Il Gennargentu e il Supramonte (ma anche i monti del Sulcis) raggiungono altezza ben superiori ai 1.000 metri, generando corposi effetti favonici a seconda della provenienza e dell'intensità delle correnti.
Va da sé che con venti di scirocco va "a fuoco" la costa nord-occidentale, mentre con il maestrale è la costa centro-orientale e meridionale a risentire di un gradiente superadiabatico (oltre 1°C ogni 100 metri di quota).
Chi è più esperto di me della geografia sarda potrà sicuramente dirti di più, tipo quali zone interne si riscaldano maggiormente a seconda del vento prevalente.
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Luca Bargagna
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