Il correttore questo simpaticone, certamente posteri e non postumi
Commento solo il tuo secondo passaggio, Agnelli ha l'impero perchè qualcuno di loro partendo da zero se l'è costruito, non è che dalla notte dei tempi esiste un agnelli che i soldi li ha sempre avuti... Citi spesso l'America come esempio da seguire ma tutte le startup che nascono dal nulla, da universitari squattrinati ma volenterosi, non sono un esempio mirabile di come chi ha le capacità le usa per fare qualcosa di buono?
E i soldi li regalano, le eredità le gettano al vento? LE passeranno ai figli che magari avranno la capacità di consolidare l'impero o sperperare i soldi, chi lo sa.
Redistribuendo ossessivamente a chi non ha si finisce che basta attendere che qualcosa arrivi, perchè tanto arriva se l'idea del sociale è questo. Per il sociale io mi aspetto invece (ad esempio) che ci siano incentivi per le famiglie con i figli (non case gratis...), che necessariamente l'economia la fanno girare e che garantiscono un futuro al Paese, come contributori e lavoratori. Non come adesso che più figli hai più immondizia paghi e se io pago più immondizia (e da lavoratore dipendente lo stipendio che mi arriva non cambia), faccio debiti o riduco gli acquisti? Buona la seconda....![]()
Ma sicuramente. Non era certo mia intenzione insinuare che sia sempre esistito o che sia stato costruito rubando o altre amenità...
Ma sta di fatto che una volta costruito è lì; e chi lo eredita dopo 3 generazioni ovviamente non l'ha costruito. Da qui l'essenza della successione.
Assolutamente. E hai citato proprio un buon esempio. Quante startup riescono a emergere dalle nostre parti e quanti venture capitalist conosci?
No, ci pagano tasse. Decisamente più salate delle nostre all'atto dell'eredità.
Ma in compenso parecchie meno tasse, azionisti e "dipendenti", finchè ci lavorano.
Mi fermo qui: ti sembra che il modello americano corrisponda a questa descrizione?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Condivido la parte in grassetto.
Questo sistema è il freno allo sviluppo del nostro Paese, perchè l'imposizione fiscale è folle.
I giovani professionisti o lavoratori autonomi non hanno nessun incentivo alla crescita.
Pensate al giovane ingegnere di turno che inizia la sua attività nel regime dei minimi, quindi fattura meno di 30.000 euro all'anno e paga il 5% di imposta sostitutiva sull'utile. Fattura 29.000 euro con un utile di 12.000, e paga 600 euro di imposte.
Se fatturasse di più (oltre i 30.000) entrerebbe nel regime ordinario, e pagherebbe le imposte con le solite aliquote. Risultato? Col medesimo utile ma fatturato maggiore (31.000 euro, per esempio) di imposte ne pagherebbe 2.760.
Quindi perchè mai dovrebbe avere interesse a crescere, ad ampliarsi e a lavorare di più, viste le prospettive di una tassazione del genere? Ci sono migliaia e migliaia di professionisti e autonomi che restano "bloccati" proprio per questo motivo: lasciano perdere dei lavori, delle commesse o delle opportunità per non sforare i 30.000 del regime dei minimi.
Quindi mi chiedo, con un carico fiscale del genere, dove vogliamo andare?
Lou soulei nais per tuchi
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Mi sembra che di risposte ne abbia date a sufficienza.... mica è un'interrogazione a scuola o un terzo grado in questura!
Ripeto, abbiamo idee diverse e ci dormo su tranquillamente, potremmo stare ore a parlarne (meglio se davanti a un boccale di birra) e a trovare divergenze a tratti e convergenze ad altri![]()
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