Citazione Originariamente Scritto da fabry72 Visualizza Messaggio
era ovviamente un esempio.... essendo tu un "laziale a tromsoe"... direi anche il piu' adatto!
il senso e' avere la voglia e, a volte, anche il coraggio di sperimentare COSA mangiano realmente in un posto senza pregiudizi e senza fissarsi solo su quei due o tre piatti di cui si ha sentito parlare.
Ma io non ho mica pregiudizi. E dove sta scritto che non abbiamo sperimentato cosa mangia realmente la gente? Io posso parlarti *direttamente* solo dei posti dove ho vissuto, ovvero Scandinavia, Irlanda e Belgio (e Italia). E guarda, ne ho provata di roba specie in Scandinavia, dove ormai ho vissuto più che in Italia. E ti garantisco che una frazione della Puglia ha più varietà e gusto dei piatti tipici di tutta la Scandinavia dalla Danimarca alle Svalbard. Same goes per il mondo anglosassone (vecchio, e di riflesso anche nuovo) e il Belgio. Non serve chissà che scienza poi per capire quanto è variegato il "menu" di un paese, basta fare due chiacchiere con gente del luogo eh! Loro lo sanno meglio di chiunque altro.
Cmq, visto che ormai siamo in piena globalizzazione, chiunque può mangiare qualunque cosa (com'era? Il piatto tipico della Germania è il kebab? :D) quindi grazie al cielo ora non ha più senso l'isolazionismo alimentare, ma se penso a 100 anni fa che nella Scandinavia artica tiravano avanti, insieme al pesce e alla balena, solo a lapskaus (minestrone di patate e cipolle), finnbiff (spezzatino di renna cotto nel formaggio di capra), kleppmelk (palle di farina tenute insieme dalla colla di pesce e bollite nel latte) e måsegg (uova di gabbiano)... beh :D sono contento per loro che sia arrivata la globalizzazione!