
 Originariamente Scritto da 
mat69
					 
				 
				Ma queste sono quelle relativa alle edges che ad oggi mostrano una compressione di massa in grado di indurre il mantenimento dei massimi delle 
epv sui bordi della massa del 
vps.
Il timore (fondato) di un Ese cold risiede nel possibile indebolimento dei flussi di calore che avverrebbe dopo la rotazione del 
vps con asse euroatlantico.
La notevole profondità del 
vps (valori localmente anche al di sotto dei 2780 dam a 10 hpa) farebbe indubbiamente schizzare il 
nam ben oltre la soglia qualora questo si allocasse sul polo…. ed è la cosa sulla quale i 
gm paiono allinearsi grossomodo tra 7/10 giorni.
Peraltro lo strat cooling sta lavorando piuttosto bene adesso anche sui piani basse della stratosfera, fino ad oggi contraddistinti da 
Epv piuttosto disorganizzate:
Allegato 517673
Il grafico sta rapidamente risalendo, segno che i continui contributi provenienti dalle alte quote stanno facendo un lavoro di ricostituzione dei nuclei di vorticità anche in basso certamente anche grazie ad un allineamento progressivo della colonna del 
vps.
Del resto questo è anche abbastanza visibile anche dalle 
epv a 380K by 
ecmwf
Allegato 517675
Infine è molto didattica la cromografia  dell'e.p. flux emesso da 
Ncep/
gfs che va preso con le dovute cautele data la distanza temporale ma mostra in maniera quasi esemplare la dinamica di propagazione dell'ese cold con abbattimento dei flussi di calore.
Nel momento in cui, a seguito dell'ese cold, le 
epv mettono in atto la propagazione di moto verso il basso la struttura barotropica del 
vps evidenzia un forte calo dei geopotenziali (e quindi di pressione) che richiama flussi verticali di calore a causa della perturbazione dell'equilibrio idrostatico che avviene molto rapidamente.
In questa fase è probabile l'attivazione di Rossby waves fino in troposfera (piuttosto alta l'incidenza di dinamiche di natura artica).
Gfs odierno ipotizza la realizzazione dell'Ese attorno al 8/10 gennaio.
Allegato 517681
La successiva fase di touch down va a realizzare una forte accelerazione zonale con soppressione dei flussi di calore (i vettori dell'e.p. flux addirittura si invertono a segnalare il forte momento westerlies imposto dall'alto):
Allegato 517682
e questo, sempre secondo 
gfs, si realizzerebbe grossomodo attorno al 12/1.
Questo realizzerebbe la fase propagativa se le cose andassero in questo modo, ovvero se l'indebolimento dell'azione dell'heat flux permettesse il riaccentramento del 
vps.
Quello che accadrebbe dopo…..

 è ovviamente correlato all'attività della troposfera e a quel punto sarebbe la condotta dei flussi di calori a darci una prima risposta. 

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