Pagina 1125 di 3057 PrimaPrima ... 1256251025107511151123112411251126112711351175122516252125 ... UltimaUltima
Risultati da 11,241 a 11,250 di 30569
  1. #11241
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Una delle classiche argomentazioni dei fautori del ritorno al conio liresco è la seguente ed è ispirata dai blog dei sedicenti neokeynesiani,che spopolano come funghi a fine ottobre sul web(così come nel 1990 erano tutti monetaristi:son mode):se uno Stato ha facoltà di stampare moneta ad libitum non fallisce,in quanto la sua Banca può fungere,praticamente "ad nutum",da prestatrice di ultima istanza.
    E' un'affermazione dotata di fondamento?
    In gran parte no e vediamo perchè.
    E' sicuramente vero che avere una Banca che ti fa da prestatrice di ultima istanza(come dovrebbe fare la BCE ma non può per l'opposizione finnico-tedesca,anche se Draghi con i suoi metodi non convenzionali ha introdotto deroghe più o meno surrettizie a tale rigidità)aiuta,in situazione di pre-insolvenza classica,perchè si può stampare moneta in modo tale da sostenere per un pò il servizio del debito sovrano,ossia in modo da pagarne gli interessi.Ma questo ti fa stare a galla fino ad un certo punto e per un tempo limitato.
    Il motivo è semplice:se la moneta che stampi si svaluta in modo esponenziale e addirittura i tuoi creditori esteri(o,per meglio dire,internazionali)non la vogliono più,l'inflazione dello Stato in questione schizza a livelli tali da decimare il risparmio collettivo.In pratica lo Stato in questione per tenersi a galla si appoggia sui suoi cittadini,per la gioia di questi ultimi.
    E arriva il giorno in cui,per evitare che scendano in piazza impugnando i forconi,devi accettare-sovranità monetaria o meno-l'ineluttabile default,ossia devi dire:vabbè,sono incapace di onorare il mio debito sovrano.
    Contrariamente a quanto sostiene la vulgata lirista,nella storia sono falliti Stati che avevano monete libere di fluttuare liberamente,come la Romania di fine regime comunista e la Polonia(ma anche il sovranissimo Sudafrica del 1985),con piena sovranità monetaria e senza agganci con dollari o rubli o con chicchessia.
    Ma anche per questi,per i motivi che ho spiegato,è arrivato il giorno del redde rationem e sono,assai sovranamente,falliti.

  2. #11242
    Brezza tesa L'avatar di Fdg
    Data Registrazione
    24/12/08
    Località
    Bassano del Grappa
    Età
    39
    Messaggi
    631
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    Concordo con 2) ma non con 1).
    La Russia nel 1998 aveva un cambio flessibilissimo...ma ha fatto un default in senso tecnico.
    Idem l'Uruguay un paio di volte e la stessa Argentina negli anni 70',quando non c'era alcun aggancio col dollaro,
    Ma a dire il vero nel 98 la Russia aveva un cambio semi-fisso (banda di oscillazione garantita dalla banca centrale). E Uruguay e Argentina avevano debiti denominati in valuta estera. Dunque Stau ha concettualmente ragione (anche se, praticamente, quando inizi a svalutare brutalmente la tua moneta, sarai obbligato a contrarre prestiti in valuta estera per mantenere una certa affidabilità presso gli investitori).

    (ma anche il sovranissimo Sudafrica del 1985)


    Sul debito internazionale. Dunque non denominato in Rand.
    Ultima modifica di Fdg; 12/10/2013 alle 09:55
    Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta

  3. #11243
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fdg Visualizza Messaggio
    Ma a dire il vero nel 98 la Russia aveva un cambio semi-fisso (banda di oscillazione garantita dalla banca centrale). E Uruguay e Argentina avevano debiti denominati in valuta estera. Dunque Stau ha concettualmente ragione (anche se, praticamente, quando inizi a svalutare brutalmente la tua moneta, sarai obbligato a contrarre prestiti in valuta estera per mantenere una certa affidabilità presso gli investitori).



    Sul debito internazionale. Dunque non denominato in Rand. [/COLOR]
    Sì ma ti indebiti in valuta straniera non perchè ha un colore più simpatico,bensì perchè la tua è poco apprezzata(eufemismo).
    Guarda caso,gli Stati nella lista dei falliti avevano tutte monete che non voleva nessuno e,come hai detto tu,si sono dovuti indebitare in moneta straniera.Italia,Grecia e Spagna con le monete nazionali probabilmente dovrebbero fare lo stesso.Se non espresso in euro o dollari,il loro debito pubblico,tornati al vecchio conio,denominato in lire o dracme non l'acquisterebbe neanche la Caritas.
    Ultima modifica di Josh; 12/10/2013 alle 10:46

  4. #11244
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Intanto momentaccio per l'India:
    E adesso l'India comincia a spaventare i mercati | Sokratis.it
    Importazioni ai minimi da anni,brutto segnale per l'economia mondiale ma anche per il PIL indiano,con consumi in caduta libera.

  5. #11245
    Brezza tesa L'avatar di Fdg
    Data Registrazione
    24/12/08
    Località
    Bassano del Grappa
    Età
    39
    Messaggi
    631
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    denominato in lire o dracme non l'acquisterebbe neanche la Caritas.
    Mah, non lo so, questo lo dici tu.

    Importazioni ai minimi da anni
    Bè è crollato la loro moneta, normale che le importazioni diminuiscano considerevolmente.
    Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta

  6. #11246
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fdg Visualizza Messaggio
    Mah, non lo so, questo lo dici tu.



    Bè è crollato la loro moneta, normale che le importazioni diminuiscano considerevolmente.
    Lo dicono tutti,compresi i sostenitori del ritorno della lira,che infatti affermano che il d.p.andrebbe rifinanziato facendo a meno dei mercati.E' sul come che sorvolano,in genere.

  7. #11247
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Intanto vediamo il paladino anti-UE che combina di bello:
    L'Ungheria non vede ancora la fine del tunnel. Troppa austerity - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it
    Interessante questo passaggio:
    Secondo il Fondo monetario, l'Ungheria non ha ancora recuperato i livelli pre-crisi, essendo tornata a contrarsi dell'1,7% nel 2012, dopo il modesto recupero registrato nel 2011. L'economia risente in particolare della persistente debolezza dei consumi privati e degli investimenti, aggravati dalle rigorosissime politiche di consolidamento fiscale, a dispetto del recupero dell'export.

    L'outlook rimane impegnativo - sottolinea l'FMI - perché l'economia resterà stagnante anche nel corso del 2013, per recuperare una crescita dell'1,2% solo nel 2014.

    Sul fronte delle politiche fiscali, le politiche si austerity improntate soprattutto su un aumento della tassazione hanno avuto effetti contrastanti, da un lato contribuendo a zavorrare l'economia, dall'altro ottenendo un progressivo miglioramento del rapporto deficit/PIL che è sceso al 2,5%.

    Conseguentemente, l'Ungheria è riuscita a ritrovare la fiducia dei mercati, che ha favorito anche un ridimensionamento dello spread e del costo dei finanziamenti.

    Esiste però anche un risvolto della medaglia, perché l'ingerenza politica nell'economia ed i frequenti cambi di rotta delle politiche economiche, unite ad una generale instabilità politica, rendono ancor oggi scettici gli investitori internazionali, che si tengono a debita distanza dall'economia ungherese, amplificandone la debolezza. A riprova di ciò, il volume degli investimenti ha toccato il livello più basso degli ultimi 10 anni.

  8. #11248
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
    Data Registrazione
    04/07/07
    Località
    Seefeld 1180 m (Tirol)/Ferrara (FE)
    Età
    33
    Messaggi
    37,156
    Menzionato
    42 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    Cosa parli tu, sei un solone economico.
    Qui crediamo solo a Barnard!
    Preciso una cosa: Barnard a mio avviso è un ottimo giornalista, penso uno dei migliori in Italia, cui ho avuto modo di apprezzare varie inchieste di Report su tematiche di cui nessun altro (compreso Travaglio, giornalista tanto decantato e tanto sopravvalutato a mio avviso) ha parlato (il debito del terzo mondo, le problematiche della globalizzazione, ecc.). Però a livello economico non sono minimamente d'accordo con la sua teoria (o meglio, quella di Warren Mosler che poi Barnard sta diffondendo in Italia), la ME-MMT, perchè ritengo sia troppo semplicistica in molti punti (per esempio considerano il commercio estero una variabile impazzita mentre chiunque sa qualcosa di macroeconomia sa che non lo è affatto).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  9. #11249
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Preciso una cosa: Barnard a mio avviso è un ottimo giornalista, penso uno dei migliori in Italia, cui ho avuto modo di apprezzare varie inchieste di Report su tematiche di cui nessun altro (compreso Travaglio, giornalista tanto decantato e tanto sopravvalutato a mio avviso) ha parlato (il debito del terzo mondo, le problematiche della globalizzazione, ecc.). Però a livello economico non sono minimamente d'accordo con la sua teoria (o meglio, quella di Warren Mosler che poi Barnard sta diffondendo in Italia), la ME-MMT, perchè ritengo sia troppo semplicistica in molti punti (per esempio considerano il commercio estero una variabile impazzita mentre chiunque sa qualcosa di macroeconomia sa che non lo è affatto).
    Sì,sta facendo il portavoce italiano di Mosler.

  10. #11250
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    Lo dicono tutti,compresi i sostenitori del ritorno della lira,che infatti affermano che il d.p.andrebbe rifinanziato facendo a meno dei mercati.E' sul come che sorvolano,in genere.
    Ma perchè,che dobbiamo dire di quelli che,al minimo accenno alla sostanziale non rifinanziabilità del d.p. italiano sui mercati in caso di ritorno alla lira,ancora ti rispondono:"vabbè,ma tanto mica dobbiamo finanziarlo sui mercati,riavuta la sovranità monetaria!".
    E se tu gli chiedi:"E allora come?",usano rispondere:"Come fa Abe".
    Ovverosia?Qua si fermano e non rispondono più.O rispondono a suon di slogan,basati sulla moneta che deve essere pubblica e sulla sovranità monetaria che è importante.
    E se gli fai notare che se vuoi fare a meno dei mercati puoi solo far andare le stampanti a tutta per garantirti la sostenibilità del servizio del d.p. ti danno del servo delle banche.Di quali,non si sa.

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •