Re: la grande quantità di calore immagazzinata da mesi e mesi...
Originariamente Scritto da Gio
Sta storia del calore immagazzinato non ha alcuna base scientifica. Se esiste qualcosa che ha immagazzinato questo calore (aria, acqua, terra?), vuol dire che sono mesi che è a una temperatura superiore a quella dell'aria, per potergli cedere calore. Mi pare palese che, anche in un contesto isolato come la PP, le masse d'aria vengono cambiate in men che non si dica, o comunque se per 2 mesi siamo stati con una troposfera a 0/10°C (inverno) non si vede come questa possa cedere calore durante ondate da 35°C a Giugno, o di 20 a Marzo.
Stesso discorso per terra, o corsi d'acqua. Troppo spesso si affrontano questi discorsi senza porsi una logica scientifica stretta: SE si afferma che durante una ondata di caldo che "una volta" avrebbe fatto 30°C, "ora ne fa" 35°C, e si dice che questo è dovuto a qualcosa che si è riscaldato durante i mesi e che adesso cede calore, ALLORA deve esistere qualcosa che ha una massa ragguardevole e una temperatura superiore ai 35°C, e quindi può cedere calore all'aria, riscaldandola. Altrimenti prendiamo il secondo principio della termodinamica e buttiamolo nel water. In realtà non esiste proprio nessun "calore accumulato", ma solo, come ha detto qualcuno, la persistenza di alcune configurazioni, o comunque, con le stesse configurazioni, arrivano masse d'aria più calde in partenza.
Meno male.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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