Ciao Marco,
davvero un bel punto di partenza ed effettivamente gli attuali scenari circolatori da circa 1 mese a questa parte evidenziano proprio quello che dici tu ovvero un cambio circolatorio in atto che sembrerebbe da attribuire ad una variazione delle anomalìe superficiali marine nord atlantiche.
Molto banalizzando quello che tu hai espresso bene con grafici ed immagini, è come se la situazione di AMO++ ( e in seno ad essa la disposizione delle anomalìe) stia gradualmente perdendo quella forza che ormai da parecchi anni condizione, a livello generale, il tempo nel mediterraneo.
Come hai inoltre ben evidenziato una tale situazione tripolare e le anomalìe maggioline presso i Banchi di Terranova, possono rappresentare un buon predictor per il prossimo autunno inverno sul fronte NAO.
a fra poco.....![]()
Matteo
Non si tratterebbe di un 'inversione vera e propria di segno (AMO +/-), che alcune statistiche prevedono tra 7-10 anni, ma di un trend comunque decrescente e, nella fattispecie contestuale e predittiva per il prossimo inverno, di una situazione comunque favorevole all'instaurarsi di un indice NAO mediamente negativo.
Aggiungerei qualche parola circa la QBO positiva od occidentale che caratterizzerà le prossime stagioni.
A mio avviso, ben lungi dalla mia intenzione il volerne sottovalutare l'importanza, tuttavia, tale indice si è mostrato talvolta (vedi proprio lo scorso inverno) non propriamente inicisivo, a livello circolatorio (su scala locale) in presenza di ben delineate anomalìe termiche marine.
La presenza, qualora confermata di un tripolo, nell'alveo delle SST atlantiche, -/+/-, potrebbe tradursi in un più o meno deciso rallentamento del J-S a sud del tratto compreso tra le Groenlandia e il Canada e poi nuovamente in zona Scandinava (EA-).
Peraltro una situazione di Qbo occidentale con poteri, dicevo, limitati sulla circolazione condizionata dalle SSTA, potrebbe favorire, proprio perchè facente capo ai venti stratosferici pilotati a livello equatoriale/tropicale, lo sviluppo di correnti derivate al J-S laddove proprio le condizioni oceaniche imporrebbero un rallentamento....
Per voler tentare di raffigurarlo visivamente (proverò in seguito a disegnare un impianto circolatorio generale nelle sue grandi linee), i rallentamenti imposti dalle SSTA, laddove, a partire dall'autunno, vi sono invece i presupposti stagionali per un notevole rinforzo del Vortice Polare, potrebbe creare anomalìe pressorie positive, in presenza della fascia tripolare negativa, in una fascia oceanica compresa all'incirca tra il 50° e 60° parallelo, al di sopra (correnti dirette) e al di sotto (correnti derivate) della quale agirebbero le correnti pilotate dal Vp.
Ovviamente il tutto andrà poi definito in base ad altri paramentri quali la Mjo, al momento non preventivabili.
Gli scenari alquanto complessi (sinotticamente parlando) di questo mese, pertanto, concordando con Marco, potrebbero davvero rappresentare un utile punto di partenza per "il dopo", sempre con la dovuta cautela che deve contraddistinguere, un cenno di analisi di questo tipo.
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Ultima modifica di mat69; 10/05/2008 alle 09:53
Matteo
Innanzitutto un cordiale saluto agli amici fin qui intervenuti.
Partiamo subito dalle novità in Atlantico. Le SSTA mi sembrano ormai in costante diminuzione, specialmente nelle aree a noi di principale interesse. Di buon auspicio in chiave NAO invernale è il deciso raffreddamento in zona RM, e altrettanto promettente è l'insorgenza di anomalie negative a ridosso delle coste occidentali europee e, in maniera meno accentuata, africane, per la stagione estiva ed autunnale.
Una siffatta disposizione sembra bene ricalcare una struttura a ferro di cavallo che potrebbe assumere anche carattere di persistenza nei mesi successivi determinando l'insorgenza del classico Tripolo.
Al momento si potrebbe senz'altro ipotizzare una stagione tropicale piuttosto fiacca stante le SSTA negative molto estese, in particolare proprio nel Golfo del Messico, anche se potrebbe essere tale più sul piano "quantitativo" che "qualitativo", per la presenza di SSTA positive nei pressi delle isole di Capo Verde e per il possibile contributo alla causa della Nina e della QBO in risalita.
Questa disposizione "parallela" con SSTA- alle estremità e SSTA+ lungo i meridiani dell'Atlantico centrorientale farebbero poi pensare ad un continuum della situazione configurativa in atto, con una costante propensione allo slancio anticiclonico verso le zone polari ed in particolare la Groenlandia, impedendo di fatto persistenti anticicloni subtropicali con i massimi localizzati sul comparto europeo.
Ma di questo ne riparleremo a breve....
Uno sguardo all'analisi SSTA di Reading mi mette in realtà qualche dubbio riguardo al range temporale usato come media dagli altri istituti, in quanto molte aree appaiono in realtà più calde di quanto precedentemente osservato. E sono appunto le coste occidentali europee, il Golfo del Messico, WTIO e SETIO, mentre sembrerebbero più fresche le acque a ridosso dell'Asia sud-orientale.
Ma forse ai fini della nostra valutazione le indicazioni non sono poi troppo differenti. Osservate il dettaglio delle SSTA in zona RM: si nota una striscia molto calda appena a S di una decisamente più fredda. Segnale che la corrente del Golfo è in realtà più bassa della norma, con tutte le conseguenze che ne derivano??
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
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Aggiungo solo che maggio è un mese cruciale non solo in chiave euro-atlantica futura (in ordine alla disposizione delle SSTA sul NATL), ma anche da punto di vista della variabilità dell'ENSO.
Infatti l'esito dell'associazione oceano Indiano / monsone asiatico, così come il ciclo annuo della radiazione solare assorbita dagli oceani tropicali e il fisiologico shift dei sistemi barici oceanici (con associata riduzione degli alisei) fanno sì che spesso proprio a maggio inizino ad affiorare o comincino a morire i ciclici "bambini dispettosi" del Pacifico
Tuttavia vi sono anche alcuni anni nei quali a maggio non succede nulla di decisivo e la situazione (che sia di Nino, di Nina o neutra) permane immutata. Credo che questo dipende, fra le altre cose, dal periodico spostamento delle Kelvin waves lungo il termoclino subsuperficiale del grande oceano. E ovviamente dipende anche dalle anomalie termiche lungo lo stesso termoclino.
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Le SSTA fra fine inverno e inizio primavera sul NATL presentano un'interessante correlazione con le anomalie del GPH a 500Z nel periodo di passaggio fra primavera ed estate (lag 2-3) soprattutto se la configurazione di tali SSTA si dispone a ferro di cavallo con un'anomalia al largo delle coste nordamericane e quella di segno opposto tutt'intorno, a nordest e a sudest (Frankignoul et al., 1999).
Ora: quest'anno, di prima occhiata, non sembrerebbe esserci la premessa, ma, prescindendo dalla fase di AMO+ che condiziona le SSTA sul NATL, a ben guardare l'area di SSTA+ al largo del Nordamerica è in effetti lambita da zone con SSTA più basse (solo leggermente negative o neutre).
Ecco la generale situazione che emergerebbe nei compositi dello studio citato (+ sta per GPH più alti della media, - più bassi) rappresentata schematicamente sulla carta di anomalia dei primi 12 gg di maggio 2008.
Meno di 1/4 del tempo è trascorso, tuttavia l'inizio (e l'evoluzione in atto) è abbastanza in sintonia con quel che si è detto.
A questo si aggiunge l'osservazione di Blizzard in ordine alla forte riduzione, soprattutto da 1 mesetto e mezzo, delle SSTA in zona RM.
Al di là delle differenze fra una carta e l'altra (imputabile probabilmente al periodo medio utilizzato per rappresentare gli scarti), può essere utile rammentare che in generale una persitenza delle SSTA- in quella zona del NATL tende a mantenere, come già ricordato da Blizzard, blocchi altopressori a latitudini piuttosto elevate fra il NATL e l'artico europeo, con focus l'area fra Groenlandia, islanda e Mar di Norvegia.
Se anche vi saranno (com'è fisiologicamente probabile, per motivi che sono stati approfonditi in vari TD e che saranno riassunti nell'apposito imminente outlook) periodi anticiclonici sull'Europa centro-meridionale con il loro apporto di calore, questi dovrebbero essere (stante la persistenza di quanto detto sopra) di durata piuttosto breve.
Si delinea un finale di primavera / inizio estivo dal carattere piuttosto volubile.
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Davvero interessante questo post!
c'è sempre da imparare anche se a volte bisogna concentrarsi un attimo...
in linea previsionale segue quanto maggio dalle mappe vuole proporci, assolutamente insolito se rapportato agli ultimi anni! finalmente una musica diversa...![]()
rinnovo i complimenti a Marco e steph
1)Marco il fatto che la CDG sia leggermente + bassa, oltre al minor apporto di calore sul nord atlantico (cosa a cui uno pensa subito e forse errando), mi sembra di aver letto da qualche parte che apporta delle modifiche in ambito configurativo sull'atlantico centrale...in che modo lo farebbe in questa situazione visto gli altri elementi considerati da te e steph?
2)Per i risvolti Nao invernale sn andato a rivedere le SSTA della metà di maggio 2007 è sembra molto simile a quest'anno
Cmq il fatto detto da Steph sulla minor durata delle gobbe anticicloniche lo sperimenteremo già a breve
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Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
1) http://i125.photobucket.com/albums/p.../NAOvsSSTs.jpg
La figura descrive il meccanismo con cui la NAO influenza le SSTA e la CDG, ma al contempo si ha il feedback opposto con le SSTA e la CDG che poi vanno a influenzare il segno della NAO nei mesi successivi secondo un circolo vizioso che solitamente dura 12-14 anni. A un certo punto intervengono altre forzanti oceaniche e atmosferiche che interrompono questo ciclo, ristabilendo un nuovo equilibrio.
E siccome siamo in piena transizione......
2) L'anno scorso è mancata un'evoluzione tripolare netta, con l'espansione delle SSTA- verso oriente molto limitata in estensione e assolutamente temporanea, tanto che già durante l'autunno le condizioni in Atlantico non erano troppo buone.
Perciò anche le SSTA di Maggio in zona RM vanno prese con cautela e per adesso è giusto limitarsi solamente a vaghe speculazioni e nulla più.
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