
Originariamente Scritto da
Copernicus64
Mi permetto di dissentire da questi ultimi interventi e dai grafici soprattutto. Temo sia roba propagandista per lo più, ma magari mi sbaglio per carità. Intanto, non credo che le politiche globali, così poco incidenti sul mercato globale, possano cambiare gli scenari così radicalmente. Poi non si capisce questo traguardo delle emissioni zero entro il 2050. Zero rispetto a cosa? Zero assoluto credo proprio di no. Quindi si tratta di capire se è zero inteso come derivata, o zero rispetto a un valore ipotetico considerato come i livelli del 1990, oppure come i livelli attuali. Ora, già il fatto che questo non venga specificato per noi poveri mortali, la dice lunga su quanto queste dichiarazioni siano poco trasparenti. Un conto è zero ma proprio zero, un conto è zero come derivata, che implicherebbe che fino al 2050 si potrebbero incrementare le emissioni, che con questo ritmo potrebbero nel frattempo tranquillamente raddoppiare.
L'altro grafico è quello postato da burian br, che se vero è estremamente preoccupante e affatto tranquillizzante. Intanto si vede che dopo il 2000 c'è un aumento spropositato delle emissioni che sostanzialmente quasi raddoppiano in 20 anni. Quello che succede nel 2020 è solo un anno e per di più è un ottimistica proiezione dettata probabilmente più dal covid che non da una reale inversione di tendenza.
Infine, non credo che le politiche globali prendendo i due estremi superiore e inferiore, possano incidere così tanto sul bilancio termico globale, perchè sono scettico sul fatto che il cambiamento climatico in atto sia dovuto esclusivamente alle emissioni antropiche. A mio avviso, pur essendo aumentata la porzione di aumento di T dovuta ai gas serra, questa non credo che ammonti attualmente ad oltre mezzo grado, considerando anche che le ricostruzioni storiche sono secondo me un pochino di parte (seppure in buona fede), dato che l'incertezza nei dati e nelle ricostruzioni, sebbene in diminuzione permane ancora elevata. In sintesi, credo che tra i 2 scenari politici estremi possa esserci al netto una forbice di non più di mezzo grado, ipotizzando per il 2100 un effetto antropico di +1 C per quella data.
Invece, molto più preoccupante è la deforestazione, il consumo di suolo, il dimming dell'oceano artico, l'alterazione dei meccanismi legati alla ionizzazione dell'atmosfera attraverso la produzione di aerosol indiscriminata, gli squilibri legati alle catene trofiche in oceano che alterano gli equilibri tra fitoplancton e zooplancton, tutte cose di cui si parla pochissimo, perchè incidono poco sulle economie dei singoli stati e quindi hanno scarso valore geopolitico. Tutte queste cose potranno incidere profondamente sul clima, alterando i pattern e soprattutto si rischia di compromettere il motore stesso che permette di mantenere la CO2 a bassissimi livelli e l'ossigeno agli elevatissimi livelli attuali.
Questo rimanendo al clima, ma poi ci sono tutti gli altri aspetti fondamentali, che ho provato a discutere su questo td, che riguardano gli ecosistemi e in ultima analisi il nostro futuro.
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