A livello termico, l’estate 2013 a Parma chiude a:
- +1,4 °C dalla 1921-2010 (+1,4 sigma)
- +1,7 °C dalla 1961-1990 (+2,9 sigma)
- +1,4 °C dalla 1971-2000 (+1,9 sigma)
- +0,8 °C dalla 1981-2010 (+0,7 sigma)
- +0,3 °C dalla 1991-2010 (+0,3 sigma)
(dati arrotondati ad 1 decimale)
Questi i periodi di riferimento / stati climatici degli ultimi 90 anni:
Senza necessità di eseguire alcun test statistico è del tutto evidente come il periodo 1971-2000 rispecchi alla perfezione lo stato medio climatico secolare. La differenza di valore nel parametro sigma è ascrivibile alla differente numerosità del campione statistico (30 anni e 90 anni).
A questo punto nasce l’esigenza di testare statisticamente la presenza di un eventuale cambiamento climatico tra il presente, ad esempio 1981-2010 oppure 1991-2010, e lo stato climatico medio secolare, 1971-2000, sia in media sia in varianza.
1971-2000 contro 1981-2010 (media)
Ipotesi nulla: differenza delle medie = 0
Campione 1: 1971-2000
n = 30, media = 23,8, d.s. = 0,7
errore standard della media = 0,127802
intervallo di confidenza al 95% per la media: da 23,5386 a 24,0614
Campione 2: 1981-2010
n = 30, media = 24,4, d.s. = 1,1
errore standard della media = 0,200832
intervallo di confidenza al 95% per la media: da 23,9893 a 24,8107
Statistica test: z = (23,8 - 24,4)/0,238048 = -2,5205
P-value a due code = 0,01172 (cambiamento climatico presente)
1971-2000 contro 1981-2010 (varianza)
Ipotesi nulla: le varianze delle popolazioni sono uguali
Campione 1: 1971-2000
n = 30, varianza = 0,5
Campione 2: 1981-2010
n = 30, varianza = 1,2
Statistica test: F(29, 29) = 2,4
P-value a due code = 0,02136 (cambiamento climatico presente)
1971-2000 contro 1991-2010 (media)
Ipotesi nulla: differenza delle medie = 0
Campione 1: 1971-2000
n = 30, media = 23,8, d.s. = 0,7
errore standard della media = 0,127802
intervallo di confidenza al 95% per la media: da 23,5386 a 24,0614
Campione 2: 1991-2012
n = 22, media = 24,8, d.s. = 1
errore standard della media = 0,213201
intervallo di confidenza al 95% per la media: da 24,3566 a 25,2434
Statistica test: z = (23,8 - 24,8)/0,248572 = -4,02298
P-value a due code = 5,747e-005 (cambiamento climatico presente)
1971-2000 contro 1991-2010 (varianza)
Ipotesi nulla: le varianze delle popolazioni sono uguali
Campione 1: 1971-2000
n = 30, varianza = 0,5
Campione 2: 1991-2012
n = 22, varianza = 1
Statistica test: F(21, 29) = 2
P-value a due code = 0,08368 (cambiamento climatico non presente ma differenza sostanziale)
Questi raffronti ci dicono ciò che già sappiamo (ma le conclusioni sono avvalorate da una rigorosa analisi statistica) e cioè che le estati degli ultimi 30 anni (mediamente) differiscono sensibilmente dalle estati pre anni ’80 del secolo scorso. In questo contesto, pertanto, non meraviglia di certo chiudere costantemente il trimestre estivo con scarti superiori a +1 sigma e l’estate 2013 non rappresenta un’eccezione a questa consuetudine consolidata e sotto il profilo termico nulla ha a che vedere con le cosiddette estati vecchio stile dal momento che lo stato climatico attuale (cioè lo stato climatico nel quale è ricompresa l’estate 2013) non è quello del 1971-2000, che presenta un intervello di normalità climatica:
+23,1 °C < 23,8 °C < 24,6 °C
o del 1961-1990 o di altro periodo di riferimento precedente il 1981-2010, e i dati lo dimostrano inequivocabilmente.
Interessante osservare come l’ultimo ventennio (1991-2010) differisca sensibilmente dall’ultimo trentennio (1981-2010) pertanto il trentennio in formazione (1991-2020) presenta una buona probabilità di rappresentare una prosecuzione del cambiamento climatico in atto, anche rispetto al 1981-2010:
1981-2010 contro 1991-2010 (media)
Ipotesi nulla: differenza delle medie = 0
Campione 1: 1981-2010
n = 30, media = 24,4, d.s. = 1,1
errore standard della media = 0,200832
intervallo di confidenza al 95% per la media: da 23,9893 a 24,8107
Campione 2: 1991-2010
n = 22, media = 24,8, d.s. = 1
errore standard della media = 0,213201
intervallo di confidenza al 95% per la media: da 24,3566 a 25,2434
Statistica test: z = (24,4 - 24,8)/0,292896 = -1,36567
P-value a due code = 0,172 (cambiamento climatico non presente ma differenza sostanziale)
In questo interessante contesto termico di trend positivo in atto, che non ha precedenti da quando si analizzano dati meteo-climatologici, il confronto con la 1971-2000 diventa obsoleto ai fini della valutazione del clima attuale in quanto quello stato climatico differisce troppo rispetto a quello presente.
Se si vuole costruire un modello statistico di riferimento del clima attuale occorre inevitabilmente considerare il trentennio 1981-2010 rappresentativo dei giorni nostri oppure costruire in termini probabilistici il trentennio in formazione 1991-2020, come proposto in modo primitivo dal prof Ezio Rosini di Arpa EMR già negli anni ’80 del secolo scorso e tramite l’utilizzo di precise tecniche statistiche.
Tengo a precisare fin da subito, prima che un qualche buontempone di turno arrivi dicendo che tutto ciò non ha nulla di scientifico, che serve solo a minimizzare le anomalie positive (ho già statisticamente dimostrato il cambiamento climatico estivo quindi questa ipotesi della minimizzazione non mi appartiene), ecc … che in tema di periodo di riferimento la WMO indica ancora lo stato 1961-1990 quale parametro di standardizzazione delle serie storiche. La WMO in nessun documento tecnico che mi risulti non ha mai fissato il periodo 1971-2000 quale riferimento per la standardizzazione, ma ha consentito che insieme alla 1961-1990 venga utilizzato un periodo più recente (senza indicare esplicitamente quale) a fronte dei cambiamenti climatici in atto, come ben precisato da meteo svizzera:
Nel 2011 l'OMM ha così proposto ai servizi meteorologici nazionali di mettere a disposizione i valori normali di un ulteriore periodo trentennale accanto a quelli del periodo standard 1961-1990 e di aggiornarli ogni 10 anni. Si avrebbero così valori normali che descrivono più fedelmente il clima odierno e che rappresentano meglio il clima futuro. Il periodo standard 1961-1990 è invece mantenuto come riferimento per le lunghe serie di osservazioni e misurazioni. Molti servizi nazionali hanno già seguito le indicazioni dell'OMM. MeteoSvizzera introdurrà le nuove norme 1981-2010 nel corso del 2013, permettendo così di allestire prodotti paragonabili a livello internazionale e di venire incontro alle esigenze degli utenti.
MeteoSvizzera - Nuovi valori climatici normali 1981-2010
Chi è interessato ad approfondire l’argomento, con tanto di riferimenti WMO e riferimenti a scuole di pensiero in ambito accademico è invitato a leggersi questi miei documenti di sintesi, dove, tra l’altro, si evidenzia come all’interno della stessa WMO sia in discussione il criterio di aggiornamento del periodo di riferimento essendo le regole impostate decenni or sono superate dalle evidenze empiriche:
Periodo di riferimento .pdf - PDF Archive
Definizione di Clima .pdf - PDF Archive
e i documenti WMO:
Microsoft Word - WMO49_Vol I_E.doc (Documento tecnico 1.pdf) - PDF Archive
Calculation of the Climate normals ? should the method be changed (Proposta variazione periodo di riferimento.pdf) - PDF Archive
SUMMARY REPORT OF THE EXPERT MEETING FOR (Normalità e clima che cambia.pdf) - PDF Archive
Pertanto, per Parma, il modello statistico di riferimento del clima estivo attuale è il seguente, costruito sulla base delle osservazioni degli ultimi 22 anni (1991-2012):
La media estiva, con probabilità del 95%, cade nell’intervallo:
24,5°C < 24,9 °C < 25,4 °C
pertanto l’estate 2013 è assolutamente rappresentativa dello stato climatico medio attuale, in perfetta media.
L’intervallo di normalità climatica, ricade nell’intervallo-.
23,9 °C – 26,0 °C
Per chiarimenti o dubbi chiedete pure.
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