Ci vorrebbe un modello locale molto fine per capirlo bene; ci sta che sia così piccolo da essere filtrato in qualche modo dagli altri modelli.
Comunque perlomeno come fenomenologia può essere assimilato a qualcosa di molto vicino ad un TLC (poi sulla rigorosità o meno di una definizione ne potremmo discutere per anni). Riassumendo qui di seguito:
- minimo su mesoscala, con circolazione perlomeno in parte separata dal resto della struttura in quota.
- Circolazione sostenuta integralmente dalla convezione (perlomeno da martedì pomeriggio)
- Core più "caldo" in quota, a causa del rilascio di calore latente generato dalla convezione (da verificare tramite LAM, ma ho pochissimi dubbi)
- Traiettoria che ha seguito la costa, muovendosi poi, da ieri mattina, lungo il braccio di mare più caldo sul Tirreno meridionale. (Vedi mappa; anche se grossolana è abbastanza esplicita in tal senso. In seguito il vortice è stato agganciato dai venti portanti in quota e trasportato nuovamente verso SE).
- Raffiche di vento su aree ristrette, forti shear orizzontali e (probabilmente) anche verticali su mesoscala.
Insomma, il sospetto viene; il tutto però andrebbe corroborato da dati precisi che, come spesso accade in questi casi, non sono poi così abbondanti. Quindi per il momento si può sostenere il TLC come IPOTESI grazie a dati satellitari e sporadici dati a terra; ma per avere una conferma dovremo studiare a fondo il fenomeno anche nelle prossime settimane, cercando di raccogliere quanti più dati possibile.![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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