Guarda Massimo,
se dovessi fare 2+2 con le attuali proiezioni ENSO e strato ti direi (come freddofilo e amante dell'inverno) che siamo fritti.
Tuttavia non lo dico perchè sono conscio di non dover assolutamente sottovalutare a priori il nostro amato dipolo atlanticoper cui mi arrenderò solo nel momento in cui vedessi che nulla può più di fronte al resto.
E' un gioco di forze molto delicato e ritengo che sbilanciarsi sarebbe molto rischioso, e sai che non mi astengo dal "buttarmi" in analisi azzardate quando è il caso.![]()
Ultima modifica di mat69; 08/01/2009 alle 13:30
Matteo
Quella carta del fantameteo è quasi comica![]()
Le tue speranze sono anche le mie caro MatteoPerò non dimentichiamo che anche l'ENSO si è messo a remare contro e l'indice MEI era importante che rimanesse sopra i -0.5° per gli effetti che ben sai sulla MJO
...
Inoltre mi concentrerei anche sul lag del coupling strato-troposferico....Guarda ad es l'anno scorso come andò...
Come narra la letteratura il lag è di solito intorno a 0-15gg e per questo forse gennaio farebbe in tempo a riservarci una sorpresina
Per febbraio..Ahimèle prospettive non sono per niente incoraggianti ma spero come te che la troposfera faccia almeno un pò di braccio di ferro
***cloover
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
MA se in questo mese i migliori esperti hanno avuto difficoltà a fare previsioni anche nel breve ( si parlava prima di freddo al sud, poi al nord, ecc...), come si fa a dire che l'inverno è finito e non si avrà più nessuna ondata di freddo? Più ottimismo e meno reazioni istintive, cavolo...
Anche io ti rispondo anche qua
Ho ben visto anche questa chicca, Filippo![]()
Vediamo se le SSTA, rimaste davvero le nostre uniche ma preziosissime alleate, riusciranno ad imporre una qualche ondulazione nell'andamento circolatorio generale in concorso naturalmente con quelle prodotte dal forcing aleutinico i cui effetti risulteranno traslati verso E a causa dell'incremento di forza del vp e delle anomalìe negative in zona PDO.
INfatti le stesse NCEP long range:
Occorrerà vedere:
1) se effettivamente il lag temporale sarà stato nel frattempo sufficiente a produrre l'accellerazione prevista;
2) se i rallentamenti della teletrasmissione dell'ondulazione zonale del vp in prossimità delle zone contraddistinte da anomalìa negativa, non siano la causa di uno "strappo" comunque del nucleo centrale del vps in bassa strato e che, a prescindere dall'intensa alimentazione ricevuta dal vps dai piani più alti della stratosfera, essa non venga, per così dire, ripartita in una configurazione 2 wave pattern.
e considerare che:
se così fosse, sia per la disposizione del dipolo sia per la notevole coesione dei nuclei, non ci sarebbero molte occasioni per dirette influenze da parte del vp, ma che tuttavia potrebbe rimanere aperta la strada alle correnti orientali.
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Cmq al momento sono poco più che congetture![]()
Matteo
Congetture interessantiE veramente notevole il disturbo al VPS innescato dal passaggio di fase della MJO che riporterà su il PNA
Anche l'Heat-flux vola verso l'alto indicando la propagazione isobarica del disturbo che andrà ad interessare praticamente tutti i piani stratosferici...Ci sarà davvero del bel movimento con il grafico della cross section AO che tornerà a tingersi di giallinoVedremo
***cloover
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
So che mi hai inteso ma vediamo se riesco ad essere ancora più chiaro.
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E' un'ipotesi intrigante e del tutto da verificare se tecnicamente percorribile tuttavia....![]()
Prendiamo come basi del ragionamento quella sinottica espressa dalla NCEP sopra postata e il forte raffreddamento stratosferico in atto.
Potrebbe verificarsi una concomitanza di azioni contrapposte l'una di natura stratosferica e l'altra troposferica.
La prima rappresentata dagli effetti dello stratcooling che tendono a scendere via via verso i pianbi più bassi della stratosfera e tentando di compattare il cuore del vps, la seconda rappresentata da una zona in cui il vps (e ancora prima di lui il vortice polare troposferico) è costretto a rallentare per via di disturbi alla teletrasmissione delle onde, virtualmente rappresentate dalle isoipse del vp che tendono ad allentarsi in prossimità delle zone influenzate dalle SST neg.(figurativamente quasi ad accartocciarsi) permettendo così invasioni "temperate" sempre più profonde al nucleo centrale del Vp.
La zona di maggior comunicazione tropo/stratosferica è spesso rappresentata dalla soglia dei 30 hpa ma data la forza del cooling in atto potrebbe avvenire anche più in basso.
Se il cooling nel passaggio tra i vari piani isoentropici trovasse una "strozzatura" che rendesse più impervio il travaso dell'alimentazione fredda (come attraverso un imbuto), non potrebbe forse andare ad alimentare i nuclei di un vortice polare in una configurazione forzata dalla troposfera in 2 wave pattern piuttosto che forzare un percorso centrale di fatto occluso dal riscaldamento troposferico?
Aggiungo che paradossalmente una forte alimentazione fredda in una configurazione 2 wave pattern non farebbe che aumentarne la forza di torsione rendendo così non del tutto strampalata l'ipotesi di uno "strappo".
Aspetto considerazioni e naturalmente critiche a quanto esposto e supposto.![]()
Matteo
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