Le SSTA atlantiche fra inverno e estate sono un buon predittore delle anomalie termiche estive sull’Europa centro-occidentale. In questo senso possono rappresentare un’insieme di tracce che tendono a influenzare la stagione estiva europea con un certo margine di anticipo.
In generale vi sono alcune aree che, più di altre (a seconda del periodo), presentano una correlazione abbastanza robusta con le temperature.
Ø In gennaio-febbraio, le aree con i coefficienti di correlazione più elevati sono le seguenti
In questo TD Blizzard si è già dedicato a questa analisi, completandola con altre zone.
Ø Fra primavera ed estate (MAMGL), riassumendo diversi studi, le aree da tenere sott’occhio sono le seguenti 6
a cui si aggiungono il WHWP (W) e, fra aprile e giugno, il Mediterraneo (M) e il WTIO (I).
Vediamo la situazione a marzo (+ tende a favorire anomalie termiche estive positive, - negative)
Ø C’è poi il discorso relativo alla posizione latitudinale dell’ITCZ e della relativa cella di Hadley. Come spiegato l’anno scorso qui, un dipolo nel gradiente delle SSTA sull’Atlantico tropicale (indice AMM) tende a spostare l’ITCZ verso la zona caratterizzata da SSTA+.
Quest’anno la situazione è poco chiara. Siamo ancora ad inizio aprile, ma va detto cmq che l’AMM tende a manifestarsi (se lo fa) tipicamente fra febbraio e giugno, con massima intensità proprio in questo periodo.
Da cosa dipende l’AMM?
Secondo vari autori, sostanzialmente da 2 caratteristiche: L’ENSO (SSTA in zona Nino3) e la NAO.
Le SSTA primaverili sul NTA sono correlate con quelle invernali in area Nino3, per cui quest’anno ci si aspetterebbe di osservare una loro riduzione. In effetti sulla parte occidentale del NTA (1), le SSTA sono da tempo negative (segnatamente nella parte caraibica del WHWP); tuttavia, al largo dell’Africa (area NAT), permangono positive (2). Probabilmente la prevista riduzione delle SSTA sulla zona NAT (indotta dalla Nina) è stata sfavorita dal progressivo indebolimento, fra gennaio e marzo, dell’HP subtropicale nordatlantica che, mediante sostenuti alisei, avrebbe potuto contribuire a ridurre le SSTA. La NAO è infatti passata da valori + a gennaio a valori neutri a marzo.
Sul STA, come spesso in anni Nina, emergono SSTA+ al largo dell’Africa (3): ma anche in questo caso, a causa di preesistenti e diffuse SSTA- sulla parte centro-occidentale del Sudatlantico (4) che sfavorisce l’instaurarsi del suddetto dipolo (AMM).Codice:2008 1 0.89 2008 2 0.73 2008 3 0.08
Per cui credo che questo parametro, al momento, sia poco utile come traccia.
Ø L’ultimo interessante aspetto riguarda la previsione delle ondate di calore sull’Europa centro-occidentale. Ne parlerò nel mio prossimo intervento.
To be continued…….
Ultima modifica di steph; 08/04/2008 alle 16:23
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