Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
Ho letto la polemica innescata da campanella, vorrei dire la mia.

Ho controllato per curiosità Brindisi e i suoi archivi da Gennaio in poi, e non ha affatto torto quando afferma che gran parte del tempo (non sarà un 90%, ma un 70% sì) è trascorso con vento proveniente dai quadranti occidentali o sudoccidentali, o meridionali.

Qui a Brindisi poi c'è l'influenza del mare, per cui il vento in alcune giornate di alta pressione spira da N durante le ore gionaliere, per tornare nuovamente di libeccio la sera.

Credo che dato il fatto che siamo sulla costa adriatica, non sia così anomalo che in giornate di alta pressione in inverno il vento spiri costantemente dai quadranti SW-W perchè si tratta di correnti di terra generate dal fatto che le lande verso quelle direzioni si raffreddano di più. Sul Tirreno invece i venti proverrebbero da E o NE.
Questo è un fattore locale non di poco conto.
Aggiungiamo che ha fatto parecchie volte scirocco. A Gennaio e la prima decade di Febbraio nonchè a Marzo.

In poche parole: è vero parzialmente ciò che ha detto, ma in parte è dovuto anche a conformazioni orticellistiche, ossia il fatto che tutti gli adriatici in regime di calma di venti abbiano ventilazione dal quadrante sudoccidentale durante la notte.
Fossimo stati sul Tirreno, come dicevo, in queste notti il vento sarebbe girato da levante.

Fatta questa parentesi, i venti occidentali hanno prevalso anche in quest'ultima ondata di gelo. Io costiero mi sono reso conto di questo: in quota avevamo aria continentale, per carità, ma isoterme scarse, di soli -4/-5. Eppure persino qui è nevicato! Temperatura crollata a 2° e poi di notte a -1,1° (tra l'altro, è la quinta minima più bassa di Febbraio mai registrata qui).
Ma credo che la fortuna di questa ondata di freddo l'abbia fatta...il fatto che non fosse destinata a noi!
Paradossalmente, sappiamo che quando le ondate di freddo o gelo ci colpiscono in pieno noi costieri dobbiamo fare i conti col malefico. E ciò non è avvenuto, neanche per un giorno.
Non solo: i venti erano relativamente calmi. Mai rilevato negli ultimi quindici anni una cosa del genere.
Le precipitazioni che hanno imbiancato la Puglia (e l'hanno raffreddata a livelli considerevoli, dato che quel pomeriggio quel fronte nuvoloso ha fatto abbassare le temperature fino a 0 ovunque, basta che notiate qui, dove da 7 gradi si è passati a 2 e non si è più rialzata, ma persino nel Salento, fino a Leuca, che eppure sarebbe dovuta restare fuori dai giochi per il freddo, in realtà appena giunto quel fronte nuvoloso, e con in quota suppongo un misero -2°, la temperatura è scesa da 10 a 4/5 gradi) venivano da ovest, non sono state legate all'ASES, che spesso è ingiusto e incostante.

Non solo: l'enorme estensione della massa gelida (di cui non metto in dubbio e mai lo farò la portata storica per tutta Europa) è stata quella che ha consentito di vedere neve anche a Napoli e Roma, nonchè sull'Adriatico. Perchè dato che noi eravamo alle periferie dell'ondata, ma le isoterme erano buone, le isobare erano meno ravvicinate e i venti deboli.

Questo è quanto ho notato, di certo è stata storica, ma noi pugliesi, abruzzesi, molisani siamo stati fortunati, perchè saremmo potuti restare ai margini se i venti non fossero stati occidentali. Ma, d'altronde, credo che qualsiasi ondata di quella imponenza e con quella traiettoria avrebbe portato di certo gli stessi effetti.


Poi, un piccolo appunto per robertino: a me sembra che ondate di gelo potenti ce ne siano state diverse e non ogni 40 o 50 anni. Magari i loro effetti saranno locali, ma cosa definisce un'ondata di freddo "storica"? Il numero di nazioni coinvolte? L'entità del freddo? Ci possono essere altrimenti ondate storiche che per altri sono state moderate o nulle.
Per un siciliano questa ondata di freddo del 2018 non è nemmeno paragonabile ad altre ondate di freddo invernali che li colpiscono ogni anno.

Bisognerebbe mettersi d'accordo sulla definizione.
Aggiungo qualche considerazione. E' indubbio che Campanella ha un suo modo particolare di relazionarsi sul forum, ma è altrettanto indubbio che in molti piuttosto che usare il tasto ignora abbiano trovato in lui una sorta di valvola di sfogo per fargli notare che sbaglia, quando succede. Nessuno che citi tutti gli sforzi per capire quell'anomalia dell'EA. E mai uno che vada a dire ad un ottimista cronico alla Marcoan, per citarne uno, quanto sbagli almeno altrettanto.
Riguardo i venti dominanti in questo inverno vado a occhio ma mi pare effettivamente che abbia dominato il quadrante sw, a prescindere da effetti locali. Poi se non è SW ma sud o SE, ma cosa diavolo cambia?
E infine, riguardo l'oggetto del topic, Abruzzo Molise quasi completamente saltati dalla neve. Avevo detto che era questione quasi esclusiva delle coste, a parte qualche spolverata manco quella. Non ho commentato più in analisi modelli perchè era una lamentela continua, invece grazie al colpo di culo di uno scorrimento da ovest manco visto 6 ore prima ha fatto una nevicata che di storico non ha nulla se non per le coste ed entroterra campani. Parlo di neve. Appennino che sotto il Matese ha pianto tutto l'inverno. E ora per una nevicata abbastanza diffusa ma al massimo di una ventina di cm tutti sul carro della ondata storica... Di storico ci sono solo le temperature con le quali sono avvenute lungo le coste campane.
Io, se fosse ancora il caso di sottolinearlo, me ne strafrego dei -10, non servono a nulla se non accompagnati da roba che scende dal cielo. Io non sono stato affatto fortunato.