Si puo' affermare che ha fatto tutto il contrario delle proiezioni stagionali fatte ad ottobre e novembre anche da esperti autorevoli e scocciati per dire qualcosa si attaccano alla storia che fa freddo e neve in pianura al nord a dicembre e neve al cs a febbraio!? A me sembra essere stato l' esatto contrario neve al cs sia a dicembre che febbraio ed al nord a febbraio![]()
LA diminuzione della nebbia è dovuta principalmente all'aumento dei gpt medi...una volta questi HP blandi e tagliati alla radice erano più frequenti
Adesso invece quasi sempre, quando c'è qualche rimonta altopressoria
Resto del discorso: è assai riduttivo e fuorviante imputare il riscaldamento della PP all'assenza delle nebbie che dipenderebbe da questa fantomatica riscoperta della coscienza ecologica della popolazione dagli anni 80 in poi
Il riscaldamento è generalizzato: nelle T minime, nelle massime, fuori dall'inverno, in estate (c'entrano le nebbie anche lì?)
Mah, mi convinci davvero poco poco...anzi, proprio per nulla, se mi è consentito![]()
La questione iberica è un poco più complessa: intanto la penisola iberica è costituita da altipiani decisamente estesi, in cui si creano forti condizioni di irraggiamento ed inversione proprio in contesti anticiclonici, con esisti abbastanza paradossali, infatti molta parte del sottomedia registrato in questo gennaio 2015 dalla penisola iberica aree costiere escluse, è dovuto a estesi fenomeni di inversione termica che hanno contraddistinto le prime tre settimane del mese, era accaduto qualcosa di simile nel gennaio del 2006, periodo in cui ampie aree della Castilla-Leon (l'altopiano più settentrionale dei tre che costituiscono la Meseta) registrarono diffuse e intense gelate mattutine e in città come Valladolid vi furono perfino giornate di ghiaccio nonostante isoterne ad 850 hPa diffusamente e ampiamente positive, lo stesso fenomeno si osservò ad esempio anche nella Francia sud-occidentale, anche in pianure sublitoranee come quella bordolese, addirittura nella settimana di Natale del 2006 a Bordeaux aeroporto si registrarono due giornate di ghiaccio consecutive con minime fino a -5°C nonostante una +6/+8 a 850 hPa e nessuna infiltrazione di aria fredda al suolo, più ad Est vi furono condizioni di inversione ancora più esasperata, con Clermont Ferrand che registrò addirittura un impressionante -11/-3 con una +7 a 850 hPa. Noi italiani siamo abituati a vivere in un paese in gran parte montuoso, dove con l'eccezione dell'area padano-veneta il freddo "inversionale" è solitamente localizzato su superfici poco estese e relativamente effimero, ma le ampie superfici continentali delle latitudini medie europee riescono a produrre quantità di freddo notevole, purché non vi siano correnti marittime al suolo, anche a latitudini piuttosto basse.
Ciao
Sulla diminuzione della nebbia sinceramente faccio anche io fatica a esprimermi (ed abitando nella patria della nebbia ho un po' di voce in capitolo in merito). Aumento dei gpt medi? Mah...posto che se c'è stato in 30 anni non credo sia stato così enorme francamente. Ma soprattutto ha correlazione tale aumento con la riduzione delle giornate di nebbia?
Teoricamente se gpt più alti sono correlati con valori di pressione più alti questo dovrebbe invece spingere al contrario. Fra l'altro nella carta postata da Nix non so come sia andata al NW ma qua la seconda decade di Dicembre 2013 vide nebbia praticamente un giorno si e l'altro pure.
Se mai l'effetto dell'aumento di gpt credo proprio che sia un altro, ossia quello della diminuzione delle c.d. nebbie fredde con galaverne e T sottozero. Questo perché se la massa d'aria che hai sopra la testa è bollente, puoi invertire finchè vuoi ma più di tanto non vai sotto come T. Quante volte infatti, negli ultimi anni, mi è capitato di vedere nebbia con 2-3°C.
Se invece come nel Gennaio 1990 ad esempio (inverno che comunque disgusto e che reputo vomitevole alla n) ti trovi ad avere un'alta pressione con bassi gpt e magari anche qualche contributo continentale nei bassi strati in precedenza al suo insediamento è molto più facile avere nebbie gelide con giornate di ghiaccio.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
In università da me c'è un laboratorio importante sull'inquinamento atmosferico. Il prof ci disse che la nebbia è diminuita perché col tempo è cambiato il tipo di inquinamento. Prima veniva bruciata più legna/carbone e lo scarto era piuttosto grossolano, sufficiente a fare da nucleo di condensazione e successiva coalescenza. Adesso invece l'inquinamento (particelle) è più "sottile" (preponderanza di pm 5 e pm 2,5 rispetto al pm 10) con tutte le conseguenze del caso. Poi non so se corrisponda a verità questa cosa, ma potrebbe spiegare l'effetto va riduzione della nebbia qui.
Si vis pacem, para bellum.
Io ho preso due casi di anticiclone disposto in maniera similare per far vedere come a parità di configurazione ma con gpt differenti, un tempo la nebbia arrivasse fino in pedemontana e durasse molto più a lungo (1977) mentre nel 2013 è rimasta confinata alla bassa, salvo nella sola giornata dell'8 dicembre e non per tutto il giorno
Comunque, ti dirò...la diminuzione della nebbia, tra tutti i fenomeni, è l'unico che non mi sento di imputare direttamente al GW, come invece l'andamento delle temperature e della nevosità degli ultimi decenni (sempre parlando di un periodo di tempo lungo e non di anni 2000 vs anni 90)
Per carità, la nebbia può essere diminuita anche perché sono state (fortunatamente) introdotte norme più severe sulle emissioni dei particolati, ma dire che il riscaldamento della PP dipende da quello è non solo riduttivo, ma proprio fuorviante
Anche perché non mi risulta che nella prima metà dell'800 vi fosse tutto questo inquinamento...eppure faceva molto più freddo di ora
ehm... in piena rivoluzione industriale non so se fosse più inquinato, semplicemente si bruciava solo ed esclusivamente carbone... poi non ho detto che il riscaldamento della PP dipende da quello, però potrebbe essere il vero motivo della diminuzione delle nebbie piuttosto che il lievissimo aumento di GPT...
Si vis pacem, para bellum.
I gpt sono calcolati ed aumentano perchè le temperature e/o il mixing ratio del vapore acqueo lungo il profilo atmosferico dal suolo alla quota di 500hpa sono aumentati(questo ovviamente sul lungo termine poichè da inizio anni '90 i gpt invernali sono calati); il nord italia si trova a metà strada tra un area che dal 1950 si è scalata più rapidamente sia in inverno che primavera(e più rapidamente di quanto previsto dai modelli climatici) a nord ed ovest delle alpi ed una che invece si è scaldata di meno che include il mediterraneo specie orientale; questo trend è legato a variazioni nella circolazione atmosferica con incremento delle westerlies a differenza dell'estate dove invece è fondamentale la maggiore aridità dei suoli e le variazioni indotte da questo fenomeno si estendono dal mediterraneo anche all'europa centrale.
E di sicuro il riscaldamento invernale/primaverile dell'area alpina/nord alpi /est atlantico non è dovuto al calo delle nebbie.
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http://www.clim-past.net/5/1/2009/cp-5-1-2009.pdf
Ultima modifica di elz; 14/02/2015 alle 11:34
La cause della diminuzione della nebbia sono molteplici, ed ancora non ben definite. L'aumento dei geopotenziali e delle temperature ad 850hPa, comunque, come gia' detto da qualcuno, li giudicherei un fattore minore, rispetto alle configurazioni bariche o appunto all'inquinamento. Per fare degli esempi, nell'area padana centro-orientale con le giuste configurazioni sono ancora possibilissime intere settimane di nebbia, anche ghiacciata (dicembre 1999-gennaio 2000, gennaio 2012 che mi vengono subito in mente), oppure "calda" (fine ottobre 2001, febbraio 2004, dicembre 2014), o anche "ne' calda ne' fredda" (gennaio 2005), ma sempre nebbia e'. Anche nel mitico (all'opposto) inverno 2007, tra le poche giornate davvero fredde si contano appunto dei giorni di nebbia a fine dicembre. Piuttosto, non capisco lo stupore della diminuzione della nebbia negli ultimi 15 inverni, dominati (tranne appunto alcuni casi) da configurazioni dinamiche, vuoi piovose/nevose anche in maniera eccezionale, vuoi con correnti piu' secche e continentali.
Questo non e' sicuramente un dato, ma se volete un'opinione "anziana", mia nonna diceva sempre che ai suoi tempi (tra gli anni '30 e gli anni '60) in inverno faceva piu' freddo, la neve durava a lungo al suolo, ma c'era anche meno nebbia, rispetto agli anni dai '70 ai primi 2000.
Scusa eh :D tanto per ribadire il mio concetto di partenza: io parlo/ho parlato esclusivamente della Pianura Padana (niente monti ne' zone atlantiche dove questo discorso effettivamente non ha alcun senso). Per la pianura padana la questione nebbia non e' un'opinione su cui si puo' essere d'accordo o meno. E' un fatto, come l'acqua che e' idrogeno e ossigeno o il sole che e' una stella.
Nebbia che permane al suolo in inverno per giorni/settimane = T dei bassi strati piu' bassa.
T permanentemente bassa = piu' facile che nevichi anche con irruzioni modeste.
Nebbia che sparisce (ed e' un dato di fatto che si sia drasticamente ridotta nel corso degli ultimi 20 anni, e aggiungerei per fortuna) = T dei bassi strati mediamente piu' alta.
Poi attorno a questo possiamo ricamarci una marea di teorie accessorie piu' o meno intriganti e che possono avere altro peso rispetto alla nebbia, ma da questo fatto non si puo' trascendere.
A meno che qualcuno non mi dimostri il contrario, ovvero che la presenza o assenza della nebbia nei bassi strati in inverno non fa ALCUNA differenza nelle T.
Immergi Milano city in una nebbia fitta permanente dal 1 dicembre al 1 marzo e registra le temperature medie al suolo.
Poi l'anno successivo togli la nebbia dal 1 dicembre al 1 marzo e ri-registra le temperature medie al suolo.
Ti stupirai con effetti speciali.
Ultima modifica di Fenrir; 14/02/2015 alle 12:22
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