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Re: ENSO 2024, dal Nino strong alla Nina moderata (senza passare dal via)?
Analisi dell’Ultimo Rapporto ENSO (El Niño/Southern Oscillation) del NOAA – 9 gennaio 2025
Introduzione
Il 9 gennaio 2025 il Climate Prediction Center (CPC) della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha pubblicato un nuovo aggiornamento riguardante le condizioni ENSO (El Niño/Southern Oscillation). Secondo il rapporto, è in corso un episodio di La Niña, caratterizzato da temperature superficiali del mare (SST) al di sotto della media in alcune aree dell’Oceano Pacifico equatoriale. Questa fase, iniziata a dicembre 2024, è prevista persistere fino all’inizio della primavera (59% di probabilità), con un probabile ritorno verso condizioni di ENSO-neutral tra marzo e maggio 2025 (60% di probabilità).
Di seguito una sintesi scientifica e articolata dei dati e delle previsioni contenute nell’ultimo aggiornamento.
1. Stato attuale delle condizioni oceaniche e atmosferiche
- Temperature superficiali del mare (SST)
- Dalle analisi condotte, le SST registrano anomalie negative (al di sotto della media) nel Pacifico equatoriale centrale e in quello centro-orientale.
- Gli indici Niño-3.4 e Niño-4 presentano valori rispettivamente di -0,7°C e -0,6°C, confermando la presenza di La Niña in forma debole. Nelle regioni Niño-1+2 e Niño-3, invece, i valori delle anomalie sono prossimi allo zero.
- Strato subsuperficiale oceanico
- I dati mostrano un raffreddamento del sottosuperficie più marcato rispetto al mese precedente, con acque più fredde che occupano l’area centrale e orientale del Pacifico equatoriale.
- L’approfondimento e l’espansione di masse d’acqua fredda suggeriscono un consolidamento delle condizioni tipiche di La Niña.
- Venti e convezione atmosferica
- A bassa quota (low-level wind anomalies) si osservano anomalie di venti orientali (cioè da est verso ovest) sopra il Pacifico centrale e occidentale, in linea con il pattern di La Niña.
- In quota (upper-level wind anomalies), i venti risultano anomali da ovest verso est nel Pacifico centrale e orientale.
- Sul piano della convezione, si rileva un’attività convettiva soppressa intorno alla linea del Cambio di Data (Date Line) e un rinforzo della convezione sopra l’Indonesia.
- Indicatori climatici
- Gli indici Southern Oscillation (SOI tradizionale ed equatoriale) risultano positivi, un elemento che rafforza ulteriormente la diagnosi di La Niña.
2. Evoluzione attesa: La Niña fino a primavera e poi ENSO-neutral
- Previsioni dei modelli dinamici
- Le simulazioni dei principali modelli climatici internazionali (riuniti nell’IRI plume e in particolare nel North American Multi-Model Ensemble, NMME) suggeriscono che la fase di La Niña, seppur debole, proseguirà ancora nei prossimi mesi.
- Il consenso dei modelli indica un progressivo riscaldamento delle SST che dovrebbe portare la transizione verso ENSO-neutral tra marzo e maggio 2025.
- Probabilità di persistenza
- La NOAA stima una probabilità del 59% che le condizioni di La Niña perdurino tra febbraio e aprile 2025.
- Successivamente, è atteso un ritorno a condizioni di neutralità ENSO con una probabilità del 60% tra marzo e maggio 2025.
- Intensità della La Niña
- Secondo il rapporto, la La Niña in corso non appare destinata a rafforzarsi in modo marcato; le anomalie SST si mantengono in una fascia di valori deboli (tra -0,5°C e -1,0°C per l’indice Niño-3.4).
3. Implicazioni climatiche e possibili impatti
- Imprevedibilità relativa di un evento debole
- Gli episodi deboli di La Niña non sempre producono la tipica gamma di impatti climatici in modo lineare e uniforme. Tuttavia, restano validi alcuni segnali probabilistici che possono incidere sulle previsioni stagionali.
- Impatto su inverno e primavera 2025
- Negli Stati Uniti, La Niña tende spesso a influenzare i pattern di precipitazione e temperature, soprattutto nel Sud e nel Nord-ovest del Paese. Sebbene sia un La Niña di debole intensità, potrebbero comunque manifestarsi alcune anomalie termiche o pluviometriche coerenti con la fase ENSO negativa.
- A livello globale, zone come l’Indonesia e parti del Sud-est asiatico potrebbero continuare a sperimentare precipitazioni al di sopra della media, in linea con un potenziamento della convezione in quella regione.
- Monitoraggio costante
- Data la variabilità tipica del sistema ENSO, il CPC/NOAA continuerà a monitorare l’evoluzione delle temperature del mare, dei venti e della convezione, per fornire aggiornamenti regolari sull’andamento di La Niña e sulla prossima transizione verso la neutralità.
4. Conclusioni
L’aggiornamento ENSO del 9 gennaio 2025 conferma la presenza di una La Niña debole, iniziata a dicembre 2024, con la tendenza a rimanere in atto fino alla fine dell’inverno e all’inizio della primavera boreale. Le previsioni modellistiche, sostenute dal North American Multi-Model Ensemble, indicano un passaggio graduale verso condizioni di ENSO-neutral entro la fine della primavera (marzo-maggio 2025).
Nonostante l’intensità moderata o debole, La Niña è in grado di influenzare il clima a scala globale: dagli Stati Uniti all’Asia, le anomalie di temperatura e precipitazioni potrebbero comunque manifestarsi, seppur in misura non estrema. Gli esperti sottolineano che l’evoluzione futura dipenderà dall’equilibrio tra le anomalie termiche sottomarine, la circolazione atmosferica e la risposta del Pacifico equatoriale nei prossimi mesi.
Il consiglio dei centri meteorologici è di mantenere alta l’attenzione sugli aggiornamenti periodici del NOAA/CPC, in modo da poter cogliere in tempo reale eventuali modifiche significative nelle condizioni ENSO e adeguare le previsioni stagionali di conseguenza.
Sinossi: Condizioni di La Niña presenti e probabilità di persistenza fino ad aprile 2025, con successiva transizione verso la neutralità ENSO
Le condizioni di La Niña si sono manifestate a dicembre 2024 e si riflettono in temperature superficiali del mare (SST) inferiori alla media nelle zone centrale e centro-orientale dell’Oceano Pacifico equatoriale [Fig. 1]. Gli ultimi indici settimanali mostrano una temperatura di -0,7°C nell’indice Niño-3.4 e di -0,6°C in quello Niño-4, con valori vicini allo zero per Niño-1+2 e Niño-3 [Fig. 2]. Il raffreddamento del sottosuperficie nell’Oceano Pacifico equatoriale si è significativamente intensificato [Fig. 3], con temperature sotto la media che dominano le aree centrale e orientale dell’Oceano Pacifico equatoriale [Fig. 4]. Le anomalie dei venti a basso livello erano orientali nel Pacifico occidentale e centrale, mentre quelle dei venti ad alto livello erano occidentali nel Pacifico centrale e orientale. La convezione è stata soppressa sulla Linea del Cambio di Data ed è stata potenziata sopra l’Indonesia [Fig. 5]. Gli indici tradizionali e equatoriali dell’Oscillazione Meridionale sono risultati positivi. Complessivamente, il sistema accoppiato oceano-atmosfera indica condizioni di La Niña.
I modelli dinamici nel plume dell’IRI continuano a prevedere una La Niña debole durante le stagioni invernali, come indicato dai valori dell’indice Niño-3.4 inferiori a -0,5°C [Fig. 6]. Il North American Multi-Model Ensemble (NMME) prevede anomalie delle SST leggermente più fredde, con condizioni di La Niña che persistono da febbraio ad aprile 2025. Il team di previsione si affida alle indicazioni del NMME, prevedendo condizioni deboli di La Niña fino all’inizio della primavera, prima della transizione verso la neutralità ENSO. Le condizioni deboli di La Niña sono meno probabili nel produrre impatti tipici invernali/primaverili, anche se segnali prevedibili possono ancora influenzare le guide di previsione (ad esempio, le prospettive stagionali del CPC). In sintesi, le condizioni di La Niña sono presenti e si prevede che persistano da febbraio ad aprile 2025 (59% di probabilità), con una probabile transizione verso la neutralità ENSO durante il periodo da marzo a maggio 2025 (60% di probabilità; [Fig. 7]).
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