Infatti. L'IPCC dice testualmente "In some projections, arctic late-summer sea ice disappears almost entirely by the latter part of the 21st century."
Cioè: "secondo alcune previsioni il ghiaccio marino artico di fine estate sparirà quasi interamente entro l'ultima parte del XXI secolo".
Qualche singolo ricercatore o centro di ricerca, più recentemente, aveva abbassato tale limite arrivando ad ipotizzare, appunto, il 2050.
Perciò cerchiamo di non esagerare le posizioni altrui per poi ridicolizzare le esagerazioni.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Quella dello scioglimento totale a breve della calotta artica mi pare una sparata da WWF..d'altronde loro non fanno certo ricerca scientifica, possono pure spararle grossenon credo che l'ONU o l'IPCC abbiano mai presentato un documento ufficiale con questa previsione.
Si però c'è da dire che negli ultimi 10 mesi nemmeno il più ottimistico negazionista del GW poteva prevedere un recupero estivo così ampio in così poco breve tempo per quanto riguarda i ghiacci polari artici.
L'affermazione più diffusa a tal proposito era che, nonostante i miglioramenti durante l'inverno 2008-2009 rispetto a quello precedente, l'incremento dei ghiacci sarebbe stato vanificato durante l'estate a causa dello spessore sempre più ridotto dello strato ghiacciato.
La si può pensare come si vuole, ma stiamo assistendo a un andamento che, seppur riguarda una fascia di tempo limitata pari a 24 mesi, rappresenta una tappa fondamentale per questa decadenon..ripeto assolutamente non previdibile nell'ultimo anno.
Stiamo parlando di un ridimensinamento del deficit (esattamente a ieri) di ben 827.593 kmq in due anni nel mese più libero dai ghiacci.
Questo può anche non significare nulla nella valutazione climatica del polo, potrebbe esserci una scaldata spaventosa l'anno prossimo che manda tutto a quel paese, però analizzando i dati reali qualcuno mi dovrebbe spiegare questo "avvio" di cambio di rotta un po' inaspettato, no?
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E non più tardi di 50 giorni fa era uscito questa interessante analisi sulle previsioni di scioglimento della calotta polare per il mese di settembre di quest'anno e fin'ora 1 sola proiezione su 16 (guarda caso la più ottimistica) si avvicina alla realtà.
In allegato a quest'immagine:
As interest in Arctic sea ice builds, national and international scientific organizations are working together to make projections of the September 2009 sea ice minimum. Their assessments are summarized in the Study of Environmental Arctic Change Sea Ice Outlook.
The researchers make projections using a variety of techniques, ranging from sophisticated sea ice models to simpler statistical analyses. Their most recent report points to another extreme September sea ice minimum in 2009, with projections for the September monthly average ranging from 4.0 to 5.2 million square kilometers (1.5 to 2.0 million square miles). However, sea ice forecasting efforts are still in their infancy, and the resulting projections should not be taken as a true forecast, but rather as a way to gain insights into the changing Arctic climate. Whether or not 2009 will break the 2007 record still depends largely on atmospheric conditions during the rest of the summer.
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Scrivevo poco più di 2 mesi fa:
In agosto diventano decisivi, per le sorti annue del pack, il flusso di radiazione nell’IR e quindi il tipo di circolazione dominante con i pattern atmosferici associati (AO, SNAO, pattern meridionali, PNA).Alla luce di quanto scritto sopra, cmq, ci sono buone possibilità che a settembre dovremo fare i conti con la continuazione del trend che sembrerebbe essersi innescato negli ultimi anni, pur se, al momento, non me la sentirei di pronosticare un tris dell’anomalia estrema verificatasi nel 2007 e nel 2008.
Insomma: l'estate artica 2009 potrebbe anche chiudersi meglio del 2008, anche se forse di poco. Il che lascerebbe contenti un po' tutti: quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno (sarebbe il secondo anno di fila con riduzione meno forte rispetto alla precedente), quelli che lo vedono mezzo vuoto (il trend di lungo periodo continuerebbe) e quelli che semplicemente vedrebbero un bicchiere riempito a metà (migliorare dopo l'estremo 2007 e il quasi altrettanto estremo 2008 sarebbe un po' come vincere un campionato a 3 squadre, avendo la squadra nettamente più forte...:D).
Dopo le grandi anomalie negative di AO e SNAO di giugno e soprattutto luglio, in agosto c'è stato un massiccio incremento degli indici, portatisi su territori neutri/leggermente negativi, ma con prolungati periodi di fasi positive. Per contro, dopo la fase molto positiva di luglio, il PNA in agosto si è neutralizzato. Tutto questo ha impedito persistenti fasi di pattern meridionali sull'Artico (cosa che invece succedeva nei 2 anni precedenti), rafforzando invece il ciclone polare laddove era proprio necessario che venisse rafforzato (fra il bacino artico e i mari di Chuckchi e della Siberia orientale) e, in ultima analisi, frenando la fusione estiva.
Quindi: alla luce di quel che si scorge in questi giorni, se tutto procede come deve procedere, mi pare proprio che....![]()
Ultima modifica di steph; 08/09/2009 alle 21:04
~~~ Always looking at the sky~~~
Stefano, io trovo assurdo da parte del mondo scientifico che si continui a preconizzare il continuo calo in artico nonostante che in modo evidente ci siano in atto in artico le seguenti cose:
- diminuzione delle anomalie cominciate in quota dopo il 2005-6
- chiara diminuzione della PDO verso una possibile entrata decisiva in negativo
- chiari segnali, collegati di diminuzione della Aleutian Low (anche se e' ovviamente correlata alla PDO)
- forse il segnale della diminuzione della AMO !
Gli aumenti del 2008 e 2009 non sono affatto una conferma del trend di calo ma un possibile segnale che il cambio di disposizione oceanica PUO' favorire la riformazione glaciale in artico !
Cosi' come determinate condizioni (PDO+, AMO+) favoriscono il calo delle estensioni glaciali estive cosi' le configurazioni opposte ne favoriscono la riformazione attivando le une un circolo vizioso di calo dell'albedo, e un circolo virtuoso di aumento dell'albedo le seconde.
Io rimango basito che gli stessi scienziati esperti dell'artico non se ne rendano conto e emettano delle previsioni cosi' inconsistenti.
gli scienziati vogliono fondi giustamente, chiudendo un'occhio al metodo scientifico spesso![]()
Potete fornire dati, nomi, circostanze? Oppure è sempre la solita litania inconcludente e calunniatrice?
Faccio solo notare che i soldi (quelli veri) per ricerche o altro sono dalle parti di chi avrebbe tutto l'interesse a smontare l'ipotesi AGW. Parlo dei paesi produttori di petrolio (Arabi in testa) delle corporations petrolifere mondiali. Le quali, infatti, pagano ricerche e centri di ricerche orientati in campo scettico o negazionista.
Ma le vostre accuse, che avrò sentito ripetere anche da altri millanta volte, su cosa si basano? Cosa vi dà l'autorità morale di calunniare la maggioranza della comunità scientifica mondiale?
E soprattutto: chi vi credete di essere per fare una cosa del genere?
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
http://www.arcus.org/search/seaiceou...t_JuneData.pdf
Ecco il report dell'unica proiezione "ufficiale" che si è rivelata all'incirca esatta: il metodo euristico (intuitivo) stavolta ha avuto la meglio su tutti i più evoluti modelli matematici. Pure alcuni di noi, in questo 3d, avevano previsto a grandi linee l'andamento del minimo autunnale basandosi semplicemente sulle osservazioni, sui confronti con le due stagioni scorse e sul pattern atmosferico previsto per il mese di agosto...
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