Ho citato le -12 e -15 un po' per enfatizzare il fatto che le abbiamo viste ma sempre in maniera fugace, proprio quella mezza giornata giusta da dire ''ok è arrivata la -13'', che poi se ne torna da dov'è venuta e da noi torna il tempo da ovest
Per il resto concordo, volevo citarne alcune ma avrei fatto un post troppo lungo, perciò ne elenco un po' qui: oltre a fine dicembre 2005, i bellissimi periodi freddi senza essere storici che mi ricordo con gioia sono il 30 gen-5 feb 2010, il blizzardino di metà gennaio 2002, l'articata continentale di inizio gennaio 2009 e il 7-15 gennaio 2003 (con anche neve).
Di recente l'unica ondata di moderata dimensione che mi venga in mente è quella di inizio gennaio 2019, potenzialmente ottima ma velocemente fuggita a est.
A mio parere ci sono parecchie cose non mi quadrano in questo racconto....
1) il periodo 08-13 non so se fu perfetto dal punto di vista barico, qui cmq porto' oltre 2 metri di neve medi in pianura romagnola, e non solo nel 2012, ma anche 2010, 2009, 2013. Anzi sulla bassa costa romagnola il dicembre 2010 con 70cm di neve superò anche il 2012. Il 18.12.2010 Rimini Miramare staccò un sontuoso -13,4° e fece record assoluto di minima per Dicembre.
Parliamo quindi del periodo più nevoso degli ultimi 60 anni come media quinquennale in Romagna ed essendo la Romagna quasi nel centro Italia non credo che che siamo stati isolati in ciò, anche se con questo non voglio dire che tutta Italia ha avuto gli stessi episodi.
Quindi ce ne fossero...di questi quinquenni....
2) Poi impossibile paragonare il 1998-1999 ad oggi, sono passate 2 ere climatologiche, forse 3: inconfrontabile.
C'è la stessa differenza che paragonare le ondate di gelo del 1700 con quelle del 1900.
3) Negli ultimi 9 anni ci sono stati eventi freddi, eccome. Il 2017 ad esempio colpì in centro-sud, il 2018 ha colpito quasi tutta italia.
Il problema è il contesto generale...
se anche peschi il jolly cmq a fine anno hai un bilancio orrido rispetto alle medie, perchè è cambiato radicalmente il bilancio termico mondiale, soprattutto dopo il 2014:
sarebbe come se confrontassi Rimini con Bari come medie, può anche farmi 50cm di neve a Bari e Rimini niente, però siamo su 2 piani diversi.
Confrontare le medie di 20 anni fa (non dico 40 anni fa) con quelle di oggi è come se Rimini si fosse spostata a Bari, perchè la pianura padana non ha più serbatoio freddo, le termiche si sono alzate di tanto ad 850 hpa ecc.. ecc..
In conclusione a mio parere i nostri inverni non sono cambiati solo per motivi circolatori ma soprattutto per la diminuzione dei serbatoi freddi in inverno e aumento di quelli caldi in estate, che non solo influenzano direttamente il clima (ooviamente) ma anche le configurazioni bariche.
Ricordiamo quando una decina di anni fa il mitico AnguillaSnow apri il topic: "alte pressioni stabilizzanti" su questo argomento, precursorse di quello che stava accandendo e sarebbe poi accaduto.
un saluto
A mio avviso la compromissione dei serbatoi freddi è un grosso problema perché impedisce anche di avere il freddo di base e appunto anche le ondate "medie" che sono praticamente sparite senza chissà quale configurazione. Ora questo è stato sostituito da mitezza più costante. Per far arrivare un periodo di prolungato freddo serve molto più impegno di una volta anche rispetto un singolo episodio isolato che riesce quasi ad ogni condizione.
Stazione Davis Vantage Pro 2 -> Osservazioni meteo-climatiche: https://linktr.ee/meteopreonzo
Tutto stava nel modo in cui si è interpretato quel "potenzialità elevate rispetto a quel contesto termico". Per me significava che erano inverni molto difficili per quel contesto termico globale, cosa che secondo me non era vero: pattern sfavorevoli non equivale a dire che fossero inverni difficili dal realizzarsi. Se i cicli naturali si orientavano in quella direzione, allora quegli inverni erano al contrario facili da realizzarsi, gli mancava solo la spinta del ciclo naturale che in quel momento era a favore.
Nel punto 1 provi a ribaltare il mio discorso sulle temperature con un discorso sulla nivometria, auguri.
Poi, che c'entra il confronto tra il 1998/99 e adesso? Quello te lo sei inventato tu per fare la solita paternale sul GW, mentre io ho menzionato il 1998/99 come inverno gelido figlio di un impianto barico nettamente meno interessante di quello, per esempio, dell'inverno di DIECI anni dopo (per cui prima del 2014).
Nel punto 2 e nella conclusione sinceramente non capisco se parli di inverni o di annate, deciditi. E, tanto per dire, 1) nel famoso gennaio 2017 ''che colpì in centro-sud'' nel nordest transpadano è localmente il gennaio più freddo dal 1987, con un bel po' di decimi in più a livello globale, e 2) il 2018 avrebbe potuto essere un evento secolare ma quel bombolone è fuggito in Atlantico; non ha portato risultati discount a causa del GW che ha riscaldato il buran come fosse una minestra sul fuoco, ma per una dinamica, di nuovo, circolatoria votata alla sfiga sudeuropea.
non sono completamete d'accordo
nel senso che la scomparsa delle articate di cui si è fatta menzione non è direttamente correlata all'intensità del serbatoio freddo, nel nostro caso è prettamente dipendente dalle linee circolatorie in oceano atlantico
nel 2014 per esempio in eurasia c'è la seguente situazione eppure per il mediterraneo e l'europa centro orientale è risultato un mese che di invernale non aveva alcunché
in sostanza per avere un'azione artico marittima o giù di lì ti serve un blocco, se il blocco non c'è e non regge abbastanza alla nostra latitudine non arriva nulla
fotografia di fine gennaio 2005 a confronto con il 2021 a tal proposito
![]()
C'ho la falla nel cervello
Se si intende compromissione termica, non so quanto conti per noi avere una irruzione da un posto con -44° al posto di -52°, visto che per portarlo qui serve la giusta dinamica e, quando arriva, deve sempre e comunque fare i conti con l'inerzia pregressa e le nostre innumerevoli acque e montagne.
Se invece si intende compromissione spaziale potrebbe essere un bel problema, ma non credo proprio che sia la causa della difficoltà di portar qui il freddo.
Non riusciamo a portarcelo giù perché l'Atlantico sforna bolidi continuamente, non perché il lobo russo del vp si sia intiepidito o rimpicciolito.
Quando abbiamo le elevazioni giuste in Oceano, il freddo corre giù tranquillamente eccome, anche con il minimo sforzo, vedasi per esempio l'articatona continentale di inizio gennaio 2017, che ne decretò il bilancio termico sin dall'11-12 del mese.
Sono stati sicuramente inverni che hanno sfruttato molto bene le potenzialità in essere quelli del decennio '00. Tuttavia non mi convince molto la teoria per cui la configurazione invernale media prevalente nel trentennio precedente al 2000 fosse così simile a quella degli ultimi 10 anni. O meglio: ci sono state, all'interno del trentennio 1971-2000, due fasi di inverni in cui in effetti lo schema assomiglia a quello dell'ultimo decennio: 1971-1977 circa e 1987-2000 circa.
Ma all'interno si è avuto pure un decennio, il periodo 1977-1987, il quale non penso abbia nulla da invidiare al decennio '00 (basti pensare a certi mesi invernali al suo interno come Gennaio 1979, Dicembre 1980, Febbraio 1983, Gennaio 1985 e Febbraio 1986, in cui lo schema di blocco atlantico fu assolutamente prevalente)...chiaramente all'interno del plot degli anni '80 non può figurare perchè i tre inverni successivi al 1987 furono così drasticamente zonali da bilanciare i precedenti 7, dove comunque mesi piuttosto zonali non mancavano.
Però questo appunto mi fa un po' dubitare del fatto che i tempi di ritorno siano necessariamente così lunghi....
Su questo invece permettimi di essere piuttosto scettico: per quale ragione a parità di schema circolatorio, gli inverni tra 2001 e 2013 (con l'eccezione del 2006-07 e del 2007-08) dovrebbero oggi chiudere sopra la 1991-2020? All'epoca avevano chiuso mediamente attorno a -0,3/-0,4°C sulla 1981-2010, dato che il riscaldamento globale da allora ha guadagnato circa 0,4°C, oggi al massimo chiuderebbero in media 1981-10 circa e comunque sotto la 1991-2020, non sopra. Questo naturalmente considerando il riscaldamento attuale rispetto al dato medio di quel decennio.
Quindi si, riproducibili alla stessa maniera no, ma nemmeno così lontani si arriverebbe secondo me...considera che perfino tre inverni dell'ultimo decennio comunque hanno chiuso all'incirca in media con la 1991-2020 su scala nazionale e senza fare vedere chissà che cosa (mi riferisco al trittico 2016-19).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Concordo ....peraltro il 98/99 perlomeno qua al nordest, fu un inverno assai freddo ma secchissimo ...confermo sul gennaio 2017, freddissimo qua al nordest anche se non bastò x avere una nevicata decente in terza decade quando arrivò un fronticello da ovest....il fine febbraio 2018, figlio di un SSW record, fu sfiga quanto lo fu il fine gennaio 2006, un pò meno perché comunque qualcosa vedemmo e le adriatiche centrali fecero numeri da circo (70 cm ad Ancona)...la sfiga di quell'evento fu che accadde a fine stagione, ma il fatto che non resse la radice del blocco è una cosa che è piuttosto frequente non solo negli ultimi 20 anni ma direi molte volte a prescindere dalle ere climatiche.
Segnalibri