sta storia delle provincie accorpate mi pare assurda
ma poi secondo quale criterio ... ma levassero quelle provincie ridicole come BAT (Barletta Andria Trani) piuttosto che Belluno o Sondrio, che mi pare RIDICOLO, ma come cacchio fai a togliere un provincia come Belluno ??? Ma pure Siena, Benevento ! Ma stiamo scherzando ? Sono province storiche ... piuttosto ne han fatte tante gli ultimi anni che fan davvero ridere, tutte quelle della Saregna che proprio non concepisco ad esempio
questi si divertono a giocare a scacchi, intanto levano anche le tredicesime, nel frattempo costruiscono anche il ponte a 8 MLD di Euro sullo Stretto (ovvero pari a 10.000 posti di lavoro per 30 anni da 1.200 euro mensili), stiamo cadendo nel baratro più totale in questo paese ...
Una provincia si una no... Ma toglietele tutte! 20 regioni e finita li!
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#NousAvonsDéjàGagné
Le Provincie non servono a nulla, l'unica cosa sensata da fare era toglierle tutte!!!..... Ovviamente pensare anche solo per un attimo che i nostri politici facessero qualcosa di sensato è vana speranza.....
da Diego.
Valgerola: la più bianca d'inverno, la più verde d'estate!
Lo dico da una vita, ma questo significa ridurre i consensi politici!Chi vuole mantenere la poltrona non sono i presidenti e gli assessori provinciali(sono solo una conseguenza della politica nazionale),ma i parlamentari e i partiti!!!!...si sà si promette mari e monti in campagna elettorale e poi ci si ritrova solo con "tre monti" e niente mare!!!!![]()
Perdonatemi la provocazione, ma mettiamoci nei panni di un politico che ha costruito la "rete" del suo consenso in un certo ambito territoriale e adesso si vede, dall'oggi al domani, portata via la provincia......che fa?
dice sì, ok , va bene, in realtà è vero noi siamo i primi che dobbiamo dare il buon esempio, via le province, anzi togliete subito quella del "mio feudo"....
Un politico così non esiste perchè se anche esistesse avrebbe cessato immediatamente di fare il politico: sarebbe stato dimissionato un minuto dopo le sue dichiarazioni dal proprio segretario politico.
Rassegniamoci, alla fine di province ne spariranno al massimo 7/8, quelle più "povere politicamente, più insignificanti, le + sfigate...
Prima bisogna fare il censimento, poi dati alla mano, si vedrà..
Io sarei già contento di non vederle aumentare....
Discirso diverso sui piccoli Comuni: non serve a nulla tagliare in quell'ambito perchè i risparmi sarebbero risibili, ma saranno gli unici tagli ad andare in porto perchè le voci che si alzeranno a loro difesa saranno "politicamente deboli".....
In più la Regione che vedrebbe i maggiori tagli sarebbe il Piemonte e il piemontese di antico stampo raramente alza la voce e si ribella....
.....uso obbedir tacendo.....(se ricordo bene)....
![]()
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
per il Lazio mi pare balli la provinci a i rieti con 250 mila abitanti, non so se latina li supera, forse si. frosinone dovrebbe stare sui 400 mila e viterbo sui 300 mila e qualcosa.
forse accorpano la provincia di grosseto con livorno!
Responsabile commerciale www.astronomitaly.com
Analista geopolitico del contesto Medio Orientale, specializzato in Nord Africa e Turchia, mi divido fra Roma, Istanbul, Cipro e Tunisi
Tra l'altro i soci politici non hanno osservato una cosa. Che i casi delle province autonome (con tutti i limiti del contesto e delle modalità storiche con cui sono state costituite) mostrano che le province hanno grandi potenzialità. L'ente troppo grande per governare territori differenziati e troppo piccolo per fare politiche di medio raggio sono le regioni. A me (e a chi ha bazzicato un po' le province autonome) pare che anziché chiudere le province e accentrare funzioni in regione (regioni che poi faranno eccezionalmente male sui singoli territori perché non li conoscono e hanno l'apparato di raccolta del voto nelle aree urbane già sostenute da ricchi e potenti grandi comuni urbani) sarebbe probabilmente meglio togliere funzioni alle regioni (magari accorpandone qualcuna) e spostare poteri e funzioni verso province e comuni.
Adesso come adesso, le regioni sono uno strumento per estendere il potere delle aree urbane sulle periferie, le campagne, le aree di provincia e la montagna, col risultato di dare queste aree in pasto a politici e agli imprenditori (che pagano le tangenti ai politici per far fare loro ciò che vogliono) di città. Non sono molto convinto che questa sia una politica funzionale agli interessi della popolazione e del territorio, ma piuttosto agli affari privati dei politici cittadini stessi, che così si trovano a influire e a incassare la tangente sulle attività di areee nelle quali non sono eletti.
Il problema intrinseco di spostare poteri dalle regioni a province e comuni è che si tratterebbe di decentramento. Cosa di cui si sciacquano la bocca da mane a sera ma chiaramente non vogliono fare, perché sarebbe una perdita di potere e di tangenti per i livelli più alti della politica. Aggiungiamo poi che il modello basato su regioni si accavalla ai vecchi staterelli pre-unitari solleticando i sogni di alcuni partiti a cui piace particolarmente l'idea di accumulare poteri in regione per rifare lo staterello da cui si ritiene di discendere. Siccome tipicamente questi staterelli mandavano governatori nei territori che controllavano (certo non ci si votava un granché) si capisce a cosa pensano questi quattro ladri. Accentro le funzioni, così accentro le tangenti, e comunque comando io ( e prendo io le tangenti) fino nelle più remote periferie. Se poi faccio politiche di merda e rovino la vita a chi ci vive, sono tutti ca**i suoi.
Edit. Aggiungo un divertente dettaglio che mi è venuto in mente.
Il mio comune ha 3000 abitanti, e voglio creare una certa opera che richiede un permesso. Vado dal sindaco, gli allungo 5000 euro ed ecco il permesso.
Immaginiamo che lo stato giri il potere di rilasciare quel permesso alla regione. Ci sarà dunque un assessore o un ufficio in regione che rilascia quel permesso per tutto il territorio regionale. Ne conseguirà che mentre nel mio comune eravamo in tre a chiedere quel permesso e ce la cavavamo con una tangente di poche migliaia di euro, in regione ci saranno migliaia di pratiche, e quindi l'ufficio avrà il potere di paralizzare le attività di migliai di persone/imprese. Dunque potrà chiedere tangenti molto più salate.
E abbiamo visto come con la balla di risparmiare un piatto di fagioli di costi della politica tagliando qualche consigliere provinciale (che prendono 50 euro a seduta, meno di 500 euro l'anno) si sono messi sui binari di accentrare un enorme potere di ricatto producendo una prevedibile lievitazione del costo della politica costituito dalle tangenti.
Tanto per cambiare, ci hanno fregati.
Ultima modifica di Borat; 16/08/2011 alle 11:26
Ottima analisiFin da piccolo mi sono sempre sentito legato alla mia provincia più che alla mia regione...E anche dal punto di vista attuale la mia idea non cambia: bisognerebbe spostare più poteri dalle regioni alle province altrochè...e se non sbaglio le province esistono dal 1861, mentre le regioni (come enti pubblici) le hanno create solo negli anni 70...
Avatar: le perplessità di Arianna Dell'Arti (Cate Guzzanti in "Boris") dopo la telefonata di un PORACCIO che magnifica i famigerati "inverni dominati dall'Atlantico".
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