
Originariamente Scritto da
Perlecano
due precisazioni comunque:
1) io e @
Josh parliamo spesso di step ma l'aumento termico è abbastanza regolare, specialmente quello estivo: per l'estate rilevo infatti due step significativi nel trend rialzista partito dai primi anni '80, cioè il 1982 (che introdusse mensilità molto calde che nei decenni precedenti non si erano viste, cioè giugno 1982 e, già l'anno dopo, luglio 1983: successivamente mesi di quel calibro sono divenuti sempre più frequenti) e il 1998 (per il quale è netta la distinzione, a livello
trimestrale, tra un pre- e un post-, dato che qualsiasi periodo dal 1999 in poi ha avuto una media estiva notevolmente più alta di qualsiasi periodo pre-1998 considerabile). tuttavia l'aumento termico estivo italiano si è concretizzato anche in altri periodi storici, con una sorta di continuità nel riscaldamento (senza step ben precisi), oppure con annate significative per aver offerto un elemento statistico prima mai avutosi (penso alla 1996 che fece accelerare il riscaldamento di giugno, oppure alla 2011 che portò ad un riscaldamento sistematico di agosto rispetto alle estati precedenti, oppure - soprattutto - alla 2017, dato che da allora ci sono state 3 estati consecutive oltre il grado di anomalia sulla 1981-2010 nazionale, mentre prima del 2017 le poche estati ad avercela fatta erano tutte separate una dall'altra).
2) un rallentamento del riscaldamento estivo (che secondo me non sarà affatto una stasi, questo ci tengo a precisarlo) credo che ci sarà, dato che il warming mediterraneo della stagione calda ha due componenti: una configurativa (l'innalzamento dell'
ITCZ e l'innalzamento della Cella di Hadley hanno reso sempre più imperante la figura dell'anticiclone africano) e l'altra puramente di bilancio termico (c'è il global warming, siamo sulla terraferma - che si scalda "meglio" di mari e oceani -, pertanto anche a prescindere dalle modifiche dei pattern prevalenti, ci saremmo scaldati lo stesso). Quando diventerà egemonico e sistematico l'anticiclone africano, avremo completato il primo processo descritto, cioè quello della sostituzione configurazionale sinottica. A questo punto, non essendoci più effetto congiunto tra riscaldamento per cambio di pattern e riscaldamento direttamente legato al
GW, opererà soltanto la seconda componente. Che non sarà affatto trascurabile, ma non permetterà di salire di circa 2,4 °C come si è fatto fino ad ora nel giro di 40 anni (estati anni '70 a -1,4 °C dalla 1981-2010, estati anni 2010 a quasi +1,0 °C), bensì - a mio avviso - porterà alla stessa ascesa termica estiva che, sinora, si è osservata nel Sahara. Che il processo di modifica configurativa non lo doveva manco fare, avendo avuto anticiclone africano fin dalla notte dei tempi.
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