Vorrei fare una considerazione (da verificare) per quanto concerne l'impatto della corrente del Perù (corrente di Humboldt) che registra valori superficiali molto bassi (si tratta di un'anomalìa piuttosto ricorrente in questi ultimi anni):
Questa la situazione circa nell'ultimo mese e mezzo
ora.gif
e sostanzialmente negli ultimi 10 anni:
storico.png
Ci si potrebbe domandare se questa possa inibire o quantomeno limitare l'abbassamento del termoclino nelle regioni più prossime alle coste equatoriali sud americane (che poi sono di fatto le regioni 1 e 3 dell'ENSO) tipico delle situazioni di El Nino.
Questa la situazione agli albori dell'evento del 97/98:
97.gif
questo l'evento de El Nino deb/mod. 2009/2010 W-based che ha avuto origine e continuazione in concomitanza di una corrente di Humboldt molto fredda:
2009.gif
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Matteo
È anche e soprattutto una conseguenza dell'intensificazione degli alisei sul Pacifico centrorientale a causa di una più robusta cella anticiclonica e della relativa circolazione di Walker più forte. "Raschiando" la superficie, hanno permesso un maggior upwelling di acque fredde ad est (e richiamato con maggior intensità la corrente di Humboldt dalle latitudini australi più alte) e un maggior accumulo di acque calde ad ovest, rafforzando ulteriormente il termoclino.
k2ZhZJdqK8.pngXsQxgH2Afj.pngthermocline.pngSchermata 2013-10-02 a 23.40.35.jpg
Comunque il pattern di espansione tipico delle anomalie di heat content e di SST in zona Nino 3.4 (c'è una forte correlazione fra i due parametri, come già mostrato precedentemente) in caso di Nino emergente è il seguente:
Schermata 2014-05-16 a 21.32.35.png
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Perfetto!
Prendiamo l'altro caso di El Nino strong ovvero quello dell'82/83 e rivediamo grossomodo la caratteristica indicata nel 97/98 ovvero una corrente di Humboldt molto indebolita (una cella altopressoria quindi "bassa" e a più debole gradiente) e con SSTA + in prossimità della Fossa di Krummel:
82.83.gif
Avrai oltretutto potuto notare che in prossimità e in concomitanza dei 2 casi di El Nino Strong sopraccitati vi sia una netta inversione di gradiente nel Pacifico tropico/equatoriale con SSTA decisamente negative in prossimità del continente marittimo, meno evidenti nei casi in cui la circolazione fredda del Perù sia rimasta più traslata verso l'equatore a causa di una cella altopressoria ivi situata.
Nei casi di El Nino strong sia dell' 82 che del '97 abbiamo il Bacino Peruviano-Cileno in SSTA+ e quindi con SLP più basse con nessuna sostanziale opposizione da parte degli Alisei nei confronti dell'emersione della propagazione dell'onda di Kelvin:
wind82.gif
97w.gif
Un altro caso di El Nino strong è stato quello del '65/'66:
65.66.gif
e del '72/'73:
72.73.gif
Infine un caso di El Nino moderato è stato quello del 2002/2003 ove cominciano a palesarsi le SSTA- della corrente fredda peruviana più spostate verso l'equatore con una sostanziale configurazione W-based e con decisa diminuzione del gradiente rispetto al continente marittimo:
2002.gif
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Matteo
Ottimo contributo, mat!
Intanto vediamo qualche paragone.
2009 vs 2014
Schermata 2014-05-17 a 10.37.00.png
1997 vs 2014
Schermata 2014-05-17 a 10.37.23.png
WWV di marzo-aprile di 1982, 1997 e 2014:
Schermata 2014-05-17 a 10.40.04.png
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Che cosa comporterebbe quella bolla fradda a ridosso delle coste del perú in un contesto cmq di nino strong o moderato?cioè quali sono "tradotte" le possibili conseguenze climatiche in europa nel lunghissimo termine nella differenza di ssta dei vari nino illustrati?è possibile oggi come oggi avere queste conoscenze sui possibili risvolti configurativi eventualmente possibili?ciao grazie
Il raffreddamento avvenuto negli ultimi 20 anni lungo le coste del sud america è mosso dallo stesso meccanismo che genera la corrispettiva anomalia della pdo nel nord pacifico, il pattern si origina dal rilascio di calore latente in troposfera nell'ovest pacifico tropicale al di sopra delle anomale ssta+ che hanno dominato in questi anni, il pattern teleconnetivo genera un'anomalia delle slp negli extratropici che è simmetrica rispetto all'equatore ed impatta l'oceano sottostante favorendo anomalie negative lungo le coste del sud e nord america; lo si vede bene dalla prima immagine qui(e successive per le associate ssta-ssha):
http://www.nature.com/nclimate/journ...ate2106-f2.jpg
Il fatto che nel nord pacifico il pattern sia cambiato e nel sud invece no mostra come l'attuale fase pdo+ è mossa prevalentemente da variabilità extratropicale:
compday.tEtGiAMjZB.gif
Più ancora che quelle anomalie che possono variare rapidamente con il pattern atmosferico ciò che mi lascia perplesso è la continuazione di anomalie ben positive nell'IPWP/oceano indiano che tende a favorire anomalie nei venti zonali nel pacifico tropicale come quelle osservate in questi anni con prevalenza di nino CP.
Qui c'è un'intervista a Anthony Barnston che rimarca come recentemente le condizioni atmosferiche non siano state particolarmente favorevoli per un nino strong( e l'SHB continua ad essere negativo..) ma anche come questo possa comunque cambiare, d'altra parte basta guardare all'evoluzione del nino 82-83.
May 2014 Climate Briefing Highlights, with Tony Barnston from IRI on Vimeo
Ultima modifica di elz; 17/05/2014 alle 20:02
Per concludere mentre l'evoluzione delle ssta subsupericiali è favorevole ad un nino EP i pattern atmosferici e le corrispondenti ssta fino a qui ricalcano maggiormente quelli che precedono i nino CP, le strutture ottimali che precedono i nino CP ( b nell'immagine sotto) mostrano anomalie positive delle ssta nei subtropici in particolare dell'NH, queste anomalie sono a loro volta generate dall'atmosfera(tramite il pattern della north pacific oscillation) e successivamente influenzano l'equatore attraverso il WES(wind evaporation SST) feedback come descritto ad esempio qui:
Subtropical air-sea interaction and development of central Pacific El Niño - Springer
I nino EP sono viceversa preceduti (c nell'immagine sotto) da anomalie positive in una banda centrata a 25°S ma non nell'NH; anche questo può essere atteso in risposta al pattern atmosferico che precedeno i ninos EP strong, ad esempio l'SHB mostra anomalie negative nelle slp nei subtropici sh e positive sull'australia ( http://forum.meteonetwork.it/attachm...9&d=1397155350 )che sono responsabili dell'anomalia nei venti meridionali al largo dell'Australia che a sua volta favorisce lo sviluppo di intensi episodi di nino.
cp_ep_enso.png
Questo inverno il pattern nell'NH ha generato anomalie positive nei subtropici come quelle che precedono i nino CP mentre il pattern dell'ultimo mese e mezzo nell'SH è stato molto diverso da quello dell'SHB con un'anomalia positiva nelle slp nell'oceano pacifico subtropicale e negativa in Australia che a sua volta favorisce quelle ssta negative intorno a 10-30°S.
compday.zAbhqw9cO4.gif
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Grandissimo Elz!!!![]()
Luca Bargagna
Magari un Nino ibrido?
Intanto, si prevede un monsone indiano leggermente più debole della media, questa è/sarebbe un'indicazione che - fra le altre - tenderrebbe a confermare implicitamente il ruolo che potrebbe avere il Nino nell'influenzarlo. Sappiamo che è parecchio più efficiente un Nino CP nel condizionare negativamente l'intensità del monsone indiano.
http://www.tropmet.res.in/IITM/kkumar-award-paper.pdf
D'altra parte, quelle anomalie oceaniche subsuperficiali, prima o poi...
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