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  1. #11341
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
    ***
    Più soldi per le pensioni???
    Magari!!!
    ma a quelle medio basse, non dai 2000 euro in su!
    Da Monti in qua mi stanno togliendo l'adeguamento all'inflazione, e su una pensione netta da 1250/1300 euro al mese(unica entrata), è un bel togliere!
    I 70 o 100 euro in più al mese, su queste cifre equivalgono a 500/600 euro su pensioni oltre i 2000!!! e mi spiego:
    se con 1250 euro si arriva a malapena a fine mese, lasciando perdere tutto il superfluo, cioè "tirando la cinghia"., ad uno che prende netto 2500 o 3000 euro, arriva ugualmente a fine mese. Se sono 2500 o 3000, oppure 3000, o 3600 la vita non gli cambia.-
    Concordo con Alessio. Se si tratta di pensioni calcolate con il metodo retributivo mi sembra il minimo che si possa fare. Hai mai provato a fare un calcolo a spanne di quanto tu abbia versato e di quanto riceverai negli anni sotto forma di pensione?

    Si tratta solo di forte iniquità di trattamenti tra padri e figli e tra nonni e nipoti. Anche solo lamentarsi per la mancata indicizzazione all'inflazione sapendo di stare godendo di privilegi pagati da figli e nipoti è davvero fuori da ogni logica.
    Nel caso specifico tuo poi, il fatto che sia l'unica entrata in famiglia esula dal discorso pensionistico. Non è colpa del sistema delle pensioni se vi è una sola fonte di reddito.

    Chi paga per la riforma delle pensioni | Vincenzo Galasso

    Quanto può resistuire il pensionato d'oro? | Tito Boeri e Tommaso Nannicini

    Non per cassa, ma per equità | Tito Boeri e Tommaso Nannicini

    Le pensioni non sono un gentile regalo dello stato.
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  2. #11342
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Se si parla di pensioni calcolate con il retributivo mi pare il minimo; e comunque i sindacati forse è il caso che si preoccupino in primis dei lavoratori...
    Ammazza se quoto...
    Ma il ciccio lo quoto più di te!
    Ultima modifica di FunMBnel; 23/10/2013 alle 11:03
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  3. #11343
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    Concordo con Alessio. Se si tratta di pensioni calcolate con il metodo retributivo mi sembra il minimo che si possa fare. Hai mai provato a fare un calcolo a spanne di quanto tu abbia versato e di quanto riceverai negli anni sotto forma di pensione?

    Si tratta solo di forte iniquità di trattamenti tra padri e figli e tra nonni e nipoti. Anche solo lamentarsi per la mancata indicizzazione all'inflazione sapendo di stare godendo di privilegi pagati da figli e nipoti è davvero fuori da ogni logica.

    Ho capito, ma il ragionamento di Giorgio ha una sua logica: se vai a tagliare dove le cifre sono per cosi' dire al limite poi, i problemi (anche di ordine sociale) aumentano e non certo diminuiscono !

    Peraltro, il fatto che allora c'era il solo sistema retributivo non e' certo stata una scelta del lavoratore: era cosi' e solo cosi', un sistema che comunque funzionava !



    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    Nel caso specifico tuo poi, il fatto che sia l'unica entrata in famiglia esula dal discorso pensionistico. Non è colpa del sistema delle pensioni se vi è una sola fonte di reddito.
    E quindi ? Il fatto che la moglie non ha lavorato (in passato era praticamente sempre cosi', in quasi tutte le famiglie !) e' ulteriore colpa dell'ora pensionato che, a suo tempo, non ha mandato la consorte al lavoro a calci in culo ?

    Suvvia, cerchiamo di non perdere l'equilibrio nelle cose, eh !

    Insomma, o si decide a questo punto di far morire di fame chi con la propria pensione (e, ripeto, forse manco per colpe "passate" sue, eh !) non arriva a fine del mese (e puo' essere una soluzione.....) oppure si cerca di gestire la cosa con un po' di "razio sociale", passami il termine.

    Anche perche', le pensioni invece alte che non pochi prendono non dipendono certo dalla loro "bravura" passata: cioe', sono spesso sempre cifre calcolate con il sistema retributivo ma partendo da privilegi (chiamiamoli cosi') diversi !

    Dobbiamo togliere l'indicizzazione ? Perfetto, facciamolo da certe cifre in su diamine !

    Perche' chi si porta a casa 3000 e rotti euro di pensione, con il retributivo, sta godendo di privilegi enormemente maggiori del nonno Giorgio (citazione a caso) di turno, quindi potrebbe anche sopportare tagli ben maggiori, ecco...

    Peraltro vedremo tra qualche decina di anni i nuovi lavoratori, con il contributivo, quanto saranno stati oculati e bravi nel costruirsi una rendita aggiuntiva nel momento che smetteranno di lavorare, visto che la "nuova" pensione che riceveranno sara' una sorta di ciocca di capelli rispetto agli ultimi stipendi presi...

    Ma questo e' ben altro discorso, appunto, seppur forse anche ben piu' importante (e pericoloso...) in prospettiva !



    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

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    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
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    Ciao Alessandro......

  4. #11344
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Sul sistema pensionistico retributivo è fuori discussione la non sostenibilità nel lungo termine del sistema stesso, fonte di privilegi passati e tassi di sostituzione tra reddito da lavoro e reddito da pensione che sfuggono alla logica della matematica attuariale ... ma c'e' un però ... tagli lineari (non indicizzazione) hanno lo stesso effetto di aumenti d'imposte indirette, cioè colpiscono sempre in misura maggiore i più deboli, nella fattispecie le pensioni più basse. Inoltre, ricordiamo che il sistema retributivo ha prodotto privilegi in qualifiche medio-alte, quadri, dirigenti in primis, e statali (per effetto dellì'età pensionabile). Retribuzioni elevate, assenza di massimale contributivo, età pensionabile troppo precoce rispetto alle aspettative di vita, hanno prodotto privilegi che nel lungo termine si son rivelati danni. Allora, invece che andare a toccare un diritto acquisito (indicizzazione) al nonno giorno ed alla sua pensione di 1300 euro perchè non andiamo a toccare i diritti acquisiti di coloro che, legalmente, hanno avuto un privilegio spropositato andando a ricalcolare quelle rendite pensionistiche sulla base del sistema contributivo ? Siam sempre alle solite questioni che non hanno nè capo nè coda ... Infine, se proprio di pestaggio di diritti acquisiti ed espropri monetari si deve parlare vediamo di non gestire quelle risorse ad minchiam come si sta facendo con quanto recuperato con la non indicizzazione in atto da quando è entrata in vigore la riforma Fornero ... Ultimo appunto poi chiudo ... l'inps, nonostante sistema retributivo e accorpamento di quell'orrore dell'ex inpdai (guarda a caso ex ente pensionistico dei dirigenti sull'orlo del fallimento), ha comunque una gestione economico-finanziaria attiva anche nel corso di questi anni di crisi e anche a seguito dell'accorpamento dell'inpdad (guarda a caso, altro ente pensionistico sull'orlo del fallimento, questa volta degli statali). Alla fine i privilegi previdenziali, visti anche i fallimenti intervenuti, sono dei dirigenti e degli statali a danno dei normali lavoratori privati
    Ultima modifica di CausaEffetto; 23/10/2013 alle 11:48
    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  5. #11345
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Qualcuno dice che è giusto che noi lavoriamo più a lungo, dal momento che siamo stati fortunati ad avere un lavoro per 35/40 anni consecutivi, per cui non dovremmo lamentarci ed essere soddisfatti in quanto “privilegiati”! Ma la piccola testolina di c…o che dice questo, lo sa quanto ci è costato il “privilegio” di lavorare in modo continuativo per tutti questi anni? Lo sa che per farlo ci siamo dovuti adeguare ai lavori anche più umili che nessuno farebbe mai, tantomeno chi asserisce questa baggianata? Lo sa che da ragazzino mentre gli altri vivevano bellamente la propria adolescenza noi ci alzavamo al mattino presto per recarci al lavoro e non certo per svolgere attività di concetto? Lo sa che pur di continuare a portare a casa lo stipendio (e versare i contributi per la pensione che oggi ci vorrebbero rubare) abbiamo cambiato lavoro tantissime volte adeguandoci ogni volta ai sacrifici che questo comportava? Sopportando le umiliazioni più cupe pur di mantenere il lavoro? Lo sa che la sera quando tornavamo a casa invece di uscire a divertirci con i nostri coetanei crollavamo nel letto addormentati perché la mattina dopo si ricominciava? Per fare esperienza, come apprendisti eravamo sottopagati, senza aver paura di sporcarci le mani e di fare lavori in orari non "tradizionali"… e facevamo quindi una montagna di ore… senza contare i calci nel sedere. Per quanto riguarda le ferie non se ne parlava nemmeno, in un anno facevi due settimane e stop.

    Nonostante la crisi ci sono ancora alcuni settori che offrono opportunità di lavoro, ma chi dice che noi siamo dei fortunati evidentemente non è disposto a vivere la propria vita nel modo che ho descritto sopra. Per cui questi “signori” abbiano almeno la compiacenza di non chiamarci “fortunati” o "privilegiati" perché abbiamo lavorato fin da ragazzini, ma molto più realmente ci chiamino dei volenterosi impossibili da imitare, la cosa ci si addice sicuramente di più.
    E’ vero le aziende anche oggi mortificano i giovani lavoratori pagandoli una miseria e sfruttandoli fino all'osso, ma è esattamente ciò che abbiamo fatto noi. La domanda quindi è: chi è disposto a fare altrettanto? Chi avrà il coraggio di farlo, dopo avere pagato un caro prezzo in fatica, sudore, umiliazioni, compromessi, delusioni, amarezze ecc.ecc. si ritroverà con 40 anni di versamenti contributivi effettuati. Dico a loro che tutto ha un prezzo!!! A noi nessuno ha regalato nulla, ci siamo solo rimboccati le maniche, ci siamo messi in gioco da ragazzini perché costretti dagli eventi e dalle necessità famigliari.

    Ora non potete dirci solo che siamo stati “fortunati”, perché in questo caso la fortuna come la chiamate voi ce la siamo costruita con le nostre mani, con il sudore della fronte. Molti dei lavori che abbiamo fatto noi all’epoca, oggi li svolgono gli stranieri, anche loro sottopagati e sfruttati…
    Eppure tutti diciamo che non è assolutamente una cosa giusta. Certo che non è una cosa giusta sfruttare quella povera gente, non sono assolutamente d’accordo che vengano pagati 20 euro al giorno dopo avere sudato molte ore sotto il sole cocente, o altro. Ebbene noi ci siamo passati in quella situazione e la conosciamo bene, ed è come se fra 40 anni voi chiamaste questi poveri ”schiavi” dei fortunati e dei “privilegiati” perché hanno lavorato!!! Ma privilegiati de che? Avranno pagato i contributi anche per quelli che sono stati a guardarli lavorare e ciò non sarebbe assolutamente giusto!!! Forse con queste righe risulterò antipatico o scomodo a tanti “lavoratori” che vorrebbero usufruire della pensione allo stesso modo in cui dovremmo usufruirne noi pur avendo loro lavorato molti anni di meno … Già perché chi sceglie di guardare in faccia la realtà e di descriverla per quella che è, si becca le pietre in faccia e l’ira dell’esercito di salvezza del politicamente corretto.
    Mi permetto di citare Bertolt Brecht: “Mi sedetti dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”.



    La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.

  6. #11346
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Questo 3d, e molti dei suoi messaggi, è l'esatto specchio della situazione italiana, in cui tutti, una volta ancorati a un privilegio, non ne vogliono nemmeno sentir parlare nonostante questo possa magari portare il peggio del peggio ai suoi stessi figli, padri, nipoti. Passiamo spesso per "latini generosi" ma siamo egoisti e classisti da fare schifo. Ed è il motivo per cui siamo destinati alla fine, senza alcuna speranza.
    Giovanni Tesauro
    Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it


    Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm

  7. #11347
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Peraltro, il fatto che allora c'era il solo sistema retributivo non e' certo stata una scelta del lavoratore: era cosi' e solo cosi', un sistema che comunque funzionava !
    Funzionava? Certo... Se "funzionare" significa richiedere popolazione in crescita costante (e rapida), economia in rapida espansione ecc. ecc. ecc. allora effettivamente funzionava.
    La sua sostenibilità si è palesata nel momento in cui gli impossibili, a lungo, prerequisiti son venuti a mancare.
    E francamente che il peso di questa assurdità se lo sobbarchino sistematicamente "gli altri" ovvero "quelli che vengono dopo" è francamente assurdo: non solo tocca ripagare il debito pubblico (senza successo a quanto pare...), ma tocca pure pagare pensioni calcolate con un metodo finanziariamente insostenibile. Ma vaffanculo va.


    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    E quindi ? Il fatto che la moglie non ha lavorato (in passato era praticamente sempre cosi', in quasi tutte le famiglie !) e' ulteriore colpa dell'ora pensionato che, a suo tempo, non ha mandato la consorte al lavoro a calci in culo ?
    No, dai! Nessun pretende che la mandi a lavorare a calci in culo. Nè nessuno oggi, quando 1/3 abbondante dei giovani non trova da lavorare manco in nero a raccogliere angurie in puglia , si potrebbe fare una colpa della disoccupazione dilagante.
    Ma nel momento in cui qualcuno lo ha scelto oggi non scassi i maroni.

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Insomma, o si decide a questo punto di far morire di fame chi con la propria pensione (e, ripeto, forse manco per colpe "passate" sue, eh !) non arriva a fine del mese (e puo' essere una soluzione.....) oppure si cerca di gestire la cosa con un po' di "razio sociale", passami il termine.
    Questo mi pare ovvio e mi pare anche che nessuno voglia far morir di fame nessun altro.
    Ma una cosa è certa: i sacrifici devono essere proporzionali ai privilegi; e (esempio ahimè impossibile a tutt'oggi...) ci fossero 2 persone che pigliano 1000 euro al mese, uno retributivo e uno contributivo, il secondo deve essere essente da mazzulate, il primo ne parliamo.
    E se alziamo l'asticella delle simulazioni di intervento, tra chi piglia 1500 E col retributivo e 2000 col contributivo è giusto che a pagare di più proporzionalmente sia il primo visto che il secondo si è guadagnato ogni centesimo che piglia.

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Perche' chi si porta a casa 3000 e rotti euro di pensione, con il retributivo, sta godendo di privilegi enormemente maggiori del nonno Giorgio (citazione a caso) di turno, quindi potrebbe anche sopportare tagli ben maggiori, ecco...
    Tu stai descrivendo la normale progressività dell'imposizione (quindi dell'eventuale contributo di solidarietà o di quasivoglia etichetta gli si affibbi...) e vorrei pure vedere che così non fosse.

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Peraltro vedremo tra qualche decina di anni i nuovi lavoratori, con il contributivo, quanto saranno stati oculati e bravi nel costruirsi una rendita aggiuntiva nel momento che smetteranno di lavorare, visto che la "nuova" pensione che riceveranno sara' una sorta di ciocca di capelli rispetto agli ultimi stipendi presi...
    Ma questo e' ben altro discorso, appunto, seppur forse anche ben piu' importante (e pericoloso...) in prospettiva !
    Secondo me su questa faccenda invece c'è molto più terrorismo di quel che si crede. Specie nell'ottica di andare in pensione all'età prevista attualmente.
    Certo... Se uno pensa di andare in pensione 10 anni prima allora sì che si piglia un meravigliotto...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  8. #11348
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    Predefinito Re: Chi ha fatto chiudere la discussione sulle borse che gli spacco la faccia?

    Di seguito il testo di una lettera che sto facendo girare per redazioni giornalistiche, blog, gruppi di discussione su Facebook, politici, sindacati...
    Sì, anche se mi è scesa la catena, la voglia di lottare per i miei diritti non è ancora sopita!

    Sono nato nel 1960. Nel 1971 muore mio padre in seguito ad incidente domestico. Eravamo una famiglia numerosa composta da 6 fratelli, due dei quali all'epoca già sposati. Dunque la mamma rimase sola (a 46 anni!) nel dover gestire una famiglia con ancora 4 figli da sistemare. Io ero l'ultimo della covata, come si suol dire, il più coccolato. Forse i miei fratelli mi avrebbero aiutato nel proseguimento degli studi ma io non ne volli sapere nonostante le ultime parole di papà in ospedale, poco prima che iniziasse l'anno scolastico delle scuole medie: "mi raccomando, studia"...

    Dunque, terminate le scuole dell'obbligo inizio a lavorare, mi mettono in regola solo dopo 5 mesi. Cambio tre/quattro posti di lavoro e pure qui vanno persi altri mesi di contribuzione. Tutti lavori duri, umili e sotto pagati ma che mi hanno permesso di costruirmi un futuro e una famiglia ma soprattutto i contributi che versavo (e che verso tutt'ora) erano nell'ottica di assicurarmi una pensione raggiunti i fatidici 35 anni di contribuzione. Se non che nel corso della mia vita lavorativa:
    - Mi hanno tolto le agevolazioni di lavoratore precoce (di cui molti hanno usufruito).
    - Mi hanno tolto i 35anni di contributi portandoli a 40.
    - Mi hanno tolto la media del conteggio sugli ultimi 5 anni di stipendio ai fini pensionistici portandola a 10.
    - Mi hanno tolto la media del conteggio sugli ultimi 10 anni di stipendio ai fini pensionistici introducendo il contributivo.
    - Mi hanno tolto i 40 anni con l'aggiunta della finestra unica di 1 anno diventando così 41.
    - Mi hanno tolto i 41 anni agganciandoli al meccanismo dell’aspettativa di vita….
    - Mi hanno tolto i 41 più il meccanismo dell’aspettativa di vita portandoli a 42 e 10 mesi più il meccanismo dell’aspettativa di vita assommano a tutt'oggi a 43 anni e 13 settimane…
    - Mi hanno aggiunto al tutto le penalizzazioni se vado prima dei 62 anni con drastica riduzione dell’assegno mensile… Ovviamente il tutto RIGOROSAMENTE IN CORSO D’OPERA, cambiando diverse volte le regole del gioco in corsa alla faccia dei diritti acquisiti!!
    Più di questo cosa vogliono ancora lor signori governanti?! Ma certo, il sangue! Gruppo 0 Rh+ ... Quanti litri volete?!

    Come molti altri nella mia stessa situazione mi sto dando da fare, scrivendo a destra e a manca a politici, sindacalisti (che purtroppo sono totalmente assenti!) giornalisti ecc. per cercare di far valere la nostra voce e le nostre ragioni. Vi è da dire che in Commissione Lavoro alla Camera, presieduta dall'On. Damiano è in discussione un progetto di legge volto a far giustizia di quella sciagurata legge Fornero che ha provocato il ben noto problema degli esodati del quale se ne parla quasi ogni giorno, un pò meno invece di noi lavoratori precoci. Vorrei ricordare che non solo gli esodati sono rimasti penalizzati da questa riforma....ma come mai nessuno lo dice? Come mai si parla così poco dei lavoratori cosiddetti precoci o comunque di quelli che aspirano a godere il meritato riposo dopo 40 anni di versamenti contributivi?

    Chiediamo fermamente ai nostri "politici" che deve assolutamente essere abrogato il meccanismo dell'aggancio all'aspettativa di vita per i lavoratori che avranno versato 40 anni di contributi, fissandoli come traguardo ultimo e insuperabile, altrimenti diventeranno molti di più. E' necessario abolire questo perverso meccanismo per chi si troverà all'attivo i 40 anni contributivi; soprattutto lo si deve fare per quelli relativamente più "giovani" che sarebbero oltremodo discriminati vedendoli diventare 43,44,45… e così via. Occorre necessariamente ripartire dai 40 anni (il famoso numero magico che non doveva essere superato....), poiché sono veramente tanti come tanti sono, in quel caso, i quattrini che vengono versati alle casse previdenziali. In caso contrario sarebbe proprio come uccidere il sogno di tutti i lavoratori, stanchi e demotivati dalle continue riforme, tradendo le loro aspettative che non potranno avverarsi per l'ennesima volta, trasformandole in un traguardo pressoché irraggiungibile......(avendo cambiato ancora una volta le regole del gioco in corsa in barba a tutti i diritti acquisiti...).Tra l'altro nessuno ne parla nonostante sia un aspetto che ci penalizza gravemente....come mai?

    Forse nessuno se ne sta accorgendo e gli addetti ai lavori si guardano bene dal parlarne, comprese tutte le sigle sindacali? Chiediamo fermamente che non venga lasciata cadere nel dimenticatoio questa ingiustizia che sentiamo in modo particolare. Chissà quale differenza di aspettativa di vita ci potrà essere tra lavoratori nati a due o tre anni di distanza gli uni dagli altri.....L'unica cosa che li differenzierà sarà il numero di anni di lavoro che dovranno effettuare.... è davvero una presa per i fondelli....Per questo meccanismo occorre più gradualità. E' un meccanismo che consentirà di notare una differenza significativa riguardo l’aspettativa di vita, solo tra una generazione e l'altra, occorreranno quindi almeno 20 anni...Attuarlo a distanza di un anno o due o tre come stanno facendo è veramente una farsa. Se come prospettato fino al 2025 venissero ripristinate le regole ante la riforma Fornero per tutte le “categorie di lavoratori” sarebbe un’operazione di giustizia e di rispetto dei diritti acquisiti dai lavoratori che hanno stipulato un contratto con il proprio Stato al momento dell’assunzione e calpestato senza nessuna remora.



    La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.

  9. #11349
    TT-chaser L'avatar di Nico
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?


  10. #11350
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Funzionava? Certo... Se "funzionare" significa richiedere popolazione in crescita costante (e rapida), economia in rapida espansione ecc. ecc. ecc. allora effettivamente funzionava.
    La sua sostenibilità si è palesata nel momento in cui gli impossibili, a lungo, prerequisiti son venuti a mancare.

    Premetto che devo controllare meglio, ma se da un lato (ovviamente) il sistema retributivo ora non puo' piu' comunque stare in piedi com'era impostato un tempo, dall'altro mi sembra di ricordare che il "crollo" del sistema sia dovuto anche al fatto che ai fondi dell'Inps, alla fine, ci attingono ben oltre le pensioni (e non solo cio' che riguarda la previdenza, appunto...)

    Ripeto pero', devo verificare in merito.


    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    No, dai! Nessun pretende che la mandi a lavorare a calci in culo. Nè nessuno oggi, quando 1/3 abbondante dei giovani non trova da lavorare manco in nero a raccogliere angurie in puglia , si potrebbe fare una colpa della disoccupazione dilagante.
    Ma nel momento in cui qualcuno lo ha scelto oggi non scassi i maroni.

    Ovviamente, ma io mi riferivo al passato (ns. genitori, per intenderci), non certo oggi !


    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Questo mi pare ovvio e mi pare anche che nessuno voglia far morir di fame nessun altro.
    Ma una cosa è certa: i sacrifici devono essere proporzionali ai privilegi; e (esempio ahimè impossibile a tutt'oggi...) ci fossero 2 persone che pigliano 1000 euro al mese, uno retributivo e uno contributivo, il secondo deve essere essente da mazzulate, il primo ne parliamo.

    Su questo non discuto.



    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Secondo me su questa faccenda invece c'è molto più terrorismo di quel che si crede. Specie nell'ottica di andare in pensione all'età prevista attualmente.
    Certo... Se uno pensa di andare in pensione 10 anni prima allora sì che si piglia un meravigliotto
    ...
    Qui non sono molto d'accordo, anche se in fondo mi auguro di avere torto e tu ragione, alla fine !

    A meno che uno si accontenti di prendere, come pensione, circa il 30, forse 40% dell'ultimo stipendio (cosa non impossibile se uno, appunto, prendera' cifre non certo...comuni ! )



    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

    I miei dati Meteo in real time su MyMnwPro, CML e WU

    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
    ______________________________
    Ciao Alessandro......

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