Ultima modifica di Aldo Meschiari; 15/02/2008 alle 19:58
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E' tutto relativo, dal tuo punto di vista allora l'Antartide non è praticamente mai stato in condizioni di instabilità da quando esiste e non lo sarà mai perchè non è che può perdere un milione di gigatonnellata in un anno, neanche se lo bombardi con ordigni nucleari...
Quello che interessa è l'innalzamento del livello degli oceani che provoca, e se mi si dice che in questo momento l'innalzamento dovuto solo all'Antartide è di 0,5 mm/anno (http://www.sciencedaily.com/releases...0123181952.htm), cioè mezzo metro in mille anni, e che sta aumentando, non mi sembra un dato proprio trascurabile da un punto di vista scientifico.
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Chiedo scusa per aver promesso una cosa ed essere stato completamente MIA per due giorni.
Ho trovato l'articolo di cui parlavo:
Jacobs, S. 2006. Observations of change in the Southern Ocean. PHILOSOPHICAL TRANSACTIONS OF THE ROYAL SOCIETY A-MATHEMATICAL PHYSICAL AND ENGINEERING SCIENCES, 364: 1657-1681.
Questo è l'abstract:
The Southern Ocean has been in a state of disequilibrium with its atmosphere and cryosphere during recent decades. Ocean station and drifting float observations have revealed rising temperatures in the upper 3000 m. Salinity has declined in intermediate waters and more rapidly in the sparsely sampled high latitudes. Dissolved oxygen levels may also have decreased, but measurement accuracy is inconsistent. Sea ice area increased from 1979 to 1998, particularly in the Ross Sea, while a decline in ice extent since the early 1970s has been led by the Amundsen-Bellingshausen sector. Fresher waters with lower oxygen isotope content on the Pacific-Antarctic continental shelf are consistent with increased melting of continental ice. Newly forming bottom water has become colder and less salty downstream from that region, but generally warmer in the Weddell Sea. Many ice shelves have retreated or thinned, but others have grown and no trend is apparent in the large iceberg calving rate. Warming and isotherm shoaling within the polar gyres may result in part from changes in the Southern Annular Mode, which could facilitate deep-water access to the continental shelves. Sea-level rise over the past half century has a strong eustatic component and has recently accelerated. Observations over longer periods and with better spatial coverage are needed to better understand the processes causing these changes and their links to the Antarctic ice sheet.
Nella parte che ho sottolineato si parla del fatto che melting e calving del ghiaccio continentale raffreddano l'oceano, e ne diminuiscono la salinità (e ci mancherebbe altro). Questo sarebbe alla base dell'aumento del ghiaccio marino in alcune aree dell'oceano antartico.
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In realtà tutto è molto relativo, visto che l'Antartide è un ambiente a tutt'oggi meno conosciuto di Marte.
Le stazioni ufficiali per il rilevamento dati sono una ogni milione di km2, ci sono intere enormi aree totalmente inesplorate, e meccanismi come l'ablazione glaciale e soprattutto il calving sono quanto di più complicato in fisica.
Personalmente non mi sento di dire se l'Antartide sia stabile o in regresso, oppure se stia aumentando. Ci sono centinaia di studi a riguardo e i risultati sono per ora contrastanti. Sparare sentenze categoriche è molto pericoloso.
Comunque anche l'articolo di Zhang descrive il concetto dell'incremento di ghiaccio marino grazie alla perdita di ghiaccio continentale.
The model shows that an increase in surface air temperature and downward longwave radiation results in an increase in the upper-ocean temperature and a decrease in sea ice growth, leading to a decrease in salt rejection from ice, in the upper-ocean salinity, and in the upper-ocean density. The reduced salt rejection and upper-ocean density and the enhanced thermohaline stratification tend to suppress convective overturning, leading to a decrease in the upward ocean heat transport and the ocean heat flux available to melt sea ice. The ice melting from ocean heat flux decreases faster than the ice growth does in the weakly stratified Southern Ocean, leading to an increase in the net ice production and hence an increase in ice mass. This mechanism is the main reason why the Antarctic sea ice has increased in spite of warming conditions both above and below during the period 1979–2004 and the extended period 1948–2004.
Ecco, su questo non ci mettrei la mano sul fuoco. La mia sensazione è che i ghiacciai antartici siano dei sistemi così possenti da avere un'inerzia formidabile. Come una locomotiva pesantissima su un binario solo leggermente inclinato. Per metterla in movimento necessiti di una enorme energia. Ma poi, una volta messa in moto, la sua stessa massa fa sì che ripristinare le condizioni di partenza richieda una forza (contraria) maggiore.
Vedo così l'Antartide. Un sistema gigantesco che si è messo in moto. In discesa. Certo, ora i movimenti sono trascurabili. Ma quei movimenti accelerano, a ritmi non immaginati sino a poco tempo fa.
Ecco, sarei più cauto nel dire che un sistema del genere, nelle attuali condizioni, sia stabile. Mi verrebbe, di primo acchito, di dir il contrario. E cioè: se un tale gigante s'è messo in moto vuol dire che l'energia che ha compiuto ciò è stata notevole. Inoltre, mi vien sempre da dire, se un tale colosso s'è messo in moto, fermarlo sarà molto difficile.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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Io non sparo alcuna sentenza categorica, anzi in questo caso come in molti altri sto praticando l'epochè!
Sono cmq felice d'aver scoperto che l'antartide è stabile, non aumenta nè diminuisce a livello continentale, ma sta indubbiamente aumentando riguardo agli sea ice.
Poi di fronte a deficit di 0,0001% io rimarrei cauto, molto cauto nel fare previsioni future fondate su metafore ferroviarie...
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