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  1. #41
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    Dato che non ho postato nulla, mettiamo due dati.
    Faccio riferimento alla stazione Arpa di Boves (CN), a 6km dal capoluogo e quota 575m.
    La serie è affidabile e parte dal 1988: non c'è il 1997 perchè è parziale.
    Iniziamo con gli anni caldi. A partire dal 1988, ecco che si presenta un anno più caldo, il 1994 (temperatura media annua: +10,7°). Un altro anno considerato caldo, il 1998, è più fresco del 1994 (media +10,4°). Ed ecco che si arriva al 1999, più caldo del 1998 (+10,6°), subito scalzato dal 2000 (+10,9°), scalzato poi dal 2003 (+11,2°). Record? Macchè. Il "mostruoso 2003" viene subito superato dal 2006 (+11,3°), record che dura ben... niente! Subito il 2007 lo batte (+11,7°). Il 2009 poi è caldo quanto il 2003 (+11,2°), e tutti i record si infrangono poco dopo, con il 2011 (+11,8°) e il 2012 è anche caldissimo (+11,5°), mangiandosi tutti i vari 2003, 2006 e 2009. Finito? Macchè. Abbiamo il 2014 (+11,6°, il terzo anno più caldo di sempre)... e poi, via, record su record, il 2015 chiude con +11,9°, sbafandosi tutti i record appena battuti. Il 2016 anche bollente (+11,5°).
    E ora abbiamo il 2017, che, con tutta probabilità, batterà di nuovo record come anno più caldo di sempre.
    Ecco, questa è l'iperbole infuocata del Nord-Ovest, una china che corre sempre più verso l'alto e che continua ad accelerare nel suo riscaldamento.
    Chi ci considera dei lamentoni, magari anche ironicamente, vorrei che capisse che cosa diavolo sta succedendo qui, che cosa vuol dire chiudere mesi e mesi di continuo con anomalie di +2°/+3° in un trend sempre più al rialzo. Si sta rendendo utile l'uso dell'aria condizionata fin a 700 metri, una cosa folle, che ce l'avessero detto quindici anni fa ci saremmo messi a ridere. Qui, che si accendeva la stufa fino alla prima settimana di giugno e la si riaccendeva subito dopo Ferragosto, perchè iniziava subito a far freddo. Qui, che nelle sere di luglio era obbligatorio avere una felpa se non volevi battere i denti. Qui, che ora da maggio a settembre non si respira dal caldo, che ormai fa +20°/+25° in pieno gennaio ormai come niente, che a febbraio si sfiorano i 30°, che a ottobre fa caldo come fosse agosto.
    I dati purtroppo confermano questo inferno da cui non se ne vede l'uscita.
    Lou soulei nais per tuchi

  2. #42
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    Ora vediamo la pluviometria. La stazione in questione, per il periodo 1988-2016, ha 1109,4mm annui. Considerato il luogo e le medie precedenti di Cuneo, mi sento di confermare che possiamo considerarla attendibile e "storica", nel senso che anche i periodi precedenti bene o male dovrebbero aver avuto quella media lì, grossolanamente sui 1100/1150mm annui.
    La fine degli anni '80 è molto secca (990.8mm nel 1988, appena 732.2mm nel 1989, 812.2mm nel 1990), mentre dal 1991 al 1996 si registrano anni sopramedia (il più piovoso il 1996 con 1702.6mm). Seguono due anni secchi, il 1997 e il 1998, e due anni abbastanza piovosi (il 1999 e il 2000). Dal 2001 al 2007 (escluso il 2002 che fu piovosissimo, con 1808.0mm) c'è un periodo sotto media anche notevole (681.4mm nel 2001, 734.8mm nel 2006). Dal 2008 in avanti, invece, si è aperta una fase piovosa che ha avuto solo un parziale tentennamento nel 2012 e nel 2015, e che forse si è conclusa.
    Quello che è diventato assurdo è stata la distribuzione delle precipitazioni.

    301.8mm dal 4 al 10 novembre 2011, dopodichè cadono 8.6mm dall'11 novembre al 28 gennaio (78 giorni !).
    Autunno-inverno tra il 2015 e il 2016: cadono 3 (TRE) millimetri dal 30 ottobre al 6 febbraio (sono 100, ripeto CENTO giorni).
    E se guardiamo un anno praticamente poco sopramedia (il 2016, con 1176.6mm), scopriamo che il 45% della pioggia annua è caduta in appena 3 mesi: febbraio, marzo e novembre. L'anno precedente, il 2015 (1029.8mm) ancora peggio, con il 47% della pioggia annuale caduta ad inizio anno, tra febbraio e aprile.

    Queste configurazioni bloccate condannano il Nord-Ovest ad un'agonia continua tra siccità e alluvioni.
    Lou soulei nais per tuchi

  3. #43
    Vento forte L'avatar di Giovanni78
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    Predefinito Re: L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Dato che non ho postato nulla, mettiamo due dati.
    Faccio riferimento alla stazione Arpa di Boves (CN), a 6km dal capoluogo e quota 575m.
    La serie è affidabile e parte dal 1988: non c'è il 1997 perchè è parziale.
    Iniziamo con gli anni caldi. A partire dal 1988, ecco che si presenta un anno più caldo, il 1994 (temperatura media annua: +10,7°). Un altro anno considerato caldo, il 1998, è più fresco del 1994 (media +10,4°). Ed ecco che si arriva al 1999, più caldo del 1998 (+10,6°), subito scalzato dal 2000 (+10,9°), scalzato poi dal 2003 (+11,2°). Record? Macchè. Il "mostruoso 2003" viene subito superato dal 2006 (+11,3°), record che dura ben... niente! Subito il 2007 lo batte (+11,7°). Il 2009 poi è caldo quanto il 2003 (+11,2°), e tutti i record si infrangono poco dopo, con il 2011 (+11,8°) e il 2012 è anche caldissimo (+11,5°), mangiandosi tutti i vari 2003, 2006 e 2009. Finito? Macchè. Abbiamo il 2014 (+11,6°, il terzo anno più caldo di sempre)... e poi, via, record su record, il 2015 chiude con +11,9°, sbafandosi tutti i record appena battuti. Il 2016 anche bollente (+11,5°).
    E ora abbiamo il 2017, che, con tutta probabilità, batterà di nuovo record come anno più caldo di sempre.
    Ecco, questa è l'iperbole infuocata del Nord-Ovest, una china che corre sempre più verso l'alto e che continua ad accelerare nel suo riscaldamento.
    Chi ci considera dei lamentoni, magari anche ironicamente, vorrei che capisse che cosa diavolo sta succedendo qui, che cosa vuol dire chiudere mesi e mesi di continuo con anomalie di +2°/+3° in un trend sempre più al rialzo. Si sta rendendo utile l'uso dell'aria condizionata fin a 700 metri, una cosa folle, che ce l'avessero detto quindici anni fa ci saremmo messi a ridere. Qui, che si accendeva la stufa fino alla prima settimana di giugno e la si riaccendeva subito dopo Ferragosto, perchè iniziava subito a far freddo. Qui, che nelle sere di luglio era obbligatorio avere una felpa se non volevi battere i denti. Qui, che ora da maggio a settembre non si respira dal caldo, che ormai fa +20°/+25° in pieno gennaio ormai come niente, che a febbraio si sfiorano i 30°, che a ottobre fa caldo come fosse agosto.
    I dati purtroppo confermano questo inferno da cui non se ne vede l'uscita.
    Indubbiamente un bel cambiamento...
    Anche qui fa caldo, ma condizionatori a 700 metri non ne ho mai visti.
    Pochissimi già a Domodossola, qualcuno in più a Verbania.
    Trovo strano che nel cuneese le estati siano così calde... stiamo parlando della ghiacciaia del Piemonte...
    Il 4 agosto 2017 ci ho pensato anche io al condizionatore.
    Secondo me nei prossimi anni ci stabilizzeremo su anntate tipo il 2006-2012.
    è ovvio che gli anni '70 non torneranno, ma non credo che le temperature aumenteranno esponenzialmente nei prossimi anni. Altrimenti entro il 2030 arriveremo a temperature annue medie oltre 15 gradi e dubito che ciò accadrà.
    Forse nel 2100 la neve a Domodossola sarà una rarità, se solo lo avessero saputo nel 1888...

  4. #44
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    Citazione Originariamente Scritto da Giovanni78 Visualizza Messaggio
    Indubbiamente un bel cambiamento...
    Anche qui fa caldo, ma condizionatori a 700 metri non ne ho mai visti.
    Pochissimi già a Domodossola, qualcuno in più a Verbania.
    Trovo strano che nel cuneese le estati siano così calde... stiamo parlando della ghiacciaia del Piemonte...
    Il 4 agosto 2017 ci ho pensato anche io al condizionatore.
    Secondo me nei prossimi anni ci stabilizzeremo su anntate tipo il 2006-2012.
    è ovvio che gli anni '70 non torneranno, ma non credo che le temperature aumenteranno esponenzialmente nei prossimi anni. Altrimenti entro il 2030 arriveremo a temperature annue medie oltre 15 gradi e dubito che ciò accadrà.
    Forse nel 2100 la neve a Domodossola sarà una rarità, se solo lo avessero saputo nel 1888...
    La ghiacciaia del Piemonte forse vent'anni fa, ora credo sia uno dei posti più caldi di tutto il Nord
    Prima ho parlato degli anni caldi, che hanno battuto record su record, non faccio lo stesso discorso per i mesi, altrimenti dovrei scrivere un pippone che non finisce più. Per farla breve, in questi ultimi 10-15 anni (escludendo giugno e agosto del 2003) si sono battuti e stra-battuti i record di temperatura media mensile più calda da inizio rilevazioni, e ogni 2-3 anni salta il record mensile.
    Unico esempio luglio. Il mostro sacro di luglio 2003 (temperatura media di +22,8°) sembrava dovesse durare in eterno, invece l'abbiamo mangiato di traverso con luglio 2006 (+23,4°), ri-pareggiato con luglio 2010 (sempre +23,4°), poi lo abbiamo stra-battuto con luglio 2015 (+24,6°).
    Per questo quando ipotizziamo che tra 10-15 anni luglio avrà una temperatura media di 25° non mi stupirei affatto: stiamo proprio andando lì.
    Lou soulei nais per tuchi

  5. #45
    Burrasca
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    Predefinito Re: L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    Mediocri, insomma, diciamo isolati. A distanza di 5 anni anni abbiamo avuto il febbraio 2012 e il gennaio 2017, due Eventi con la E maiuscola.
    Ci aggiungo anche il dicembre 2014 al Sud. Il problema è che sono episodi isolati in un contesto sopra la media. Paradossalmente si è vista più neve con questi episodi isolati alle quote bassissime, che in altri inverni chiusi magari in media o sotto la media; infatti negli ultimi 5 anni la media qui, e non solo, è quasi raddoppiata.

  6. #46
    Burrasca L'avatar di paxo
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    Predefinito Re: L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    Concordo, sembra proprio così. Meno costante ma più incisiva quando si presenta.
    Aggiungo che a dall'alta collina in su (almeno nella mia zona) non è che ci vuole il freddo estremo per avere nevicate abbondanti, anzi è più importante l'intensità delle precipitazioni rispetto al freddo (meglio una -4 ad 850 hPa con precipitazioni intense che una -10 con precipitazioni scarse), e quindi forse in questo caso il mare più caldo aiuta a produrre più precipitazioni. Discorso che non vale per le zone di pianura o vicine alla costa.

  7. #47
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    Predefinito Re: L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    Citazione Originariamente Scritto da Julio Visualizza Messaggio
    Ci aggiungo anche il dicembre 2014 al Sud. Il problema è che sono episodi isolati in un contesto sopra la media. Paradossalmente si è vista più neve con questi episodi isolati alle quote bassissime, che in altri inverni chiusi magari in media o sotto la media; infatti negli ultimi 5 anni la media qui, e non solo, è quasi raddoppiata.
    Ad ogni modo se questa tendenza verrà confermata dovremo cominciare a rivedere un po' di cose, perché in effetti mi pare che di occasioni importanti negli ultimi anni ce ne sono state, anche se magari isolate in contesti più miti.
    Dicembre 1996: la perfezione
    Febbraio 2012: l'apoteosi
    Febbraio 2018: la sorpresa

  8. #48
    Vento moderato L'avatar di Nanni
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    Predefinito Re: L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    I dati che posta Lou Vall sono veramente allucinanti...non credevo che da lui la situazione fosse cosi' grave...
    Avatar : Nevicata a Polignano del Dicembre 2007

  9. #49
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Dato che non ho postato nulla, mettiamo due dati.
    Faccio riferimento alla stazione Arpa di Boves (CN), a 6km dal capoluogo e quota 575m.
    La serie è affidabile e parte dal 1988: non c'è il 1997 perchè è parziale.
    Iniziamo con gli anni caldi. A partire dal 1988, ecco che si presenta un anno più caldo, il 1994 (temperatura media annua: +10,7°). Un altro anno considerato caldo, il 1998, è più fresco del 1994 (media +10,4°). Ed ecco che si arriva al 1999, più caldo del 1998 (+10,6°), subito scalzato dal 2000 (+10,9°), scalzato poi dal 2003 (+11,2°). Record? Macchè. Il "mostruoso 2003" viene subito superato dal 2006 (+11,3°), record che dura ben... niente! Subito il 2007 lo batte (+11,7°). Il 2009 poi è caldo quanto il 2003 (+11,2°), e tutti i record si infrangono poco dopo, con il 2011 (+11,8°) e il 2012 è anche caldissimo (+11,5°), mangiandosi tutti i vari 2003, 2006 e 2009. Finito? Macchè. Abbiamo il 2014 (+11,6°, il terzo anno più caldo di sempre)... e poi, via, record su record, il 2015 chiude con +11,9°, sbafandosi tutti i record appena battuti. Il 2016 anche bollente (+11,5°).
    E ora abbiamo il 2017, che, con tutta probabilità, batterà di nuovo record come anno più caldo di sempre.
    Ecco, questa è l'iperbole infuocata del Nord-Ovest, una china che corre sempre più verso l'alto e che continua ad accelerare nel suo riscaldamento.
    Chi ci considera dei lamentoni, magari anche ironicamente, vorrei che capisse che cosa diavolo sta succedendo qui, che cosa vuol dire chiudere mesi e mesi di continuo con anomalie di +2°/+3° in un trend sempre più al rialzo. Si sta rendendo utile l'uso dell'aria condizionata fin a 700 metri, una cosa folle, che ce l'avessero detto quindici anni fa ci saremmo messi a ridere. Qui, che si accendeva la stufa fino alla prima settimana di giugno e la si riaccendeva subito dopo Ferragosto, perchè iniziava subito a far freddo. Qui, che nelle sere di luglio era obbligatorio avere una felpa se non volevi battere i denti. Qui, che ora da maggio a settembre non si respira dal caldo, che ormai fa +20°/+25° in pieno gennaio ormai come niente, che a febbraio si sfiorano i 30°, che a ottobre fa caldo come fosse agosto.
    I dati purtroppo confermano questo inferno da cui non se ne vede l'uscita.
    rigorosamente da non leggere prima di coricarsi

  10. #50
    Uragano
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    Predefinito L'altra faccia dell'Italian Warming:il riscaldamento più contenuto dell'estremo sud(dal 2003)

    Citazione Originariamente Scritto da Giovanni78 Visualizza Messaggio
    Indubbiamente un bel cambiamento...
    Anche qui fa caldo, ma condizionatori a 700 metri non ne ho mai visti.
    Pochissimi già a Domodossola, qualcuno in più a Verbania.
    Trovo strano che nel cuneese le estati siano così calde... stiamo parlando della ghiacciaia del Piemonte...
    Il 4 agosto 2017 ci ho pensato anche io al condizionatore.
    Secondo me nei prossimi anni ci stabilizzeremo su anntate tipo il 2006-2012.
    è ovvio che gli anni '70 non torneranno, ma non credo che le temperature aumenteranno esponenzialmente nei prossimi anni. Altrimenti entro il 2030 arriveremo a temperature annue medie oltre 15 gradi e dubito che ciò accadrà.
    Forse nel 2100 la neve a Domodossola sarà una rarità, se solo lo avessero saputo nel 1888...
    Beh, è una ghiacciaia con le perturbazioni invernali, ma le medie non sono mica basse. :-) A pari quota, nel Biellese settentrionale la seconda estate più calda della storia (questa) ha chiuso con media trimestrale di +20, penso parecchio di meno.

    Trend comunque simile anche nel nord del Piemonte. Non si raggiungono simili picchi, anche grazie alla protezione dal foehn da ovest e ad un’insolazione comunque minore, in compenso la neve a basse quote è stata decimata, i giorni di pioggia sono in continuo calo e tutti gli ultimi anni chiudono uno più caldo dell’altro, solo il 2010 ha fatto eccezione. Sicuramente tra le zone più colpite d’Europa dalle configurazioni ricorrenti nell’ultimo ventennio.


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