Ciao vanni
Grazie a LUCA e Giacomo ho potuto pubblicare queste foto per far vedere che sulle coste (almeno quelle più esposte settentrionali) la neve non è una chimera qui in Sicilia.
Diverso il discorso a Catania (a nord c'è l'Etna che ripara)...dal Dicembre 1988 che manca una nevicata seria (almeno fino alla costa,le zone periferiche più in alto qualcosina l'hanno vista ogni tanto).
Qui a Mascalucia l'ultima neve con accumulo l'ho avuta nel marzo 2006. Gli anni seguenti solo qualche fiocco o gragnola...
15-20 anni fa nevicava un paio di volte all'anno...![]()
Stazione Meteo MASCALUCIA (CT) - 420 m slm
OREGON WMR928NX - Schermo Passivo Davis
http://meteomascalucia.altervista.org/
le nevicate dei giorni scorsi in sicilia
Marineo-Alpe Cucco-Portella di VENTO - Le nostre fotografie
Monti Sicani 10-01-2010
buona visione
Ps. la quantità di neve che si vede nelle foto non è nulla a confronto con quella che potrebbe cadere potenzialmente sugli stessi luoghi.
Mi intrometto anch'io, vivendo in uno dei posti più sfigati quanto a possibilià di neve di tutta Italia.
Da me giocano in sfavore fattori orografici, più che altro: in caso di nevicate da tramontana scura a Genova, è difficilissimo che questo vento oltrepassi la barriera del Monte Moro e anche nel caso in cui lo passa, c'è ancora il Monte di Portofino da sorpassare. Emblematico, in questo senso, quanto accadde il 3 marzo 2005: la temperatura non riuscì a scendere sotto i 4°C in quella giornata che vide Genova letteralmente sepolta manco fosse Oslo. In quel caso, cadde neve con accumulo sulla costa fino a Camogli e a Punta Chiappa ma la perturbazione riuscì a saltare solo parzialmente il monte, facendo nevicare fino a un'altezza di 100 metri scarsi con accumulo, a soli 2 km da casa mia. Dopo un promettente inizio di neve e ghiaccio, il tutto girò velocemente in pioggia, con violenta rabbia da parte mia.
L'ultima volta che nevicò con un minimo accumulo fu nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 2004. Altri episodi nevosi con un leggero accumulo si sono avuti nel febbraio del 1991 e del 2001 mentre altre nevicate coreografiche si sono avute nel dicembre del 1996, nel gennaio del 2004 (in questo caso con temperature spaventosamente alte), in tutta l'ultima settimana di febbraio del 2005, nel gennaio 2006 e lo scorso 18 dicembre 2009. In quest'ultimo caso, di nuovo giocò in sfavore il fattore orografico: qua a Santa ha nevicato senza accumulo per un paio d'ore, a Chiavari invece tutto leggermente imbiancato fino alla spiaggia.
A pensare che a soli 30 km da me ci sono episodi ben più che sporadici e leggeri mi viene parecchia rabbia, soprattutto per il fatto che, senza tramontana, fa mediamente più freddo qua che a Genova.
Il grandissimo vantaggio del sud Italia è che spesso a venti gelidi corrispondono profonde depressioni e molte zone sono esposte ai venti settentrionali; al nord e centrali tirreniche alle grecalate o tramontane fredde si associano quasi sempre cieli limpidi. A livello 850 hpa quì a SRemo sono frequenti i -5° ed anche i -10° non sono rari; il problema è la mancanza di precipitazioni.
In linea con dati riportati, testimonianze anche fotografiche e tracce indelebili di memoria storica così come emerge in questa discussione.
Sul basso Jonio reggino, versante orientale, posso confermare almeno 3 nevicate, una riferitami dai miei (avevo due anni) ed altre due verificatesi in seguito, una di queste due per un accumulo di 10cm occorsa ai primi di gennaio del 1975 o del 1976; si tratta di tracce mnestiche e non di dati osservati, da qui la mia incertezza sull'anno.
V
jonioblu
Giusta osservazione, ti rispondo in flash riservandomi di approfondire l'argomento e precisando che non sono per nulla sicuro sul range di anni da me citati in cui è occorsa quella nevicata che ho citato,tra l'altro durata circa un'ora e mezza per un accumulo approssimativo di circa 10 cm.
Inoltre, altra precisazione: noi stiamo parlando della fascia litoranea (a la borde du mer) e della fascia costiera più vicina, pochi Km di penetrazione all'interno, anche perchè se ci allontaniamo oltre verso l'interno (10/15 KM) le medie nivometriche tendono inevitabilmente ad innalzarsi, complice la struttura orografica dell'area.
Sono due le masse d'aria che possono arrecare precipitazioni in forma solida in quell'area, tenendo conto in modo particolare del fattore latitudine specialmente per masse che giungono da ENE:
masse d'aria di origine polare marittima e masse d'aria di origine continentale (nel caso da te citato). Nel primo caso, ed in generale, dette masse interessano più direttamente il versante tirrenico, più esposto, mentre sul versante sottovento si osservano "sfondamenti" talvolta spettacolari ma generalmente sterili e/o poco produttivi. Nel secondo caso bisogna sempre ipotizzare (come nel primo) la collocazione dei centri depressionari. Infatti, la Puglia e la Lucania rimangono direttamente esposte (considerare il fattore latitudine) mentre il basso Tirreno fruisce generalmente di una ritornante ciclonica da ONO, o anche da NO, oppure da N al limite. Anche nel caso da te citato quell'area è generalmente sottovento, almeno in parte ed almeno per le componenti nord-occidentali. Depressioni con centro d'azione sul Nord-Africa (Tunisia) o Grecia? troppo basse per generare precipitazioni in forma solida sia per il versante sopravvento che, a maggior ragione, per i versanti tirrenici. In questi ultimi casi si osservano talvolta precipitazioni alluvionali, fortemente nevose solo in quota a seconda della tipologia di circolazione.
V
Ultima modifica di jonioblu; 20/01/2010 alle 22:38
jonioblu
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