Ok,ma che senso ha fare il confronto con la disoccupazione della Spagna (che è intorno al 20%)??Per poter dire "Però,il doppio del nostro!"?
L'alto tasso di disoccupazione europero è dovuto alla crisi. Checchè se ne dica,l'Italia per natura ne è stata colpita in maniera minore rispetto ad altri Paesi Europei e non in modo omogeneo. La Storia economica insegna molto chiaramente che le crisi colpiscono economie floride e che vanno "bene". Le economie "arrancanti" (come quella italiana almeno dagli anni Ottanta ad oggi) non ne vengono così tanto colpite. Alle volte sento dire che qui in Italia la crisi non si è sentita tanto,quasi come se fosse un merito nostro. Che poi,come dici giustamente tu,il tasso di disoccupazione medio europeo è maggiore di quello italiano,quello è un dato ed è innegabile. Ma lo dico chiaramente: come disoccupazione siamo messi meglio di molti altri Stati europei. Ma non è un merito nostro,ecco cosa voglio puntualizzare.
Lou soulei nais per tuchi
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Ultima modifica di Fdg; 04/05/2010 alle 19:53
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Aggiungiamo che con l'EU a 25 fare confronti con la media europea è diventato particolarmente conveniente (mentre con l'EU a 12 mi pare l'Italia faceva sempre figure di stramerdissima), visto che adesso ci sono dentro Romania, paesi baltici ecc.
E' un po' come confrontare la propria regione con la media italiana. Rubare le caramelle a un bambino, come in quegli spot "vuoi vincere facile". E bravo, vantati che c'hai il 2% in più della media italiana, quando nella media italiana pesano alcune delle zone più povere e arretrate d'Occidente. Sempre confrontarsi con quegli stati (e quelle regioni se si ragiona rispetto all'Italia) alla cui popolazione si ambisce di appartenere. Se vogliamo confrontarci con le contemporanee democrazie avanzate, i paragoni sono USA, Giappone, Francia, Germania, UK e qualche paese del Nord Europa. E quando ci paragoniamo a questi, le figure di arcimerda per l'Italia sono assicurate in quasi tutto (ma non tutto; nella sanità si sta senz'altro meglio da noi che negli USA per esempio).
Quando qualcuno (specie del Nord) vi racconta che c'ha l'ics percento più della media italiana, ricordategli sempre che l'Italia da un lato è un paese povero (per via della sua montagna di debiti), diseguale, e arretrato e dall'altro che l'Italia stessa ha variabilità territoriale enorme e che la media italiana vale 10 piani di morbidezza: ci si confronta con province e regioni confinanti o quelle alle quali ci si vuole equiparare. Voglio raccontare che la mia regione è ricca e industrializzata? Via la media italiana; guardiamo quella delle regioni ricche e industrializzate e confrontiamoci con quelle. E di solito scopriamo che chi ci ha raccontato che era messo meglio della media italiana è messo peggio delle regioni più avanzate.
NO GUARDA STEFANO L'ANALISI DI fun bunuel è incontestabile,posso aggiungere che io con i miei 50 anni ho visto con i miei occhi la proggressiva distruzione del ceto medio,partita da lontano.Io e la mia cerchia di amici ho per lungo tempo fatto parte di quella piccola borghesia operaia e impiegatizia che si era andata costruendosi con il boom degli anni 60.Il tenore di vita della mia famiglia si è proggressivamente abbassato da 10-15 anni a questa parte,è stato un declino lento ma costante.La casa e le altre proprietà che ho sono frutto del benessere dei genitori,e dal fatto che una volta si riuscissero a risparmiare bei gruzzoletti anche facendo l'operaio come il sottoscritto.
Un segno del declino lo vedo dalle case di proprietà mia e dei miei amici,come detto tutti operai o impiegati,tutti abbiamo come minimo villette con giardino già ampiamente pagate,e quelle acquistate dai loro figli,chi ne ha in età già adulta,appartamentini di 50 mq con 40 anni di mutuo sul groppone.
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E poi il dato italiano sulla disoccupazione è falsato dall'alta percentuale di popolazione completamente inattiva rispetto a stati simili (ad. es gli USA hanno disoccupazione più elevata ma un tasso di attività estremamente più alto - loro forse anche troppo, è giusto per dire che i confronti sul tasso di disoccupazione lasciano il tempo che trovano)
però veneto-emilia-lombardia-trentino aa non sono messe male a livello di confronto con altre regioni industrializzate, se escludiamo baden-wuttemberg e bayern, hanno più o meno lo stesso reddito pro capite dei laender austriaci (eccezione l'aa che ha un reddito pro capite a livello bayern) (dati presi da qui -> http://www.central2013.eu/ )
Quello è anche dovuto all'incremento demografico e alla necessità di posizionarsi nei pressi di una grande città (nel senso, conosco un po' di gente sui 30 anni che andando a vivere magari a 20 km dalla prima cittadina di medie dimensioni è riuscita a prendersi una casa discretamente grande)Un segno del declino lo vedo dalle case di proprietà mia e dei miei amici,come detto tutti operai o impiegati,tutti abbiamo come minimo villette con giardino già ampiamente pagate,e quelle acquistate dai loro figli,chi ne ha in età già adulta,appartamentini di 50 mq con 40 anni di mutuo sul groppone.
Ultima modifica di Fdg; 04/05/2010 alle 20:12
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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