Madonna che post: letteralmente "stratosferici"!!! Siete una squadra di fuoriclasse. Grazie, sto imparando tantissimo.
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Tra i predictors considerati per quest’inverno pongo anche l’attenzione su un indice meno noto , denominato TASI (Tropical Atlantic SST index) che pare avere influenze sulla stessa NAO invernale ( per gli studi relativi a ciò vedere il seguente intervento http://forum.meteonetwork.it/showpos...90&postcount=4).
Quest’anno ( sulla base dei risultati della regione TASI a Settembre-Ottobre) parrebbe ricondursi ad un pattern NAT positivo SAT positivo
Il plottaggio degli anni ci riconduce a questa previsione:
Gli unici anni che rispondono alle “costrizioni” indicate da TA - , zona RM- e NAT+ SAT+ sono il 1995 ed il 1997 e verificando cosa è successo in quegli anni ecco il risultato.
Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm
Ultimo contributo di analisi per me per quanto riguarda il primo outlook invernale.
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=65378
Ecco la situazione per quel che riguarda l'importante (quest'anno) fattore dell'attività solare. Siamo infatti al minimo del ciclo undecennale, e da un mesetto il sole è completamente calmo.
Ecco, dapprima , come si presentano le SLPA europee di gennaio-febbraio (i mesi invernali che, secondo alcuni autori, sarebbero quelli più “sensibili” all’influenza del ciclo solare rispetto a quelli di fine autunno/inizio inverno) in anni vicini al minimo undecennale:
SLPA di JF in anni di MIN:
Si nota un’interessante area di SLPA+ (SLPA-) sull’Europa nordoccidentale fra Islanda e UK (meridionale), in tipico pattern NAO- e maggior propensione a blocchi e scambi meridiani.
Considerando la vicinanza al minimo solare, ho approfondito ulteriormente l’analisi, scindendola in 3 parti e cercando per ognuna, su scala bi-mensile (ND e poi in un secondo tempo JF):
[1] il possibile legame statistico fra andamento delle macchie solari nei mesi precedenti (ASON) in periodi di minima attività solare e anomalie bariche invernali sullo scacchiere euro-atlantico;
[2] il possibile legame statistico fra attività solare massima o minima (indicata ad es. dal flusso solare: la misura delle emissioni solari nella lunghezza d’onda radio di 10.7 cm, corrispondente a 2800 MHz) e anomalie bariche e termiche invernali sullo scacchiere euro-atlantico;
[3] il possibile legame statistico fra attività geomagnetica (indicata dall’indice A e pure dalla forza del campo elettrico generato dal vento solare) e anomalie bariche invernali sullo scacchiere euro-atlantico.
Per i punti [2] e [3] prenderò in considerazione anche il segno della QBO.
[1] Nella seguente carta ho plottato le SLPA (ultimi 8 cicli solari) di ND degli anni che presentavano un ribasso nel numero medio di macchie solari mensili fra AS e ON
SLPA in ND negli anni di basse macchie solari con un trend del numero delle macchie discendente fr AS e ON:
Interessante SLPA+ sul continente (con massimi sulla Russia) e SLPA- sul SW europeo, fra l'altro forse non poi tanto sorprendetemente simile alla localizzazione media dei 2 mesi di ND che precedevano inverni freddi su scala continentale europea
http://forum.meteonetwork.it/showpos...&postcount=188
SLPA inverni europei freddi meno SLPA inverni europei miti nei precedenti mesi di N e D:
E quest’anno?
ftp://ftp.ngdc.noaa.gov/STP/SOLAR_DA...UMBERS/MONTHLY
Finora abbiamo i dati fino a settembre: numero basso (< a 100) e trend al ribasso, è cmq evidente che questa regola predittiva possa essere abbastanza difficilmente applicabile sul relativo breve periodo (ND), maggiormente invece sul lungo (JF).
Evidentemente se la media di ON dovesse essere maggiore di quella di AS (4.3), allora questo predittore non entrerà più in considerazione. E, vista la media molto bassa, non è da escludere che succeda, nonostante un mese di ottobre probabilmente con valori ancora più bassi.
Per i punti [2] e [3] rimando a domani.
Ultima modifica di steph; 01/11/2007 alle 18:30
~~~ Always looking at the sky~~~
Con questo intervento provo a tirare una linea di tendenza dell’AO invernale. Premetto che non ho pretese previsionali in quanto si tratta di considerazioni intuitive meramente statistico-probabilistiche che tuttavia spero possa offrire qualche spunto interessante.Negli interventi precedenti è esposto il discorso delle "4 zone"pertanto non mi dilungo nel riproporlo e passo subito alle considerazioni.
AO-.png30 ott.gif
Lo schema generale delle anomalie geopotenziali della statosfera a 50 mb del mese di ottobre evidenzia uno schema tipico da AO- (<-1) seppur leggermente traslato verso sud-0vest (rispetto alla carta) ma del tutto comprensibile e compatibile con lo schema di riferimento da AO- trattondosi di medie delle anomalie geopotenziali.
Tuttavia questa leggera sfasatura potrebbe stare a significare di un AO maggiormente negativa soprattutto nella seconda parte dell'inverno. (prima immagine inverni caratterizzati da un AO decisamente negativa solo nella prima parte, seconda immagine anni caratterizzato da AO decisamente negativa solo nella seconda parte)
PPAO-.pngSPAO-.png
Quindi un dicembre con un'AO deb- (-0,5); gennaio (-0,5/-1); febbraio e marzo (-1/-1,5) con buone possibilità di avere un Major Midwinter Warming a fine gennaio/febbraio e Final Warming a marzo mentre a dicembre e gennaio la stratosfera dovrebbe rimanere "tranquilla" (prima immagine anni con Major Midwinter Warming a febbraio, la seconda Final Warming a marzo)
febxall.pngmarfall.png
Un indicatore a conferma di quanto detto sarò il segno dell'AO di novembre che dovrebbe essere neutro/deb- (prima immagine ao -a nov, la seconda ao+, la nov la terza è ottobre 2007)...
nao- a nov.pngnao + a nov.png 30 ott.gif
...e dallo schema generale delle anomalie a 50 mb con le zone 3 e 4 che dovranno essere positive mentre la 1 e la 2 dovranno essere negative.
AO- NOV.png
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Ultima modifica di even; 02/11/2007 alle 16:26
[B][SIZE=2][FONT=arial]Non puoi sapere quanto sei forte r[/FONT][/SIZE][B][SIZE=2][FONT=arial]ealmente, fino a che l'esserlo non diventa la tua unica scelta
[URL]http://www.youtube.com/watch?v=ToZ0DZxpL44[/URL]
[/FONT][/SIZE][/B][/B]
Grazie Even, e grazie ovviamente anche a Stefano e Luigi.![]()
[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
[/CENTER]
Visto che per ottobre il quadro generale è stato grossomodo centrato (per le intenzioni che aveva)...
http://forum.meteonetwork.it/showpos...1&postcount=21
ott.pngott07.gif
...tranne per la zona a nord dell'Alaska ed una maggiore anomalia positiva sulla russia europea, provo anch'io a dire la mia su novembre e dicembre.
Considerando i valori dell'AO previsti precedentemente( neutra a novembre, intorno a -0,5 a dicembre) e AMO+, PDO-, ENSO e QBO-
nov.png dic.png
Che dire..niente male se accadesse una cosa del genere no?!
A dicembre maestosi e ripetuti blocchi atlantici con affondi in scand- di aria fredda proveniente dal polo che si tuffa dalla valle del rodano e va in cut-off nel mediterraneo senza troppe vie di fuga ad est...situazione esplosiva per il nord e Toscana, ottima per il Lazio, Sardegna, Marche, ed Umbria. Se poi il tutto traslasse verso est senza esaurire il grosso nel mediterraneo centrale si divertirebbero anche gli altri..
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Ultima modifica di even; 02/11/2007 alle 17:05
[B][SIZE=2][FONT=arial]Non puoi sapere quanto sei forte r[/FONT][/SIZE][B][SIZE=2][FONT=arial]ealmente, fino a che l'esserlo non diventa la tua unica scelta
[URL]http://www.youtube.com/watch?v=ToZ0DZxpL44[/URL]
[/FONT][/SIZE][/B][/B]
Ragazzi, siamo a novembre..
Siete splendidi anche se difficilissimi da seguire nelle vostre "pazzesche" dissertazioni..
Ma ora che dite, è arrivato o no il momento dei bilanci??
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http://www.predazzo-meteo.it/index.php
Predazzo Wunderground
always looking at the sky
Nivofilo-Precipitofilo-Perturbazionofilo-Depressionofilo-Ostrosciroccofilo-Anticaldofilo-Antianticiclonicofilo
a frappè Michele... solo un po' di pazienza e poi saremo in grado di soddisfare le tue richieste....![]()
Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm
[2] L'attività solare minima di questo periodo è confermata anche dal flusso solare basso che ci accompagna da mesi (fra 65 e 70 da un paio di mesi: è considerato basso generalemnte quando è inferiore a 110). Il flusso solare è la misura delle emissioni solari nella lunghezza d’onda radio di 10.7 cm (corrispondenti a 2800 MHz).
Ho tralasciato, nell’analisi, l’interessante contributo che l’attuale accoppiata bassa attività solare/QBO- potrebbe dare ad un indebolimento della forza del VPS (con possibili MMW, nonostante una Nina forte in corso…), perché c’è un’intera sezione dedicata ai segnali stratosferici e inoltre se ne è già parlato, per es. qui
http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=1241374&postcount=190
http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=1242305&postcount=205
Il risultato dei plot delle rianalisi dei mesi di ND che presentavano basso flusso solare (emissioni solari nella lunghezza d’onda radio di 10.7 cm < 110) e contemporaneamente QBO- fra 40 e 50 hPa (come quest’anno) dà la seguente configurazione:
Anomalie termiche nel'alta (100 hPa) risp. bassa (850 hPa) troposfera:
Queste due carte ci mostrano una troposfera generalmente più calda della media nelle regioni polari, in fase fra i 2 livelli barici soprattutto nell’area fra Groenlandia e Scandinavia e fuori fase sull’Alaska, sulla Siberia orientale e, a latitudini temperate, sugli Stati Uniti e il Caucaso.
Ola struttura della distribuzione delle anomalie termiche fra i 2 livelli barici può essere vista come indice di indebolimento della forza del Vortice Polare.
Vediamo ora le SLPA:
Ad una zona di SLPA- centrate sulle isole britanniche ed stesa dal NATL all’Europa sudorientale, è contrapposta una vasta area di SLPA+ sul nord della Russia.
Siccome nel campione di anni scelti ve ne sono ben 4 che furono accompagnati da un Nino moderato (1977) o sostenuto (1965, 1972, 1994), ho provato a ri-plottare il campione di anni scelto “scremato” dai 4 esempi suddetti, visto che quest’anno siamo in anno di Nina e visto come il Nino riesca effettivamente a condizionare l’impianto barico e circolatorio in area euro-atlantica già dall’autunno.
Permane la vasta area di SLPA+ sulla Russia, m la zona di SLPA-, ora, è maggiormente diffusa sull’Europa centro-occidentale e molto meno localizzata su UK (con evidente riduzione di influssi zonali).
E mi sembra che, tutto sommato, la configurazione di queste anomalie bariche non si discosti molto dalle precedenti analisi di mmg1……(ma non invece con quelle di Blizzard a riguardo del GLAAM, soprattutto per quanto riguarda la SLPA+ fra Russia e Scandinavia).
Singoli mesi (senza illuderci troppo…)
Novembre:
--> Un ibrido molto interessante (pluviometricamente)fra EAWR- e SCAND+
Dicembre:
--> Un ibrido molto interessante (termicamente) fra EA- e SCAND+
A domani per l’ultima parte.
To be continued......
~~~ Always looking at the sky~~~
[3] L’attività geomagnetica del sole (il cui andamento pluriennale è abbastanza in sintonia con il ciclo 11-ale, ma non sempre) indica la forza del campo magnetico solare che, in determinate occasioni, può interagire con quello terrestre modulandolo e creando tutta una serie di effetti: dalle aurore boreali a interferenze nelle onde radio fino a modifiche nella circolazione atmosferica. Quest’ultimo punto è tutt’ora un ambito giovane di piena ricerca e gli studi sul possibile legame fra attività geomagnetica del sole e condizioni meteorologiche e/o climatiche sono piuttosto recenti.
Un indicatore che misura l’attività è l’indice A: la media mensile della registrazione giornaliera di questo indice (risalente fino al 1868!) è presente qui:
ftp://ftp.ngdc.noaa.gov/STP/SOLAR_DATA/RELATED_INDICES/AA_INDEX/AA_MONTH
In generale, valori mensili £ a 16 equivalgono a bassa attività geomagnetica, valori ³ a 22 equivalgono a forte attività geomagnetica. Valori giornalieri superiori a 29 indicano l’emergenza di una tempesta geomagnetica.
Il possibile legame statistico fra attività geomagnetica e anomalie bariche invernali (fra novembre e marzo) sullo scacchiere euro-atlantico parte da alcune interessanti conclusioni a cui diversi studi sono giunti a proposito dell’influenza di questo fattore solare su parametri quali vorticità relativa, variazioni di temperatura e di pressione atmosferica in alcune aree specifiche dell’emisfero nord, in particolare la zona di forte ciclogenesi situata fra il NATL a sudest della Groenlandia, l’Islanda e il mar di Norvegia.
In estrema sintesi, alcuni di questi studi che ho letto (fra i quali soprattutto quelli di Bochnìcek et al.), ci dicono che in inverno (soprattutto a gennaio e febbraio), bassa (elevata) attività geomagnetica tende ad indurre indebolimento (rafforzamento) della semipermanente islandese e, in associazione a QBO-, favorisce il pattern NAO- (NAO+).
Termicamente, l’ attività geomagnetica presenta buone correlazioni positive (negative) con l’area europea (l’area fra il Canada nordorientale e la Groenlandia).
Importante è inoltre il segno della QBO: pare che i legami sopra sintetizzati (sia barici che termici) siano più forti durante gli inverni connotati da QBO-.
Cmq, per ND le correlazioni di cui sopra sembrano meno evidenti.
La situazione attuale vede un’attività geomagnetica molto bassa, specchio di un sole calmo
Vediamo allora una prima serie di plot: le carte seguenti mostrano le SLPA rispettivamente le anomalie teriche superficiali di ND in precedenti anni simili a quest’anno (basso indice A e QBO- a 45 hPa).
Ci sono solo 3 anni, negli ultimi 60 di rianalisi, che presentavano queste condizioni a ND: il 1954, il 1965 e il 1996.
SLPA bi-mensili (ND) nei casi di debole A e QBO- (*)
STA bi-mensili (ND) nei casi di debole A e QBO-
Si nota, di nuovo, un’estesa area di SLPA- sull’Europa circondata da aree di SLPA+ più ad ovest e più ad est (una specie di pattern EAWR-).
Le STA rispecchiano questa distribuzione di anomalie bariche, con STA+ sul sudest europeo e in zona artica e STA- sull’Europa centro-settentrionale.
Vediamo ora le singole carte di anomalia barica mensili (N e D), ma eliminando il 1965 (anno Nino, vedi punto [2]):
Novembre:
à un pattern ibrido fra NAO+ e EAWR-
Dicembre:
à un pattern ibrido fra NAO- e EA-
Infine una veloce occhiata ai casi di SLPA media bi-mensile (ND) nei casi di QBO- e elevata attività geomagnetica (difficile che si verifichi un’impennata dell’indice A al minimo slare, ma non si può mai sapere…).
SLPA bi-mensili (ND) nei casi di forte A e QBO- (**)
Differenza fra (*) e (**):
Ultima modifica di steph; 04/11/2007 alle 01:41
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