
Originariamente Scritto da
domenicix
le energie fossili servono sopratutto per il trasporto(aerei,navi,tir, macchine agricole), con le rinnovabili non ci fai nulla in questi campi, servono a produrre energia elettrica non a permettere la propulsione dei motori a scoppio. L'energia elettrica da fonti rinnovabili è utile solo per le auto elettriche e per percorsi brevi(almeno al momento) e per i treni e tram, filobus e a limite i filocarri per tratte ancora da allestire. E costerà farlo, risorse sottratte ai risparmi dei cittadini. Il reddito o lo si utilizza in un modo o in un altro, tutti quegli investimenti necessari per creare sistemi di trasporto nuovi, nuove infrastrutture, ricerca, ha costi alti, che in periodi di magra come quelli che già ci toccano non saranno indolori da sopportare ma determineranno rinunce importanti in altri investimenti per altri settori che saranno colpiti dalla crisi energetica fossile. Non è neanche detto che le famiglie attuali e le imprese abbiano risparmi da investire per adeguarsi ai cambiamenti nei consumi,negli spostamenti, nell'edilizia sostenibile. Chi glieli da i redditi per farlo in periodi di crisi e disoccupazione?
Li stampano le banche centrali? Ma quello è denaro di carta senza valore, che solo nel breve termine può dare linfa agli investimenti in nuove tecnologie, nella ricerca di nuove risorse, e nell'adeguamento del sistema produttivo e nei servizi. Se gli investimenti effettuati con tale denaro che proviene dal nulla non producono beni sufficientemente convenienti, utili ed economici, tali investimenti vengono abbandonati dai finanziatori ed è ulteriore spreco di risorse fatto puntando su cavalli perdenti o comunque su cavalli non altrettanto vincenti come le fonti fossili di buona qualità,economiche e in giacimenti grandi.
Non è per nulla facile sostituire un cavallo così vincente con altri da 100 metri e che poi si afflosciano.
Bisogna anche tenere in considerazione il fatto che il comportamento delle società delle varie nazioni del Pianeta è confliggente e non di rado affatto razionale. Non c'è nessun ente sovranazionale che guidi e coordini le azioni di governi e società a loro volta illuminate dalle conoscenze scientifiche usufruite da tutti(tutti!) sulle soluzioni migliori da adottare, per poter affrontare al meglio, con i minori danni e rinunce possibili i periodi che ci attendono fatti di scarsità, sovrappopolamento e cambiamenti climatico o sconvolgimento climatico e di cui stiamo incominciando a vedere effetti sempre più nefasti sulle attività umane, la loro sicurezza, e un ambiente di vita godibile, non un mondo artificiale in un centro commerciale o tra 4 mure di casa ben arredate e con l'aria condizionata alla bisogna, o coi giardini verticali.
Anche le soluzioni apparentemente più semplici come la bioedilizia sono costose da attuare in grandi numeri. Implicano informazione che permea la società tutta sulla necessità di provvedervi, e la società è sempre più gretta e violenta altro che civile e razionale, lungimirante e attenta all'ambiente, risparmi tenuti da parte da anni a tal scopo, che non sono per nulla scontati che si abbiano, come detto. Lo stesso vale per le energie rinnovabili, le quali con risorse fossili più costose in termini reali( non in termini di unità monetarie), diventeranno sempre più costose da produrre, al netto di economie di scala e miglioramenti dell'efficienza dei processi produttivi. Quindi maggiore economicità non è detto che se ne abbia in futuro per queste forme di energia. Anzi vi è da dire che la minor concentrazione di risorse fossili a buon mercato,quindi economiche da sfruttare, molto probabilmente farà diminuire la convenienza e la redditività di molti investimenti, diminuzione del pil mondiale da qui ad alcuni anni, diminuzione dei redditi e dell'occupazione(ben retribuita), diminuzione dei consumi, per cui distruzione della domanda( e già avviene) e quindi prezzi bassi o comunque non elevati delle risorse fossili.Per cui le risorse rinnovabili non sarebbero anche in tale occasione così convenienti da investirvi
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