Ciao a tutti,
vi allego il file txt con i dati della mia stazione DAVIS che dista in linea d'aria quasi 7 km dal punto in cui il tornado ha scoperchiato la casa. Interessante notare come alle 17.20 (momento del tornado) il vento sia virato da SE (scirocco) a NW (RFD supercellulare). Non ho altro da darvi, ho sottovalutato il temporale e non l'ho cacciato, mi servirà da lezione
Alb
Oggi ho sentito Andy, responsabile dei Team Leader per cell, contiamo in breve a redigere una scaletta per un report unico sull'evento in oggetto in cui a più mani si impegneranno forze di SerenissimaMeteo e di Meteonetwork, diisponendo del materiale raccolto nelle occasioni di sopralluogo.
Ringrazio Andrea quindi per la cortesia e disponibilità dimostrata contando che questa possa essere una occasione di proficuo lavoro comune.
L'idea che mi sono fatto è che sia necessario dare seguito a queste idee e riuscire a pubblicare il lavoro entro la prima decade di luglio (quindi non perdiamo tempo, nei limiti delle possibilità di ognuno).
Ringrazio fin d'ora anche a nome di SerenissimaMeteo, tutti coloro che in qualche modo collaboreranno (importante per esempio che chi pubblica foto utili autorizzi l'utilizzo ai fini del report).
- Marco Rabito - Davis V. Pro 2 ventilata 12h. Cavazzale 7 km a NNE di Vicenza, 42 m. slm
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Asportazione del tetto per prevalente spinta laterale del vento, e conseguente depressione sottovento (pare sia questa a "lacerare" maggiormente...)
L'aspirazione del tornado in quel momento agisce a 30-40 m di distanza almeno.
Guardate che bello il volume di condensa dal cordolo sinistro sino a metà copertura, a rappresentare le linee di flusso del vento!
Video notevolmente importante!
D
siamo quassù, soli, immersi in un “nulla” che per noi invece è “tutto” (R.Maruzzo .... la frase in realtà è di Rita!)
E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Notate come il tetto della casa posta dietro a quella danneggiata, nonostante sia a quota più elevata (flusso maggiore del vento) e più vicino al nucleo tornadico, non venga assolutam intaccato nelle sue strutture portanti (probabilm é in laterocemento, anzi... senza probabilmente)
Dietro ancora, invece, c'é il famoso condominio giallo (guardate le foto che ho postato, quinta, sesta e settima), con tetto in legno... pesantemente danneggiato ovviamente.
D
siamo quassù, soli, immersi in un “nulla” che per noi invece è “tutto” (R.Maruzzo .... la frase in realtà è di Rita!)
E poi ovvio: tutte le creste portano al Weisshorn
Ciao ragazzi! Per fortuna ho di nuovo la connessione attiva (da giovedì ero senza)! Bene, mi sono letto abbastanza velocemente il thread e mi sono fatto un'idea: secondo me non è neanche così certa la natura supercellulare dell'evento, sia per le condizioni che quel giorno erano davvero scarsette ma più che altro per le velocità radiali, dove Alberto mi ha confermato che c'era rotazione solo sui 1000 m di quota e non più su. Questo mi farebbe pensare ad un misociclone e quindi " mesociclone" di basso livello generato per la presenza di vorticità verticale nei bassi strati.
Per far quadrare il discorso dovrei rivedere bene tutte le immagini e chiarirmi meglio l'idea dei danni: su quest'ultima cosa vorrei dar ragione a Gigero riguardo al discorso lentezza tornado e danni, sicuramente un tornado più debole che però è semistazionario crea più danni di un'altro più intenso ma con velocità di spostamento maggiore. Quindi dobbiamo prestare molta attenzione all'analisi dei danni, e per questo ringrazio Davide per l'aiuto che ci sta dando!!!
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Guardando le immagini radar, si vede una vasta zona in mare con precipitazioni piuttosto stratiformi. Immagino che si tratta di una "vecchia" zona convettiva, sicuramente fonte di outflow generalizzato. Chi dice outflow, dice anche outflow boundary. Sarebbe interessante sapere come queste outflow boundaries erano disposte e se le nostre celle hanno potuto interagire con queste eventuali boundaries. Non so se è possibile disporre di immagini radar del tipo GRlevel2 o 3, l'ideale essendo un loop delle 2-3 ore che hanno preceduto i fenomeni vorticosi. Anche un loop delle immagini satelliti HRV potrebbe aiutare ad individuare queste possibili boundaries.
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