
Originariamente Scritto da
Eddi
Guarda le previsioni meteo non fanno altro che confermare la validità di quegli studi che ho menzionato e pubblicato, preferisco guardare al presente piuttosto che al passato.
Se i moderatori permettono visto che mi prendo un'infrazione ad ogni post didatticamente valido, ma che probabilmente da fastidio a qualcuno, vorrei chiudere il discorso facendo un'analogia per descrivere le differenze e quindi le proprietà del tempo e del clima.
Immaginiamo che il tempo sia un individuo. Esso è identificato univocamente dal valore della misura delle grandezze fisiche dell'atmosfera, è la fotografia degli eventi meteorologici.
Il clima è la specie costituita dall'insieme di tutti i tipi di tempo che si possono osservare in un dato luogo in un certo tempo cronologico.
Se il tempo è osservato come un individuo e il clima come la sua specie di appartenenza, ogni nuovo giorno il clima genererà un nuovo individuo: La Terra è in continuo divenire, nel suo complesso e nelle componenti (atmosfera, idrosfera, geosfera, biosfera, e radiazione solare e terrestre) che determinano il clima, anch'esso in continuo divenire.
Quindi il tempo che osserviamo, individuo di una specie in evoluzione, non si presenta mai con le medesime caratteristiche.
A questa naturale variabilità climatica contribuisce, tuttavia, in modo sempre più significativo l'uomo, ed è urgente interrogarsi circa il peso delle attività antropiche sull'evoluzione climatica recente.
Questo per fare capire perchè dia poco importanza alle medie trentennali non adatte alla velocità dei cambiamenti in atto.
Mi affido e spero nella clemenza dei sig. Mod.
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