vengono riproposte da Reading le stesse dinamiche di marzo: alta dinamica in artico e nord atlantico tra Norvegia e Groenlandia, atlantico sferzante su UK, burian stemperato ma che si ripropone sul bassopiano russo fino a Mosca, getto nord africano che si ondula sul Mediterraneo centrale, AO chiaramente a fondo scala
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Andrea
Tentiamo un piccolo outlook .
Inutile ribadire che la seconda decade di maggio, specialmente intorno alla metà del mese, sia ormai avviata verso una fase di tempo prevalentemente pertubato, soprattutto per le regioni centrosettentrionali e in particolar modo per quelle tirreniche.
L'analisi in quota in media troposfera, elaborata dai maggiori centri di calcolo , è concordemente orientata nel prevedere, soprattutto per le giornate di mercoledì 15 e di giovedì 16, tempo decisamente perturbato con piogge estese e persistenti al nord e su tutte le regioni tirreniche a causa di intense correnti meridionali facenti capo ad una saccatura atlantica che sprofonderà addirittura fino al Marocco e alle coste dell'Algeria.
Una configurazione dal sapore decisamente più autunnale che tardo primaverile.
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E' probabile che, in questa prima fase, le regioni centrali adriatiche e meridionali (specie Puglia, e Calabria ionica) vedano una situazione di attesa con cieli biancastri in un contesto termico assai mite proprio a causa dei venti che soffieranno tra scirocco e ostro.
L'ingresso più franco della depressione atlantica a partire dal 18/19, oltre a portare un peggioramento (anche se più contenuto rispetto a quanto occorso sul resto d'Italia) anche al sud e sulle regioni centrali adriatiche, segnerà il passaggio al nord e sulle regioni centrali tirreniche tra un tempo perturbato e uno instabile per l'ingresso di aria più fresca nord Atlantica e caratterizzato da alternanza di situazioni temporalesche e temporanee schiarite a cominciare dalle regioni nord occidentali e dalla Sardegna, il tutto in un contesto di tempo estremamente mutevole, fresco e molto ventoso. (fig.2)
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Ma tentando ora di disegnare un'ipotesi che riguardi la terza decade di maggio, ad oggi sembrerebbe probabile uno scenario evolutivo improntato ad un'instabilità sempre più contenuta con un miglioramento più deciso per le regioni settentrionali e centrali tirreniche mentre una residua maggior instabilità potrebbe riguardare le regioni centro meridionali adriatiche e tutte le zone interne appenniniche per prevalenti correnti in quota da nord occidentali a nord orientali.
Il tutto grazie ad un ponte altopressorio che dall'Atlantico potrebbe allungarsi verso la penisola Scandinava e parte dell'Europa centro settentrionale chiudendo, da una parte, la porta di entrata per le correnti oceaniche ma lasciando ancora aperta l'accesso per correnti prevalentemente settentrionali.
Per un più deciso miglioramento e per la prima vera fase stabile dovremo attendere che l'alta pressione si orienti verso obiettivi meno “nordici” e punti più decisa verso l'Europa occidentale e il Bacino del Mediterraneo.
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vedremo...![]()
Ultima modifica di mat69; 11/05/2013 alle 20:26
Matteo
Ormai la stagione primaverile si avvicina al termine, ma a quanto pare sembra voler proporre un peggioramento vigoroso che potrebbe essere utile in vista di eventuali lunghe fasi siccitose estive, comunque tutt'altro che scontate.
Ce le avessimo d'inverno sti tipi di configurazioni
un maggio veramente strano !!!
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