Io non sono d'accordo. Non sono un cultore dell'"amicizia vera", quella che ogni adolescente sogna, quella della persona con cui si parla di tutto e con cui si può condividere qualunque cosa senza che nulla riesca a porre fine al rapporto.
Però devo dire di essere stato fortunato in tal senso. Di cose brutte (non bruttissime né irreparabili, solo le cose brutte che capitano a tutti) me ne sono capitate talvolta nella vita, ed ho sempre avuto accanto sempre le stesse persone che mi aspettavo mi fossero accanto e che hanno continuato ad esserlo anche quando non ce n'era più bisogno, e io ho fatto lo stesso con loro e ho visto gli altri comportarsi così tra di loro.
Ad un mio compagno di classe il quarto anno del liceo è morto il padre da un giorno all'altro dopo una malattia fulminante, tanto che nessuno in classe l'aveva ancora saputo, nemmeno i suoi amici più intimi. Ebbene questo ragazzo che prima non aveva tanti amici l'ultimo anno di liceo si è ritrovato circondato di attenzioni sincere ed affettuose, sebbene tutto sommato sembrasse non averne bisogno, ed io stesso gli sono diventato amico e ho partecipato, insieme ad altri, ad una veglia di commemorazione del defunto.
Questo non per raccontarti una storia melensa e lacrimevole ma per dirti che dal mio punto di vista se uno non ha veri amici è perché non è riuscito a trovarseli, non perché non possano esistere.
Tornando in topic intanto, mi sono sempre chiesto cosa succederà alle amicizie che ho ora se e quando mi sposerò, avrò figli, insomma avrò una vita mia. Alcune credo che finirebbero nel dimenticatoio, ma del resto non si può mai dire.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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