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Re: OPI "October Pattern Index"
Per chi se la fosse persa, riporto la prima puntata della rubrica relativa alla stagione 2011-2012.
STAGIONE 2011-2012
".....fatta questa introduzione, vediamo quale sarebbe stata, ad oggi, la nostra analisi al termine di ottobre sulla base del nostro nuovo approccio, facendo proprio finta che oggi siamo al 31 ottobre 2011:
anzi tutto il valore dell'OPI: esso chiude con un valore pari a +0,72, che rappresenta un valore discretamente elevato. Valori superiori a +0.5/+0.6 implicano una preponderanza di AO + sul trimestre invernale, con probabile superamento della soglia NAM, o comunque con il l'avvento di un deciso raffreddamento a partire dagli altri strati (evento condizionante ESE cold) principalmente a cavallo tra fine novembre ed inizio dicembre (ci sono tuttavia casi che mostrano variazioni rispetto a questa tempistica). Ciò in termini di risvolti si traduce in un inverno prettamente mite e zonale nella sua fase centrale (metà dicembre-metà/fine gennaio). In questi frangenti, quindi, le uniche possibilità di avere un vortice disturbato (o meglio plasmato) dall'azione stazionaria d'onda planetaria, si hanno prevalentemente nella parte conclusiva dell'inverno (fine gennaio/febbario ) e a limite nella primissima fase (prima metà di dicembre, quando ancora il condizionamento da NAM+ non si è "propagato" alle quote inferiori).
Per ciò che concerne la tipologia delle "eventuali" sortite polari, come detto, si fà appunto riferimento al fatto che: "esiste una stretta corrispondenza tra il pattern medio ottobrino ed il modello circolatorio caratterizzante i singoli episodi più cruciali che si verificano nel corso dell’inverno successivo (ovvero in riferimento agli episodi “chiave” in cui si registra la massima attività d’onda planetaria per lo specifico inverno). (abbiamo detto poco sopra che questi episodi, in cui si sfrutta la similitudine, per quest'anno (2011-2012) potranno caratterizzare solo l'ultima parte dell'inverno o al più (in via attenuata) la primissima fase di dicembre).
A questo scopo adoperiamo le carte NOAA. Di seguito la carta delle anomalie di fine mese:

Da questa si desume uno schema particolarissimo, che vede il vortice fortemente inclinato (linea verde), un onda pacifica per nulla intrusiva sul polo ed al contrario un onda atlantica in una configurazione molto anomala in quanto distesa e molto ficcante lungo una direttrice fortemente inclinata con conseguente separazione di lobi del vortice a partire da est ed in movimento retrogrado verso l'Europa. Inoltre è da osservare quella pesante anomalia positiva proprio sulla siberia centrale, sintomo di un processo di innevamento debole e lento (soprattutto alle latitudini più basse, overo sotto il 60°) parallelo. La conseguenza è un SAI su livelli bassi, ennesima testimonianza di un vortice polare invernale prevalentemente compatto.
In definitiva le conclusioni per il prossimo inverno (2011-2012):
- possibile superamento della soglia NAM o comunque deciso raffreddamento (evento condizionante stile ESE cold) con AO medio decisamente positivo (oscillante intorno a 0.7 quindi con estrema probabilità compreso nel range +0.5/+0.9). Di conseguenza si prevede un inverno dominato, soprattutto nella fase più centrale (metà dicembre-fìne gennaio), da un regime prettamente zonale;
- probabili sortite artiche nella primissima fase della stagione e soprattutto nell'ultima parte (febbraio). Visto il pattern di ottobre, tali sortite dovrebbero avere una matrice fortemente continentale (e dunque a carattere gelido), in virtù di un impianto che favorisce decise, nonchè basse , retrogressioni di lobi del VP direttamente dal comparto russo/siberiano.
Ora, poichè non siamo a fine ottobre 2011 bensì siamo nel 2013 vediamo poi come è stato l'inverno:
valore finale dell'AO medio 0.66, con superamento della soglia NAM nella prima fase e deciso evento ESE cold in grado di condizionare l'inverno nella sua fase più centrale. A causa di una partenza precoce di tale raffreddamento, non si è verificato alcun evento di rilievo nella prima fase di dicembre. A quest'ultimo proposito, quando si ha a che fare con questi eventi ESE cold (ovvero con inverni da AO decisamente +), l'eventualità di un evento freddo nei primissimi giorni dell'inverno (prima della chiusura delle saracinesche a causa del condizionamento da NAM++), dipende appunto dall'esatto inizio della fase di raffreddamento stratosferico. L'esatta fase di inizio della fase di forte rafeddamento (di cui grazie all'OPI se ne sa già l'esistenza) si comincia a percepire verso metà novembre.
Gli episodi invernali, connessi ad un rallentamento del getto, si sono avuti solo nell'ultima parte dell'inverno, ovvero dopo l'esaurimento completo della fase condizionante NAM++. L'episodio focale, ovvero l'eisodio in cui si riscontra la massima attività d'oda planetaria, è proprio quello a cavallo tra fine gennaio/inizio febbraio. In questo frangente si è appunto assistito ad uno schema barico favorevolissimo a retrogressioni ripetute dal lontanissimo est, e con direttrice molto bassa. Questa la carta del 31 gennaio (prurtroppo non ho la possibilità di elaborare la carta media relativa all'intera fase, quindi prendo quella centrale):
qualsiasi commento relativo alle fortissime similitudini/simmetrie con la carta di ottobre, risulterebbe sicuramente vano e superfluo.
a presto ragazzi"
Riccardo, Alessandro e Zambo
Ultima modifica di Riccardo 2; 14/10/2013 alle 16:28
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