---------------------
always looking at the sky...
Interista
TRAP: "No say the cat is in the sac!"
Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
---------------------
Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
---------------------
La domanda non ha senso.
Tutto parte dal presupposto che fare distinzioni tra nord e sud è superato. Via gente... è il 2009. E' ora di essere un po' meno provinciali no? O volete continuare a lamentarvi che tutta l'Europa prende per il culo l'Italia e le sue baggianate quando ne siete i primi artefici? (tutti, da piemontesi a siciliani, nessuno escluso, s'intende).
Non si capisce molto bene cosa vuoi. I posti sono aperti a tutti, i meritevoli vincono. Se poi è più la gente del sud a venire dove c'è più possibilità, mentre i locali se ne sbattono, non è un problema di "etnia" ma un problema legato alle singole persone, specie in questo periodo di globalizzazione totale in cui siamo tutti molto più simili e amalgamati di quanto non lo eravamo 20 anni fa.. tutto sta a ricordarsene.
Se poi vuoi denunciare e combattere i cosiddetti "calci in culo" - è l'unica chiave di lettura che vedo nel tuo messaggio - direi che da Aosta a Lampedusa siete tutti sulla stessa barca, senza distinzione. Per quello basta eliminare un po' di baronaggio e arginare il più possibile la cosa, anche se eliminarla è impossibile... perché è così in tutto il mondo, anche nei paesi che considerate più civili, spesso sbagliando.
Poi c'è la questione razzismo. Un sacco di gente del nord Italia è ancora profondamente razzista nei confronti della gente del sud, piena di stereotipi e spesso di giudizi che non possono proprio permettersi di sparare. Anche in questo forum ci sono razzisti del genere, ma per "correttezza politica" fanno i vaghi e tirano frecciatine... rendendo ancora il tutto un po' più ridicolo a chi, come molti di noi, legge bene tra le righe. I razzisti hanno ovviamente tutto il mio disprezzo.
Io francamente ho avuto molti pregiudizi in passato, ma erano figli di un'educazione collegiale ottantiana, per fortuna mitigata da una famiglia, la mia, molto liberale (anche troppo) e intelligente. Non tutti possono avere la fortuna che ho avuto, quella di capire che il pregiudizio umilia PROFONDAMENTE chi lo diffonde, e l'ignoranza alle volte pesa molto sulle comunità anche virtuali.
Per fortuna, un po' il buonismo zuccheroso imperante dell'ultimo ventennio e un po' effettivamente lo sviluppo incalzante, stanno accorciando le distanze. Spero che tra due o tre generazioni non si debba più sentir parlare di distinzione di gente solo per via del luogo in cui è nata e che ci sia un modello unico e insindacabile di valutazione delle persone in ambito lavorativo - possibilmente per meriti o per altri fattori contingenti.
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
è una "provocazione"?
cmq si la differenza è che nel pubblico (ma in alcuni settori anche nel privato) la priorità ce l'hanno gli autoctoni (anche per via dell'esame di francese nei concorsi pubblici) o comunque chi è nato in VdA o vi ha la residenza da molti anni.
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
non e' una provocazione, e' un dato di fatto.
le regioni ordinarie esistono da poco + di trent'anni... quelle speciali hanno il doppio dell'eta'.
quando son nate le regioni ordinarie c'e' stato un'impennata delle assunzioni nel pubblico e gran parte dei nuovi assunti sono arrivati dal Sud disoccupato.
Inoltre da voi (come pure in trentino e friuli) ci sono tutele speciali per assumere personale della regione.
---------------------
always looking at the sky...
Interista
TRAP: "No say the cat is in the sac!"
Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
---------------------
Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
---------------------
In effetti le ultime generazioni stanno bene e sono molto meno "grintose" e studiose che in passato... Diciamo che i primi meridionali che venivano a lavorare al Nord erano prevalentemente operai e spesso venivano trattati alla stregua dei rumeni di oggi. La voglia di riscatto, quindi, è venuta con le generazioni successive, forse più quella dei miei genitori che la mia...
PS: comunque Fabio e Davide, cerchiamo di non svaccare il thread con discorsi da osteria, per favore.
![]()
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
Il padre di un mio caro amico è stato per tutta la sua carriera lavorativa segretario comunale di un comune (e poi di un'unione di comuni) del Nord.
Quando ho avuto il piacere di conoscerlo, mi ha raccontato che il concorso da lui vinto era una specie di concorso nazionale, che si vinceva per titoli (punteggi di laurea credo) ed esami. Chi vinceva, sceglieva dove andare. E lui ha scelto quel paesetto. Se qualcuno da quel paesetto si fosse presentato e avesse vinto, avrebbe potuto andarci lui. Effettivamente all'epoca non era certo la silicon valley quel posto, può anche starci che all'epoca non brillassero i titoli di studio. E può anche starci che i titolati di quel posto cercassero se possibile di andare a lavorare nel vicino capoluogo di provincia e regione.
Fra i vari fattori da considerare c'è anche che in certi periodi della storia italiana, è stato in voga il mito del credenzialismo, cioè l'idea che a certe posizioni sociali desiderabili si possa acceda primariamente per titolo di studio [dico mito perché il titolo di studio è generalmente sbarramento, se non ce l'hai non passi, spesso non basta certo quello...]. Certe aree che stavano vivendo un galoppante sviluppo economico hanno lasciato un po' da parte l'istruzione per correre a svolgere lavori vari (dipendenti, imprenditoriali, eccetera). In zone di minore sviluppo, a chi voleva uscire dalla miseria non restava che l'istruzione, nella speranza che un buon titolo di studio potesse valere di vincere un concorso e ottenere un lavoro. Questa è certo una delle ragioni. In molte zone (fra cui la mia), tutti a lavorare e titoli di studio da terzo mondo, e i posti pubblici li vinceva qualcuno da fuori.
Questa spiegazione intuitivamente sembrerebbe buona, ma per considerarla tale ci sarebbe bisogno anche di poter mostrare o che al Sud si hanno mediamente titoli di studio più elevati, o che a parità di titolo di studio i "titolati" del Sud hanno maggior propensione a muoversi e a prendere un lavoro altrove. O, ancora, che a pari titolo di studio, i "titolati" del Nord hanno minor propensione a presentarsi a un concorso dalle loro parti perché tanto hanno trovato un buon lavoro nel privato. A me le ultime due ipotesi sembrano ragionevoli, la prima meno.![]()
Segnalibri