENS di
GFS, sarebbe supportata
dall'MJO, come noto proiettata dal
NOAA verso una transizione tra fase 8 e fase 1 proprio in settimana (con recrudescenza atlantica dai connotati invernali, come termiche) e poi in fase 1 con un cospicuo calo della magnitudo RMM1 vs RMM2:
in questo passaggio, tipicamente più zonale, sarebbe da leggere l'allungamento e il ritorno dell'HP azzorriana in una sua nuova ingerenza sul continente.
Difficile da dire se questo accadrà il 25 o il 30 del mese, quindi una terza decade dai connotati ancora dubbi, ma senza troppi distinguo votata al cambio circolatorio.
In controluce e in termini di
GWO/GDSM anche una possibile transizione da stage 4 attuale a stage 1 (ancora Nina-like fino ad esaurimento scorte

) potrebbe favorire questo rientro a condizioni anticicloniche oceaniche.
Ampiezza delle onde in alta troposfera che farebbe registrare un acuto della wave 1 per metà mese e poi (anche qui si va sulla statistica) un drastico ridimensionamento. Wave 1 che andrebbe invece "lentamente a morire" durante il prosieguo di Aprile.
Ultimo fattore, la lettura più complessa e irta di ambiguità, ovvero quella delle
anomalie delle temperatura superficiali oceaniche. Dalle
SSTA pare ridursi il gap e l'anomalia iberico-marocchina che era cospicuamente negativa, ma si vede parimenti un'anomalia positiva attraversare tutto l'Atlantico, porta aperta alla distensione altopressoria oceanica prima e continentale dopo che abbiamo discusso sopra.
Didatticamente dalla carta sotto si può osservare anche
la fine progressivamente incipiente della fase ENSO-.
In conclusione sono portato a pensare che la dinamicità continentale europea possa protendersi fino alla metà della terza decade di Aprile per un rientro stabile dell'alta pressione con gli ultimi giorni del mese.
Immagine
Segnalibri