Domenico Ferrara
https://www.youtube.com/user/MTN1990
Alessandro Tarable
La mia stazione Netatmo: https://weathermap.netatmo.com/?stat...ee:50:a5:a6:98
Proviamo a fare una proiezione tramite la lettura di un predittore che spesso si dimostra ben associato all'AO del mese successivo: l'anomalia dei venti zonali stratosferici (Ustr). È ben noto il meccansimo di lenta propagazione verticale del NAM (in particolare quando supera specifici valori soglia, effetto B&D) fra stratosfera e troposfera, con un lag time di circa un mese. Cloover utilizza questa informazione concettuale generale nella sua proiezione.
Io mi riferirò a 2 analisi: la prima fa capo alla correlazione fra Ustr in alta (10 hPa) e bassa (100hPa) stratosfera delle zone boreali di dicembre e l'AO di gennaio.
La seconda deriva da uno studio di Christiansen (2002)nel quale l'autore danese scova un'interessante correlazione fra le anomalie dei Ustr a 10 hPa a 60N e l'AO di 30 giorni dopo.
Nelle prime 2 carte ecco la configurazione spaziale delle correlazioni fra Ustr a 10 risp. 100 hPa di dicembre e l'AO di gennaio:
Vediamo che in generale nella cintura subartica prevalgono correlazioni positive (--> più sono forti i Ustr maggior possibilità di avere AO+ a gennaio e viceversa). Le aree con coefficienti di correlazione maggiormente significativi (e positivi) sono la zona fra Siberia orientale e il Canada settentrionale (passando per la regione Beringia) a 10 hPa, risp. la zona islando-scandinava a 100 hPa.
Ecco la situazione aggiornata al 24 dicembre di quest'anno:
Situazione poco chiara a 10 hPa (pur con leggera prevalenza, nell'area-chiave, di un'indicazione verso AO-), mentre più sotto , a 100 hPa, la configurazione generale denoterebbe una tendenza verso AO+, ma non nell'area-chiave!
Vediamo allora se la seconda analisi riesce ad esprimere maggior chiarezza diagnostica.
I 2 profili che seguono mostrano l'anomalia dei Ustr fra 100 e 10 hPa alle latitudini medio-alte nei primi 12 gg risp. nei secondi 12 gg di dicembre. Ricordo che, in base a quanto detto sopra, la zona-chiave, in questo caso, è la latitudine 60N a 10 hPa
Si nota una prevalenza di U negativi --> tendenza verso AO- a gennaio!
Tuttavia si nota pure uno shift dei U negativi verso nord, infatti una differenza fra la situazione di inizio mese e del recente periodo (24 dicembre - 1 dicembre) mostra un discreto incremento dei U a 60N a 10 hPa.
Questo potrebbe essere interpretato come una tendenza verso AO- nella prima parte di gennaio e poi una successiva tendenza alla positivizzazione dell'indice (con quel che ne consegue a livello di VP) nella seconda metà di gennaio.
Teniamo anche presente il fatto che la forte amplificazione termica dell'Artico che ha caratterizzato questo autunno/inizio inverno (tipica, fra l'altro, di tutti gli ultimi anni, vedi lo specifico TD sull'Artico), in sé, tende ad inibire un indebolimento dinamico del VP a causa del ridotto gradiente termico superficiale fra alte e basse latitudini. Il difficile coupling tropo-strato dato dal minimo solare attuale (con l'aggiunta della QBO+ e di una situazioen Nina-like) potrebbe ulteriormente sfavorire questa possibilità.
Ergo: gennaio potrebbe finire con AO neutra (o leggermente positiva) data da una prima metà con AO- e una seconda con AO+.
~~~ Always looking at the sky~~~
Grazie Steph per il prezioso contributo
Intanto la AO si porterà verso valori negativia fine mese e potrebbe rimanerlo, grazie a quanto spiegato da Steph, fino alla prima parte di gennaio.
Sarà probabile una bilobazione del VPT ma si evidenzia dagli ultimi aggiornamenti la mancanza di un'onda planetaria in tutto l'emisfero nel long range(prima decade di gennaio).
In pratica un VP a pezzi ma nessuna pulsazione sub-tropicale che vada a completare il "quadro".
A tal proposito l'aggiornamento di MeteOffice vede una MJO in calo di magnitudo dopo essere passata in fase 6 e questo non depone certo a favore per quanto riguarda la genesi di un forte blocking atlantico..
Insomma sembra possibile che ci andremo vicini ma la marmellata sarà un pò troppo alta...
Sarebbe un peccato non approfittare di questa opportunità anche perchè dall'analisi di Steph emergono le possibilità di una ripresa del VP nella seconda parte del mese di gennaio...
Aspettiamo cmq qlc altro run e certezza prima di
***cloover
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Già
con le attuali SST nelle fasi di nostro maggiore interesse, se una fase 7 ci sarà, temo non possa che essere deboluccia.
Il problema è che invece in fase 5 e in parte anche 6 non vada a picchiare troppo in alto.
Del resto lo sapevamo già quasi 2 mesi fa che quelle fasi che ci avevano regalato un buon autunno avrebbero potuto rappresentare un problema in chiave invernale e con un generale panorama Nina Like.
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Matteo
Eh si....Attendiamo,sono un pò sfiduciato ma non ancora arreso,tra l'altro gli spaghi rimangono molto aperti
La cosa migliore che mi viene da pensare è una convergenza tra aria molto fredda artica e tiepida atlantica
un atlantico per la verità non proprio basso,ma magari per il centro nord potrebbero esserci risvolti interessanti
***cloover
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Domenico Ferrara
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