
Originariamente Scritto da
fabio.campanella
Ecco cosa scrivevo su un altro forum il 24 ottobre 2013...
Allora, ecco le mie proiezioni per questo inverno 2013-2014.
.....
Cominciamo con le premesse, alcune più banali, altre più interessanti. Le illustro senza un grado di banalità ma mischiate in modo che ognuno può scegliere quelle che più rappresentano la sua idea di questo inverno. Ecco la lista:
1) Non sarà l'inverno più freddo del secolo ma probabilmente si collocherà tra i 10 più caldi degli ultimi 200 anni.
2) Mai come quest'anno la wave2 (onda atlantica) non ha i presupposti per essere protagonista nei mesi invernali. Probabilmente ci troviamo nel periodo meno favorevole per lo sviluppo di questa onda tropicale.
3) Siamo in presenza di QBO+ e di una attività solare che sembra possa posizionarsi tra il debole ed il moderato. Questo significa che il vortice polare troposferico sarà soggetto a meno intrusioni calde e le due onde protagoniste (pacifica e asiatica) saranno statisticamente meno presenti e ficcanti rispetto agli ultimi anni. Quindi un vortice polare tendenzialmente più attivo rispetto agli ultimi 5 o 6 anni cioè una AO tendenzialmente positiva anche se di poco come media trimestrale.( tra +0.5 e +1.0)
4) La presenza di una PDO- molto strutturata e intensa è preludio comunque di avere azioni di disturbo prevalentemente da parte dell'onda pacifica wave1, quindi la possibilità nelle decelerazioni zonali, dello sviluppo del dipolo artico positivo (poi vedremo quando), con le uniche chance per l'Europa di avere periodi più freddi e perturbati con l'aria fredda che prediligerà nuovamente il comparto occidentale del Continente.
5) Seguendo lo schema circolatorio dettato dalle macro-anomalie a bassa frequenza e quelle ad alta frequenza quindi (PDO-/DA+/QBO+/AMO+) gli assi principali delle entrate delle saccature saranno ancora una volta più frequenti quelli posizionati da nordovest a sudest anzichè quelli pre anni 2000 che erano prevalentemente da nordest verso sudovest. Questo significa che nelle entrate cicloniche sulle Regioni meridionali prevarranno (come è ormai di consueto) le correnti sudoccidentali e saranno ancora una volta assenti le evoluzioni tipiche del secolo scorso con le basse pressioni che traslavano verso levante, formavano anche le Ionio Low (che hanno bassisima probabilità di formazione) che progredivano verso la Grecia e la Turchia.
6) La stratosfera (ed era il dubbio che avevo in questi giorni) sembra molto poco collaborativa, e, rispetto a qualche giorno fa che sembrava avere un raffreddamento molto repentino, in questi ultimi giorni sembra invece essere poco reattiva ed avere un raffreddamento radiativo nella norma o addirittura meno imponente. Questo è preludio di una stratosfera poco influente e quindi avere nel trimestre una bassa probabilità di eventi importanti (SW o MW).
A prescindere da come è andata per febbraio dove pensavo la sortita del dipolo artico in altra modalità e un gennaio molto diverso da quello che mi aspettavo specie sul comparto balcanico e estremo orientale... penso che la maggior parte dei punti si sono verificati.
Scusate se ho fatto un pò di campanilismo, è solo per confrontare il mio long-pensiero con gli altri.
Segnalibri