Vero!!!
Purtroppo l'Italia è un Paese con mille divisioni ed ognuno o quasi pensa solo a sè e questo aggrava solo i problemi che rimangono irrisolti: corporazioni,poteri forti,potere contrattualeschiacciante di alcuni gruppi,baroni nelle università,nepotismo,clientelismo,passività nella vita sociale,corruzione.
Si dovrebbe investire in ricerca scientifica ed invece si tagliano i fondi, si licenziano gli ingegneri nelle maggiori aziende italiane, le scuole sono decadenti se non pericolanti, ma che futuro può mai avere un Paese così?????
Fosse per me sarei sceso in piazza 15 anni fa a protestare nelle piazze e in decine di migliaia sotto i palazzi che sapete, ma solo la stretta minoranza delle persone se ne rendeva conto già da allora di quello che sarebbe stata la realtà attuale e futura........ di questo passo, per cui non c'erano le condizioni per organizzare alcunchè di efficace. Per cui ora si raccoglie quello che si è seminato negli anni passati e cioè: niente!!!!
Adesso ci sono benpensanti che avvertono che ci sono dei problemi, beh ci si doveva muovere prima, ora il danno è fatto e per recuperare ce ne vuole di tempo e di impegno!! Poi ci sono persone (la maggioranza ) che ancora non si rende conto di nulla, beati loro che dormono tra due guanciali, ma non può durare per sempre anche per loro. Sarà la fame che ci farà muovere, solo quello ci accomunerà, divisi come sempre siamo in Italia, si deve arrivare alla disperazione per protestare e questo perchè non ci vogliamo mai prendere la briga di pensare con la propria testa anzichè demandare tutto a poche persone che pensino ed agiscano per noi, e non vogliamo neppure curarci di esaminare e controllare nel merito che le decisioni di questi siano lungimiranti e prese poer il nostro bene ed interesse. Per come la vedo io ci saranno scontri sociali in futuro per il deterioramento delle condizioni economiche e sociali in ITA ( paese oltretutto senza risorse a differenza di altri tipo la Scandinavia, altro che l'UK anch'esso in piena decadenza.......) e questo lo ho intuito da 15 anni fa, non da adesso, ma non c'era "materiale" umano con cui organizzare una protesta ed una proposta alternativa a quella attuale del navigare a vista e farsi ognuno i fatti suoi.
Ancora per pochissimi anni si avrà la pancia piena, poi i risparmi finiranno ( grosso modo) e saranno problemi seri. L'università senza dare la preparazione ad affrontare il mercato del lavoro e risolvere le esigenze delle aziende, con una preparazione tutta teorica e MNEMONICA ossia va avanti chi ha più memoria ( al netto delle raccomandazioni e delle comodità e vantaggi che da la famiglia se è agiata, gli altri si freghino invece!! La ns. Costituzione quindi è ampiamente disattesa), e con la crisi economica in corso è spesso ( l'università) solo una fabbrica di disoccupazione o sottocupazione mal pagata. A questo ci ha portato a guardare la televisiùn ( che t'addormenta mein cuiùn ) e adorare le automobili a motore endotermico e buttarci appresso i migliori soldi e il migliore tempo a disposizione nei tanti anni addietro. I cinesi sono avanti anni luce nella ricerca ormai ( poi per i diritti umani vale tutto un' altro discorso come è ovvio). La prossima auto che comprerò sarà quasi certamente cinese: ibrida o all electric zero emissions, la Fiat invece copierà dai cinesi
ed andrà a loro rimorchio, non avendo investito in passato nè nel presente nell'auto del futuro, drogata dagli incentivi e sussidi statali. Ma che futuro possiamo avere con le maggiori aziende italiane tipo Fiat, Telecom, Olivetti ridotte alle condizioni attuali di arretratezza e pochi investimenti nell'azienda e lauti dividenti e stock options per azionisti e dirigenti? Per non parlare delle mutinazionali estere ( ad es. Siemens ) che disinvestono dall' Italia per la malavita, la mancanza di certezza del diritto.....con processi che non si sa quando possano finire o le amministrazioni pubbliche pagare i fornitori, burocrazia pletorica che non riesce ad essere scalfita, eppure il tempo c'è stato per farlo in tutti questi anni di promesse!!!!!
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Ultima modifica di domenicix; 21/09/2010 alle 10:18
You have to be trusted by the people that you lie to. Pink fLOYD
A Domè, ti svelo un segreto. Ci sono due forme di potere molto importanti. Una è data dal potere economico, che consiste nel controllo di risorse di scambio (soldi) attraverso cui controllare il comportamento degli altri. Io pago, x fa quello che gli chiedo di fare in cambio dei soldi. Un altro è il potere politico, che consiste nel controllo legittimo dell'apparato dello stato. Ora, un'efficiente definizione di Stato è "organizzazione che detiene l'esercizio legittimo della violenza".
Secondo me è bene chiedersi, di fronte a gruppi che controllano risorse materiali e di scambio in grande quantità, e a gruppi che detengono l'esercizio legittimo della violenza, a che cosa serva andare in piazza a sventolare bandiere. Qualcosa si può ottenere rispetto alla politica (che ha paura di perdere voti), ma i potentati economici come li condizioni? Il loro criterio di riferimento è la risorsa economica, non la legittimità o il voto. Quelli se ne sbattono, e si faranno fare le leggi che vogliono dai burattini della politica. Come sempre.
A Boràtcome che non lo so quello che hai scritto
( non è rivolta a te la faccina ), l'unica arma è informarsi e non sorbirsi quella del main stream pilotato da interessi che non sono i nostri, e boicottare il più possibile i prodotti e i servizi (il più delle volte superflui devo dire, quindi non si farebbe neppure fatica a privarsene, tranne chi ne è viziato da tempo e non sa farne a meno per una sorta di status symbol e fregnacce varie ed eventuali ) delle società che vivono di assistenzialismo, concessioni statali svendute per 4 soldi, monopoli naturali o di fatto e che mettono i fantocci che hai detto. Rivolgiamoci alla concorrenza, W e sempre W la concorrenza!!!! Freghiamocene delle pubblicità e informiamoci noi stesso sulle schede tecniche dei prodotti e andandoci a cercare le informazioni in ogni modo che ci è possibile per esperienza diretta, cercando informazioni attendibili e non i miraggi che ci mostrano alla tv e ci raccontano sui manifesti pubblicitari e puntare ad uno sviluppo sostenibile boicottando chi si macchia di affarismo spregiudicato, sfruttamento dei lavoratori ed inquinamento ambientale.
L'informazione è la nostra unica alleata, pretendiamola da chi fa questo lavoro garantista della democrazia che senza di essa è solo un puro esercizio teorico, oppure cerchiamole da noi le informazioni, andiamo in giro e scopriamo il mondo con i nostri occhi, parliamo con persone reali e tocchiamo con mano beni,servizi e qualità dell'ambiente e delle relazioni umane.
Per le banche ed assicurazioni ci dovremmo organizzare con piccole banche locali che aiutino lo sviluppo del territorio e distribuiscano il rischio di eventi negativi su tutta la cittadinanza della zona tipo le banche di credito cooperativo, casse rurali. Poi organizzare la filiera corta e la trasformazione in loco dei prodotti, gli agricoltori consorziarsi e non stare da soli sul mercato.
Ah dimenticavo!!, autoprodursi il più possibile l'energia e smetterla con la schiavitù delle bollette dell'elettricità e del gas e dell'acqua![]()
Ultima modifica di domenicix; 21/09/2010 alle 11:12
You have to be trusted by the people that you lie to. Pink fLOYD
il tuo discorso,a prima vista utopico,e snz'altro il discorso più rivoluzionario che si possa fare oggi,in realtà ha il pregio della concretezza.E' il tentativo di far bastare i 1200 euro,se va bene,del post iniziale.E' l'idea della decrescita insomma,di cui si comincia a parlare oggi,e che avrebbe il pregio di svincolarci un pò dal ricatto,dalla schiavitù del soldo che il potere usa per tenerci per le palle.Ma la libertà ha sempre un prezzo salato,siamo tutti disposti a pagarlo?![]()
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Questo thread cade perfettamente a fagiolo per me che proprio in questi giorni mi accingo a scegliere cosa farò della mia vita. Sto per iscrivermi all'università, e non ho ancora scelto proprio perchè ho due possibilità e devo fare i pro e i contro della situazione. C'è ancora tempo, quindi tanto vale rifletterci sopra prima piuttosto che fare una scelta avventata ed eventualmente cambiare dopo.
Io andrei molto volentieri all'estero. Ci avrei fatto tutta l'università, ma varie circostanze (ed un pò di paura) non me l'hanno permesso. Comunque l'uni in Italia non è così male, il problema è SEMPRE il dopo. Il mondo del lavoro, intendo. E non ho intenzione di puntare i DITI contro chicchessia, come dice Fenrir, ma semplicemente fare il punto di una situazione oggettivamente problematica circa la situazione occupazionale dei laureati italiani.
Dalle statistiche si evince che una laurea in Italia ormai conta piuttosto poco. Non so come sia in altri paesi e fino a un certo punto non mi interessa, ma qui in Italia è così.
Tanto per cominciare, la laurea triennale è una farsa ed è ormai risaputo che fermarsi con quella credendolo un titolo valido è come fermarsi con un diploma di liceo classico: per quanto brillantemente possa essere preso, non dà molte più chance che fare il cassiere. Un'indagine condotta nel 2007 sulla condizione dei laureati nel 2004, in corsi lunghi e in corsi triennali, afferma che, per esempio:
-Dei laureati (con laurea specialistica o quinquennale) in fisica il 48,7% è occupato a 3 anni dalla laurea. Di questi, al 73% viene richiesta la laurea per lavorare. Il che vuol dire che, su 1076 nuovi fisici nel 2004 in Italia, circa 380 di loro ad un'età compresa tra 25 e 30 anni fanno un lavoro coerente con la laurea scelta, mentre gli altri 700 è come se non l'avessero presa. Ovviamente, lo stipendio medio è ben inferiore ai 1000 euro, e si aggira sugli 830 euro al mese...tanto valeva mettersi a lavorare in una ditta di pulizie e cercare di risparmiare qualcosa.
-Stanno messi molto male anche i laureati in giurisprudenza, nonostante l'opinione comune. Il 52% è occupato a tre anni dalla laurea (ma solo il 38% svolge un'attività continuativa iniziata dopo la suddetta laurea) e di questi mediamente al 71% è richiesta la laurea per il lavoro che svolgono. Cioè 9200 laureati su 24944 laureati totali possono dire che la loro laurea è stata utile. Stipendio mensile bassissimo, è noto che durante il praticantato ai laureati in giurisprudenza viene dato un rimborso spese misero, e talvolta nemmeno quello. Una mia cugina laureata con 110 e lode, dopo aver passato l'esame di avvocato con il massimo dei voti, ora a 36 anni lavora in una ditta di condizionatori. Teoricamente dovrebbe gestire il settore giuridico dell'azienda ma in pratica va nelle case a vendere ed impiantare i condizionatori, come ha fatto con noi.
-A biologia il tasso di disoccupazione è di circa il 24%, a lettere si avvicina al 20%, ma va aggiunto che ai laureati in lettere e filosofia viene richiesta la laurea soltanto nel 62% dei casi. Potrei continuare a descrivervi ogni cosa, ma non basterebbe.
Gli unici che hanno ancora un minimo di garanzie sono, in ordine: quelli di Economia (ma anche qui ci sono parecchi laureati a spasso), di Ingegneria e soprattutto quelli delle lauree triennali di Medicina, ovverosia Infermieristica, Fisioterapia, Logopedia e quant'altro. Qui il 97% è occupato con buoni stipendi, e alla quasi totalità è richiesta la laurea. Ma sono pochissimi quelli che li intraprendono.
E proprio Logopedia è quella a cui forse mi iscriverò io, nonostante le mie vere passioni siano altre. Ma perchè io devo vedermi costretto a rinunciare ad un corso che, in assoluto, mi appassionerebbe, perchè a meno di superspinte da qualche professore che mi indirizzi verso la carriera universitaria mi darebbe pochisssssime chance a livello lavorativo, per iscrivermi ad un altro sì stimolante, sì interessante, ma che non corrisponde ai miei REALI interessi e soprattutto mi farebbe rinunciare a diversi desideri (tipo quello di andare a vivere all'estero)? E qui non sto facendo confronti con nessuno stato europeo, ho semplicemente scritto dei dati che possono essere supportati da esperienze alle quali assistiamo tutti ogni giorno, quindi non vorrei che Fenrir arrivasse dicendo che sono un lamentone.
E non crediate che sia una situazione iniziata ieri. Mia madre quarant'anni fa si laureò con voti assurdi a Lettere e si fece 11 anni di precariato per poter trovare un lavoro degno di tale nome.
Con che animo dovrei affrontare l'università adesso?
PS. le statistiche comunque sono molto confuse, non fanno le giuste distinzioni. Potete comunque prenderle come un qualcosa di indicativo.
Ultima modifica di nevearoma; 21/09/2010 alle 12:37
Già, tornando a cose "pratiche" nel mio piccolo in famiglia stiamo cercando di "decresciere" in tante cose, per dare priorità ad altre che abbiamo individuato io e mia moglie (fortunatamente spesso i nostri interessi coincidono).
Ad esempio non riusciamo a rinunciare ad almeno un viaggio all'anno (spesso all' estero) piu' svariati week end in giro per la nostra bellissima Italia.
Tagliando le spese in tante cose, ecco che possono saltare fuori i denari per questi sfizi anche da due stipendi normalissimi dai quali va tolto il mutuo casa, la retta dell' asilo della bimba, bollette , due assicurazioni auto, ecc ecc ecc.
Qualche esempio:
In casa mia penso che non esistano abiti firmati , occhiali griffati , ecc ecc.
Personalmente delle mode non mi è mai fregato, quindi il mio abbigliamento classico è t-shirt(o felpa) e jeans (ne ho 4/5 paia che durano da anni).
Il cellulare lo usiamo fino a che non muore definitivamente, io ho un nokia vecchissimo,penso abbia ormai più 4/5 anni.
L' automobile idem, non mi interessa l' auto di grossa cilindrata, utilitaria da tenere anchessa fin che non ce la fa piu.
Il pc avrà 4/5 anni anche lui, non si cambia finchè non tira le quoia.
Le TV lcd o altre diavolerie non neanche cosa siano.
E via dicendo per tante altre cose.
A me a dire il vero, pensando alla questione dell'autoproduzione di energia, a volte viene il sospetto che questa filosofia sia piuttosto consumistica. Se riesco a piazzare un microcogeneratore nella sala termica del 60% degli italiani, ne ho venduti molti milioni e ci faccio un pacco di soldi. Quindi mi lavoro gli italiani per convincerli che è buono e giusto. Stessa cosa per i pannelli solari. Buoni, oro, tutto bello e luccicante, ma intanto mi pelano non so quante migliaia di euro, e pure dopati perché se non ci fossero incentivi statali ci rimetterei.
Boh, non per fare quello che vuole inquinare a tutto spiano con le fonti fossili, ma ci sono risvolti delle nuove fonti che mi insospettiscono. Prima di tutto la percezione nettissima che il piano principale su cui si svolge la questione è vendere milioni di costosi macchinari. E' ben noto che un generatore centralizzato è più efficiente di molti generatori decentrati. Le condizioni che rendono la cosa conveniente sono delicate, e al momento consistono negli incentivi statali, cioè nel fatto che gli impianti di chi ha impianti sono pagati in parte con le tasse di chi gli impianti non ce li ha (anziché, con quei soldi, fare strade, ospedali, e scuole le quali sono il più potente generatore che possiamo creare).
Personalmente, consiglierei di aprire un'agenzia di pompe funebri. Gli italiani hanno smesso di nascere e presto capiranno che devono smettere di studiare (perché sono soldi buttati via) ma non potranno smettere di farsi curare (quindi ok le professioni sanitarie) e non potranno smettere di morire. Il settore sanitario è soggetto a chiusura sulla base di credenziali educative, per fare certi lavori ci vogliono certi titoli di studio. Ma per il settore della gestione industrializzata della morte, cioè dalla raccolta e preparazione dei cadaveri al loro smaltimento non mi risulta che siano richiesti particolari titoli.
Poi, all'italiana, bisogna "ungere" medici e infermieri in rianimazione, medicina generale, obitorio ecc ecc (se non pago mazzetta io perché chiamino me, paga mazzetta qualcun altro e chiameranno lui). Che ci vogliamo fare, da noi funziona così.![]()
ottimo consiglio!
a parte gli scherzi è un lavoro che non conosce e non conoscerà mai crisi e, inoltre, la concorrenza non è mai troppa (per ora) visto che è un lavoro che pochi si sentono di fare (malgrado i lauti profitti)
un'altra alternativa sarebbe di aprire una microcomunità per anziani, visto che anche quest'ultimi sono molto numerosi (e saranno sempre di più nei prossimi decenni!)
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Ma andate un po' a cagare voi e le pompe funebri![]()
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
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