Sono tutti problemi veri, reali e di indubbia importanza ma non c'entra nulla con il messaggio che ho quotato (e soprattutto nella parte in cui tu mi hai citato), secondo cui il fulcro della passione di un meteo appassionato sta nella speranza di avere scenari gelidi epocali: credo che questa sia una generalizzazione banale, fuori luogo e presuntuosa.
Se il soggetto in questione pensa di essere su un forum di bimbimin...a che vivono tutti gli inverni con la sciocca speranza che arrivi un nuovo 1985, per conto mio si sbaglia e anche di grosso. Scusami ma ribadisco a precisarlo: la passione per la meteo per me è tutta un altra cosa, ma completamente proprio. E messaggi del genere mi danno un fastidio molto profondo, perché ci sono molte cose che posso tollerare ma sicuramente non l'arroganza.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Infatti ad es. Rinascimento, Illuminismo e rivoluzione scientifica sono tutti avvenimenti che si sono verificati in epoche di gran caldo. Oppure, forse, sono da considerarsi declino della civiltà?
Lo studio lo conosco bene e lo trovo molto interessante, ma occhio a generalizzare quel che si può inferire, soprattutto quando si entra in un ambito (quello della presunta influenza del clima sulle presunte vicende storiche, socio-economiche, dell'umanità) nel quale la complessità, invece che il semplice determinismo, è la caratteristica determinante.
~~~ Always looking at the sky~~~
Beh, da un certo punto di vista, essendo anche noi natura, lo è.E in fondo se 4 e 4 otto significa un po' (un bel po'...), certo che ci torneremo...
...ben appunto. Il fatto è proprio che quel bel po' è un posticipo di parecchie decine di migliaia di anni...... Vagli a spiegare che i scenari glaciali verranno posticipati e non di poco.
http://www.nature.com/nature/journal...ture16494.html
~~~ Always looking at the sky~~~
Certamente, hai ragione, è un ambito piuttosto complesso e non va bene generalizzare (ci sono anche eccezioni infatti): certo è però che il periodo di maggior sviluppo (e per distacco anche) economico e sociale della storia post-romana è stato il periodo dal 1800 ad oggi, con il riscaldamento globale e con le T fra le più elevate.
Casomai si potrebbe obiettare, e ti posso dare ragione, che a tutto esista un limite, e cioè che oltre un certo livello di riscaldamento gli effetti possano invece iniziare a diventare deleteri. Però con ogni probabilità un clima più freddo non sarebbe più benevolo per l'umanità (o almeno così dice lo studio, questi sono gli esiti delle ricerche in materia e su quelli mi baso, ma se c'è altro materiale sono sempre apertissimo)...per l'umore dei freddofili senza dubbio.
No no assolutamente, anzi.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
In merito al primo punto la vedo così...la maggioranza della popolazione vive in zone climaticamente temperate, ma una bella fetta vive in aree calde...relativamente poche in zone fredde
population-density-onu.jpg
La PEG certamente sarebbe stata un problema, ma attualmente il rischio maggiore è quello che le aree fortemente popolate dei climi caldi, vadano incontro a desertificazione...nel contempo che l'aumento del livello medio dei mari vada a inquinare le popolazioni che vivono sulle coste, provocando movimenti migratori verso nord dove si sta tutto sommato bene (o è quello che si pensa).
Credo che sul piatto, sia molto peggio un clima caldo rispetto al clima tipico che ha caratterizzato il Novecento prima della famosa impennata post 1976
Pongo un'altra questione, partendo da un taglio diverso, dibattuta ma interessante...e se dietro al casino che sta scoppiando in medio oriente ci fosse la consapevolezza che il petrolio sta esaurendosi? Non trovi che paesi che hanno basto per decenni la loro economia su di esso possono decidere che il loro territorio "sta stretto" e usare come pretesto una guerra di religione per arrivare a controllare l'occidente? Io non mi sentirei così tranquillo a dover vivere in una società dove la torta non basta per tutti e chi ha la fetta più grande non credo sia entusiasta di dividerla![]()
Ultima modifica di Nix novariensis; 03/02/2016 alle 23:59
La mappa continua a rafforzare la mia opinione che un mondo in glaciazione sarebbe probabilmente più sano di un mondo interglaciale, e rafforza il mio sospetto che le ere glaciali siano la norma del Pianeta e le interglaciali momenti febbricitanti. Ma discorso vecchio e lungo.
Quanto al secondo punto: ultimamente era uscito uno studio (uno dei tanti) che sosteneva come il problema fosse che certi Paesi si sono stufati di essere potenze economiche e nani politici, e che la nuova generazione di governanti, generazione che non ha memoria di passate sudditanze coloniali, stia cercando di avere voce propria e autonoma. Ma è un discorso che, come immagini, ci porta di filato OT, e lo interrompo qua. Sulla fine del petrolio, infine. Il dinamismo di posti come Dubai e Doha (centri commerciali, hub aerei, linee aeree ecc.) si spiega anche con la volontà di avere un'economia altra e oltre il petrolio, ed è un processo che dura da anni. Quindi il problema è sentito, ma non lo indicherei responsabile in primis di ciò che sta succedendo da qualche anno (primavere arabe, Isis ecc.). E, anche qui, si fila in OT, e anche qui concludo.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
No Jack, no no e ancora no. Non volevo intervenire di nuovo, ma questa sciocchezza di Kiev che fa un mese freddissimo grazie a 10 giorni di inversioni è una sciocchezza pura e semplice (non dico di peggio per educazione). Gennaio 2016 a Kiev è stato "davvero" freddo per la maggior parte, e grazie a due afflussi di gelo continentale: l'esempio postato dall'altro utente è del tutto sbagliato, di tutti quelli che poteva prendere, ha voluto strafare ed ha cannato di brutto. Cannato alla quarta, dato che:
a) ha fornito dati sbagliati;
b) ha confuso 850hPa col suolo;
c) ha confuso previsioni e dati registrati;
d) ha confuso sensazioni personali (io ho visto ecc.) con dati registrati.
E visto che nessuno qui prende i dati, eccoli:
Clima Kyiv (Gennaio 2016) - Dati climatici (333450)
Kiev - Wikipedia, the free encyclopedia
Data la media giornaliera storica di -3.5°C, nel gennaio 2016 Kiev ha fatto:
- 18 giorni sotto la media, di cui 6 con media giornaliera <-10°C;
- 7 giorni con media giornaliera >0°C;
- 6 giorni sopra media ma comunque <0°C.
Il paradigma andrebbe dunque semmai ribaltato: Kiev non ha fatto un gennaio freddo grazie a pochi giorni molto sotto media; ma ha fatto un gennaio freddo a dispetto di pochi giorni "molto" (4-8°C) sopra media.
La cosa più ridicola, però, è in un caso del genere si va a dire che "erano solo inversioni termiche". Quando però si fa notare che i dati satellitari divergono (in realtà meno di quanto si pensi) dai dati al suolo, si dice che noi viviamo a terra, che i satelliti misurano tutta la colonna d'aria e non il suolo ecc. Insomma, decidetevi, delle due l'una!
Posso anche concedere una diversa veduta, ci stà (altrimenti il mondo sarebbe monotono).
Ma la serie (ha sbagliato) non mi va affatto.
1) Fornito i dati sbagliati: ho dato un grafico preso dai dati ufficiali
2) Confuso 850 hPa e suolo: ero consapevole di quello che stavo postando
3) Confuso previsioni e dati registrati: questa non l'ho proprio capita
4) Confuso di sensazioni personali:
se questa è una sensazione personale svegliami:
MS_3050_ens.png
lascia perdere il fatto che sono proiezioni, basta guardare le prime 48 ore... non mi sembra che kiev sia in media
Poi che Kiev ha fatto (grazie all'alta pressione e alle due ondate di freddo) minime molto basse così come le massime non significa nulla ed ho corretto anche il mio discorso nel sottolineare che le anomalie termiche sono più palesi in libera atmosfera.
Non mi rappresenta nulla un dato sottomedia con una forte inversione, ma proprio nulla rispetto ad un sopramedia termico continuo da mesi specie in quota
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ok, io posso concordare con te nel senso che è vero, gennaio per l'europa orientale è stato davvero freddo per 2/3 diciamo, 20gg circa. ma sono 20gg immersi in centinaia di giorni con anomalie mostruose di segno opposto. capisci che si tratta di un bagliore temporaneo di "gloria"? questo intendo e non lo dico perchè sono catastrofista della serie: oddio moriremo tutti bruceremo per il caldo!. dico semplicemente che il freddo di gennaio è una anomalia puntuale rispetto a quella vigente, cioè quella di segno ++++
per il resto concordo, le inversioni fanno parte del clima di una zona piuttosto che di un'altra e ne hanno determinato (e lo faranno ancora) le medie. però sono una peculiarità dei primi metri del suolo, il problema è che tutta la troposfera sta vivendo questo riscaldamento e non solo i primi 50m
Si vis pacem, para bellum.
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