Una considerazione ritengo opportuno anticipare in questo contesto.
Molti stupefatti guardando l'AO index e il suo altalenante andamento di questo inverno si domandano come sia possibile che di fatto non sia quasi mai cambiato nulla a livello circolatorio o quasi.
L'errore o se vogliamo il difetto sta nel considerare che l'AO index possa ritenersi ormai elemento descrittivo di un pattern quando ormai studi più o meno recenti hanno messo molto bene in evidenza quanto la dipolarità sempre più marcata del nord emisfero sfugga alle logiche AO dipendenti.
Perchè posto sempre il grafico del GLAAM rispetto a quello dell'AO?
Perchè traduce il percorso delle anomalìe del getto a qualunque latitudine esse si trovino.
Non te ne fai nulla di un AO neutra o persino negativa se hai un indice di misurazione delle anomalìe di momento angolare che ti spara valori sopra norma a raffica da dicembre ad oggi tra il 60 e il 40°N
Le anomalìe si possono realizzare non solo nell'intero emisfero ma anche solo su parte di esso.
L'AO index a dicembre è stato solo il riflesso dell'anomalìa del NAM e del poderoso raffreddamento stratosferico che abbiamo avuto a fine novembre.
Se l'emisfero trova un suo equilibrio propagativo di un ESE anche solo su parte dell'emisfero, come avvenuto, dell'AO non te ne fai più nulla.
In un pattern Arctic dipole negativo ha molto più senso guardare la NAO.
Sono considerazioni che cmq approfondirò a tempo debito
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Matteo
Grande mat, ed inatti l'america ha avuto un inverno ecczionale, mentre tutto il comparto europeo è rimasto al palo......ed ULTERIORE DIMOSTRAZIONE che DI CERTO non basta UN INDICE per poter cercare di inquadrare una proiezione long term......anche se in realtà il SAI di Cohen ha centrato benissimo l'obbiettivo, ovvero SAI basso in ottobre e hp euroasitico praticamente assente............ma Cohen, non a caso, è uno scienziato.
Ritonando più IT, Reading propongono un passaggio interessante fra le 144 e le 192 ore: niente di particolare, però potrebbe anche isolarsi un cut off balcanico se solo il promontorio di alta fosse rivisto appena appena più a ovest.............perlomeno, next week, sembrerebbe esserci un rientro di correnti freddine e secche da nordest........bisogna sapersi accontentare !!............dopodichè quel flusso di calore sparatissimo addirittura dal nord africa verso il polo (siamo a 240 ore) chissà....
Concordo senza ombra di dubbioNon basta certo un indice, infatti ad esempio noi con l'OPI abbiamo studiato l'asse del VP, il grado di ellitticizzazione in base ad un algoritmo, e la wave activity con un nuovissimo Software, centrando per quest'inverno il quadro scarsamente ondulatorio sull'Europa e la mancanza costante di ondate di freddo
PS( Con Cohen saremo in conferenza insieme a Guido Guidi a Primavera)
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Perdonami Filippo (lungi da me la polemica), ma mi sembra un tantino azzardato dire che avete centrato il quadro per l'Europa. Lo schema della wave activity è andato a farsi benedire nel momento clou, così come la previsione Ao. Quindi prima di lanciarsi in "filippiche" () autoreferenziali, sarebbe cosa buona e giusta fare ammenda. E magari spiegare a noi profani perché l'Opi ha dato risultati mediocri per questo inverno.
Non discuto la validità dell'indice, un anno storto ci può stare. Ma quest'anno, segnatamente nella seconda parte dell'inverno, è stato mediocre. Spero si possa dire senza essere tacciati di disfattismo o acrimonia.
Un saluto.
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Per aver usato per la 1^ volta tale sistema previsionale, i risultati hanno dato preziose indicazioni credetemi.
Ricordo che l'Outlook era pronto già il 31 Ottobre e non ci sono state mai variazioni.
Sui forum vediamo solo i dati nudi e crudi, ma tale sistema è molto valido e ci spinge a fare ulteriori ricerche e ad apportare migliorie, soprattutto per quanto riguarda l'INTERPRETAZIONE dei dati, il vero ostacolo che abbiamo riscontrato quet'anno.
Vedrete che i passi avanti non mancheranno
PS( Un peer review sarà fatto senza dubbio, appena il tempo ce lo concederà)
PS2( siamo OT nel post di Matteo, direi di chiudere qui )
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Io sinceramente non capisco la questione dell'INTERPRETAZIONE dei dati...come sembra il valore dell'AO trimestrale sarà lontanissimo dal valore dell'OPI...se avessimo avuto un valore OPI molto vicino al valore AO e un Outlook sbagliato allora si poteva parlare di interpretazione dei dati sbagliata.![]()
Il mio pensiero è che, sostanzialmente, lo studio OPI sia valido. Forse i ragazzi devono ancora lavorare bene sulle conseguenze delle indicazioni. Cioè devono cercare di tradurre in previsione il frutto dello studio e delle elaborazoni dell'algoritmo. E' qui il difficile, trattandosi di una previsione stagionale, soggetta ad errori, coprendo essa un vasto prriodo temporale. Credo che con l'esperienza di qualche anno si potrà essere efficaci anche in quesrto. Per me un buon lavoro, e non considero tanto gli effetti previsoinali, quanto il metodo, i presupposti e l'essenza teorica da cui sono partiti.
Dio c'è ...
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