Si vis pacem, para bellum.
-16,1 il 6 e il 14/02/2012 +41,1 il 04/08/2017
www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
I grafici di stratobserve purtroppo non vengono aggiornati da due giorni, non riusciamo quindi ad avere un buon raffronto sul valore esatto del NAM sulla colonna.
Sappiamo però che a determinati valori di altezza geopotenziale si hanno conseguenti valori di NAM, ovviamente in caso il nucleo del VP sia sul Polo geografico e il più possibile indisturbato (EOF), in quella che viene definita “prima armonica”.
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Questa previsione di ECMWF per Natale, ad esempio, puó corrispondere certamente ad un valore NAM >1,5, decretando quindi un nuovo, stavolta più chiaro e marcato, ESE Cold.
Avremo (in realtà, abbiamo già) una colonna perfettamente allineata per quanto riguarda le vorticità potenziali
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Anche gli altri segnali non sono incoraggianti, con un crollo su valori nettamente negativi sia del momentum flux che dell’heat flux
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L’impulso in discesa dall’alto e il relativo tentativo di condizionamento saranno quindi nettamente più intensi rispetto all’ultima volta.
Poche le chances di resistenza troposferica a questo giro. Tra pochi giorni entreremo pienamente in un low flux event, con la letteratura scientifica che indica un ulteriore aumento di possibilità verso un VP strong nel prossimo futuro.
Anche la MJO stavolta rimane molto debole o sopita
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Infine, possiamo vedere come pure gli indici che vanno ad analizzare la condizione dei venti circumglobali vada verso una sostanziale quiete
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Il GLAAM in calo e il GWO su valori molto deboli, per di più in fase 8 (frictional torque negativo) stanno ad indicare flussi che si manterranno deboli ancora per parecchio tempo.
In conclusione, credo che questa volta si andrà incontro ad un ESE Cold canonico con condizionamento troposferico importante e prolungato che andrà ad impattare in maniera evidente il pattern del mese di gennaio
A questo punto premettendo che di questa materia ne capisco molto poco, però secondo me i tempi sono cambiati a tal punto che ora come ora strapparsi i capelli per un ESE cold o.meno non ha piú senso alcuno .
L' anno scorso senza alcun ese cold e con un vp debole abbiamo visto l' inverno peggiore dal Paleolitico.
Quest' anno giá dicembre è e sará, carte alla mano, migliore di quello dell' anno scorso (immaginate cosa fosse l' anno scorso).
Ora gennaio e febbraio 2025 sará difficile che siano peggiori dei corrispettivi del 2024 poi per caritá in questo periodo climatico nulla è impossibile.
Questo polpettone per dire dal mio umile punto di vista che il problema di questi ultimi inverni non è la stratosfera ma ben altro .
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
Ormai si è detto fino alla nausea che il binomio ESE Cold - inverno finito ha poco valore, così come ne ha poco il binomio MMW split - evento record sull’Italia. Ma è così ora come lo era 30 o 50 anni fa, tant’è che di superamenti della soglia NAM, più o meno condizionanti, ce n’è almeno uno praticamente tutti gli anni dal 1979 ad oggi.
Altro discorso è fare una valutazione statistica del tipo che, condizionando il segno medio della NAO, si può immaginare, a seguito di un evento del genere, un periodo poco movimentato e generalmente secco sul nord e maggiori opportunità sulle adriatiche del centro-sud ma appunto questo è solamente un discorso statistico
Stavolta ti quoto in pieno anche perche´ sarebbe un poco ora di sfatare l´idea che vedo diffusa in giro per cui il fallimento dei nostri ultimi inverni sia imputabile perlopiu ad ESE Cold vari e ad un Vortice Polare che di conseguenza "gira" troppo: se guardiamo agli ultimi 4 inverni, nulla di piu errato.
Gli ultimi 4 inverni hanno visto diversi mesi di AO negativa, a volte anche negativissima (ad esempio Gennaio 2021 e Dicembre 2022), chiaramente anche qualche mese di AO+ (prettamente a Febbraio) ma perlopiu non mi sembra sia quello il fattore dirimente, quanto piuttosto una cattiva distribuzione del Vortice Polare.
Cattiva distribuzione che si sta palesando tale e quale anche in questo inverno, cosi come lo ha fatto tantissime volte negli ultimi 4 anni: vorticita prettamente a carico del ramo siberiano, VP canadese che resta attivo al massimo per qualche giorno per poi spostare le vorticita verso Est. Precisamente quello che vedono le mappe nei prossimi giorni: al momento abbiamo un VP canadese bello pimpante, che consentira la discesina fredda natalizia, ma poi si nota gia nel medio un corposo trasferimento delle vorticita verso la Siberia e uno svuotamento della zona canadese.
E´ chiaro che per noi questa e´ una distribuzione molto sfavorevole, perche´ se manca il ramo canadese del VP te lo credo che i blocchi, quando anche riescono a formarsi, durano da Natale a Santo Stefano: non c´e´ alcun supporto di "base al blocco.
A me piu che sfogliare la margherita "Ese Cold si / Ese cold no", interesserebbe molto capire se c´e´ un motivo per cui negli ultimi 4 inverni e mezzo (mi verrebbe da dire 5 ma questo ancora e´ lungi dalla fine) il ramo siberiano del VP e´ spesso e volentieri molto piu vorticoso del ramo canadese.
Forse mi ricordero male, ma negli anni ´00 e ancora in gran parte degli inverni anni ´10 (penso ad esempio al 2011-12, al 2016-17 e al 2017-18, inverni che hanno non a caso visto delle intense ondate di freddo da NE dalle nostre parti...) non c´era questo squilibrio, e in ogni caso sarebbe interessante capire PERCHE negli ultimi anni si sia instaurato...
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Sì, la divergenza delle onde planetarie non mi preoccupa e non mi avrebbe preoccupato più di tanto ma il probabile trasferimento di vorticità in seno al VP dall'artico groenlandese a quello siberiano è una pessima notizia e se fino a 3 giorni fa compariva principalmente nella coda di alcuni aggiornamenti ECMWF negli ultimi due giorni è diventato una costante sia nel modello europeo sia in GFS. Il pattern emisferico che ne sortirebbe è molto simile a quello dello scorso inverno ed è estremamente deleterio in chiave stagionale. Per cui incrociamo le dita, ma non c'è da essere troppo ottimisti. Una risposta parziale su quanto è avvenuto con gradualità a partire dal 1979 nella distribuzione delle onde planetarie arriva da questo post di bunicorn:
Vps vpt 2024/25 analisi strato/troposferica. Sara' l'anno buono?
Di certo nell'ultimo lustro abbiamo avuto un'esasperazione di questa particolare condizione del Vortice Polare che vede come conseguenza diretta il suo mancato approfondimento nell'artico nordamericano. Sarebbe utile capire se si tratti di fenomeno pluridecennale ma temporaneo (di natura ciclica o stocastica) o se vi sia un legame con la progressiva atlantificazione del Mar Glaciale Artico, che ovviamente è collegata al GW.
Ultima modifica di galinsog#; 18/12/2024 alle 17:01
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