
Originariamente Scritto da
Gigiometeo
Ne approfitto per riproporre qualche breve ed elementare annotazione, perchè sennò a forza di leggende metropolitane non se ne esce più. Intanto:
1) Il run test non esiste. Al limite si possono testare gli elaboratori, ma questo è un altro discorso.
2) Non esistono run o modelli ufficiali e run o modelli "di serie B" per gli illusi internauti.
3) Se ci vogliamo occupare in modo anche amatoriale, ma serio, di questa splendida disciplina, cerchiamo di scindere l'osservazione e la valutazione reale dal "tifo" (che è sacrosanto, ma esula dal primo contesto). Non a caso quando un output butta male si comincia a leggere: run test, run di prova, run sballato, il modello del Mozambico la vede diversamente quindi non mi preoccupo etc. etc. Se butta male butta male, prendiamone atto e amen. Poi si può e si deve inveire, ma ciò riguarda il tifo e non la modellistica, che come noto è cinica e spietata.
4) In merito alla questione spaghi l'idea è quella di perturbare i dati dell'analisi iniziale per arrivare a generare almeno una cinquantina di stati iniziali che siano rappresentativi di un certo spread di "incertezza"; gli stati iniziali così artificiosamente determinati (gran parte delle alterazioni vengono applicate alle grandezze termiche) vengono fatti evolvere tramite il modello con tante corse quanti sono gli stati iniziali predeterminati. In tal modo si può in modo comunque sommario "testare" l'indice di affidabilitÃ* dell'emissione, tenendo presente che in genere lo spread degli spaghi tendere ad essere basso in situazioni di blocco meteorologico (omega, bicella, onda di grande ampiezza) generalmente poco evolutive, mentre in caso di flussi mediamente zonali alquanto dinamici esso può divenire maggiormente significativo.
C'è però da tenere presente un fattore importante: non è detto che se lo spago che rappresenta il cluster ufficiale diverge molto dagli altri sia sballato o meno attendibile; ciò perchè per maggiore rapiditÃ* di calcolo tutte le corse aggiuntive (su stati iniziali perturbati) vengono praticate su griglie a minore risoluzione rispetto a quella adottata per il cluster ufficiale. Quindi lo spago ufficiale, qualunque sia il suo comportamento rispetto agli altri membri, è frutto di una corsa effettuata con metodica ad hoc, mentre gli altri, oltre a partire da uno status iniziale artificiosamente perturbato, viaggiano un poco "zoppi" o "a 3 cilindri". In poche parole il cluster ufficiale potrÃ* comunque rivelarsi, alla prova dei fatti, fallace, ma rimane il più "puro" rispetto agli altri.
5) Alla fine dei conti nascondersi dietro un "run fasullo" o "run sballato" non serve a nulla, salvo elevare all'ennesima potenza la successiva delusione (se ci sarÃ* ovvio). Poi il run potrÃ* effettivamente essere sbarellato, ma lo si potrÃ* dire a posteriori, non a priori.
6) Trovare un
GM che con le sue 4 corse giornaliere soddisfi perentoriamente i gusti di un gruppo di meteofili sparsi lungo uno spread latitudinale di 10° e passa è impresa più che ostica.
In merito alla situazione prevista esistono ottime potenzialitÃ* (non per tutti, certo), mentre l'evoluzione successiva alla colata fredda potrebbe anche evolvere verso una soluzione poco auspicabile sebbene temporanea, ma non sarebbe certo una novitÃ*. All'uopo plottare la sequenza delle topografie di GPT sul piano isobarico di 500 hPa dal 1 al 31 gennaio 1968.
Mi fermo qui e ne approfitto per augurare un lietissimo Natale ed un prospero 2006 a tutta la truppa, compreso l'intero CEM.
Pierluigi
Meteoromagna
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