Bruno, io pago circa 2000 euro di gasolio all'anno..
Un'enormità davvero..
Poniamo che di pellet possa spendere sui 500-600 euro a stagione, laddove riuscissi ad evitare il gasolio o comunque a limitarne ai minimi il consumo, nel giro di pochissimi anni mi "sarei pagato" la stufa.
A ciò aggiungiamo i 1.1520 euro che andrei a detrarre dalle tasse in 10 anni..
Anche economicamente mi sembra un ottimo affare..![]()
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Le stufe a legna più attuali, dotate di una tecnica di combustione molto avanzata e pulita e con un ampio vetro panoramico per ammirare lo spettacolo della fiamma, creano non solo un ambiente ben riscaldato ma anche un'atmosfera intima e romantica, in cui è molto piacevole vivere. Inoltre il riscaldamento di queste stufe avviene in buona parte per irragiamento e in parte per convezione naturale, garantendo così un calore sano e uniforme in tutto l'ambiente. Le stufe moderne e di pregio dispongono di automatismi che permettono di ridurre molto le frequenze di carica. Inoltre con gli appositi aspira ceneri si può effettuare la pulizia anche a stufa accesa.
Il pellet non sporca e non fa polvere quando viene manipolato e caricato nel serbatoio. Ma il grande vantaggio del pellet è che consente una totale programmabilità della stufa come se fosse una caldaia tradizionale e anche a distanza senza la necessità di dover restare a casa, senza dover caricare la stufa più volte al giorno. Anche la pulizia poi è più semplice. Gli svantaggi di questo sistema sono che generlmente funziona con convezione forzata azionata da ventilatore, che muove la polvere e asciuga l'aria, e quindi il calore è meno sano; la ventola e la tramoggia che fa cadere il combustibile nel focolare sono un po' rumorosi e questo rumore di fondo può disturbare; la fiamma poi non è così brillante come in una stufa a legna e quindi si attenua la bellezza del suo spettacolo; il funzionamento dipende dall'energia elettrica e in caso di black out tutto si ferma; infine il sistema è commplesso e quindi richiede un'assistenza tecnica ( e guai a non pulirle!!), come tutte le caldaie a gas e gasolio, ma non come una stufa a legna o caldaie a pellets.
Quindi la scelta dipende anche dalle nostre esigenze, preferenze e necessità e da come ci organizziamo la vita: non esiste una soluzione uguale per tutti!
Molti rivenditori di stufe a pellets sono portati ad essere faciloni nel trattare detti modelli di stufe, chi perché non conosce appieno le caratteristiche e il funzionamento e chi lo fa solo per vendere lasciando le magagne ai clienti. L'utente deve informarsi e pretendere di venire informato nei più minimi dettagli e particolari, abbandonare, mettere completamente da parte il fai da te in quanto le stufe in questione DEVONO essere montate da personale specializzato che si occuperà ad eseguire un'installazione a regola d'arte.
Questa tipologia di stufe ha bisogno di molta attenzione sia nel montaggio sia nella manutenzione.
Per quanto riguarda il montaggio occorre andare con la canna fumaria rigorosamente in acciaio, almeno a mezzo metro oltre il colmo dei tetti. Diffidate da coloro che affermano che basta bucare il muro ed inserire il tubo nel foro. E' sbagliato ed illegale!
Dopo la canna fumi del diametro di 8cm bisogna innestarla con la stufa con un tubo a T speciale per la pulizia; bisogna assumere l'aria comburente dall'esterno e non montarla in ambienti troppo piccoli.
Per l'utente: bisogna fare attenzione che i pellets siano di ottima qualità e avere molta attenzione nell'effettuare regolarmente le opere di pulizia perché in caso contrario il comfort sarà pressoché nullo.
Le case produttrici di componenti elettronici producono elementi uguali per tutta MA: la cosa da tenere a mente è l'esame di qualità che i singoli pezzi testati con speciali tecniche. Questi componenti vengono classificati da 1 a 7, pertanto chi produce stufe di basso pregio e dal prezzo basso certamente si servirà di componenti elettronici che costeranno poco. Diffidatene perché le stufe a pellets che hanno un prezzo eccessivamente basso certamente nascondono qualche imbroglio, come tutti gli oggetti, specialmente quelli che montano apparati elettronici.
Attenzione quindi...
Le stufe a pellets (meraviglioso prodotto) hanno bisogno di attenzione come le belle donne, quindi se l'utente non è pronto si prepari alle sorprese e ai capricci, MA, tutto sommato piacevoli per chi è portato a comportamenti complessi.
Io contrariamente a ciò che potrete pensare leggendo le mie considerazioni, non sono assolutamente contrario alle stufe a pellets, ma metto solo in guardia l'utente sprovveduto, privo di nozioni e cultura in merito a tutto il contesto.
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Qui il gasolio è poco usato, la maggior parte è passata al gas e al turbocamino da tempo, quindi non avevo dati di confronto con questo combustibile.
Se è conveniente anche rispetto al gasolio, tanto di guadagnato, sempre che non esca fuori un aumento di costo del pellet....domanda che molti passati a queste stufe si fanno, ma magari è solo la paura generica dell'aumento di prezzi....![]()
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Ibibi la paura è collettiva e ingiustificata, qualche anno fa le ditte che lo producevano erano poche e non avevano concorrenza, ora sono aumentate a dismisura, e se ne trovano a tutti i prezzi logicamente a discapito della qualità. Ricordo la scorsa primavera un maxisequestro di pellet contenenti cesio....resta la regola che la qualità comunque si paga. Dove lavoro io vendiamo pellet austriaco di abete di prima qualità ad elevato potere calorico con le certificazioni DIN, è il piu caro della zona ma nuovi clienti varcano le porte ogni giorno e pure i vecchi clienti afecionados ritornano, alla fine 20 cent di differenza a sacco non incidono molto a fine anno (100 euro circa).
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Così a memoria mi sembra siano 80 mq + soppalco da 50 mq, il mio vantaggio è che ho un ambiente completamente aperto, fatta eccezione del bagno che necessita di una stufetta elettrica che accendo solo quando serve e per il tempo necessario, d'altra parte riscalda quasi immediatamente l'ambiente.
La stufa la faccio partire in automatico alle 5 fino alle 9, poi visto che la casa resta vuota, la riaccendo in automatico verso le 15 fino a quando vado a letto (col bambino fai conto che si va a nanna verso le 23).
Diciamo circa 12 ore al giorno.
Il prezzo che ti ho detto, comunque, risale ad almeno un paio di anni fa.
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- Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
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Per quanti metri quadri?
Se non sbaglio le temperature medie annue a Predazzo sono sui 7°C, e malgrado d'inverno non sia un posto particolarmente freddo rispetto ad altri pari quota, è sempre un fondovalle alpino a 1000 metri. Non c'è molta speranza che capitino anni "caldi" su una scala assoluta. Effettivamente a 1000 metri è bene diversificare le fonti di riscaldamento e cercare di stare quanto più alla larga dal gasolio. Ho visto un paio di appartamenti al tuo paese e avevano il soffitto molto basso; mi hanno detto i proprietari che erano le norme provinciali a imporre questo per ridurre i metri cubi da scaldare.
Ma non sei regoliere? Mi dicono che i regolieri a Predazzo ricevono la trattorata di legna già spaccata e devono solo "intassarsela" (parola testuale, non so se sia italiano...), per cui dispongono di una buona quota di riscaldamento sostanzialmente gratis.
Edit: cmq in provincia di Trento la stufa la pagherai ben cara, ma chiaramente basta saltare in autostrada e andarsela a comprare in provincia di Verona o di Brescia o Vicenza (tutte a due passi) per pagarla molto meno. Investi mezza giornata in un acquisto e risparmi centinaia di euro.
Rispondo io per la questione legna "regalata", è un mito da sfatare, qui in valle di Fiemme esiste la "magnifica comunità" che annualmente elargisce la cosidetta "regàlia", fino a 20 anni fa si prendevano circa 3-400 mila lire per famiglia, negli ultimi 4 anni invece non si percepisce piu nulla, appunto l'ultima volta che ho preso la regàlia ho percepito 12 Eurol'anno sucessivo l'hanno tolta....
Era praticamente una spartizione procapite sugli utili dati dalla vendita del legname della segheria comunitaria.
qualche info in piu qui Magnifica Comunità di Fiemme - Wikipedia![]()
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Hai hai hai. Metti un'inserzione su ebay e prova a vendere un rene, per qualche anno ti scaldi
O stufa a pellet programmabile. Non so se ci siano contributi provinciali e se ci sono dubito che te li diano per un acquisto fuori provincia, ma io proverei a farmi un giro appena fuori confini a sud. Qualcuno che ti fa un buon prezzo e viene pure a istallartela lo trovi.
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