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  1. #7281
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Neve al Nw Visualizza Messaggio
    Dici che ci sono masochisti che arrivano fino al punto di mangiarsi tutti i benefici avuti in precedenza
    Non è questione di masochismo.
    Nel marzo 2013 il ritorno alla lira e la ristrutturazione del d.p. non sono argomenti all'o.d.g.
    Ma se contribuisci a che si ritorni alla condizione di pre-default del nov 2011 sta' certo che fra un anno lo saranno eccome.

  2. #7282
    Tempesta L'avatar di Fede85
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    Non è questione di masochismo.
    Nel marzo 2013 il ritorno alla lira e la ristrutturazione del d.p. non sono argomenti all'o.d.g.
    Ma se contribuisci a che si ritorni alla condizione di pre-default del nov 2011 sta' certo che fra un anno lo saranno eccome.
    scherzi fare troppi passi verso l'uscita dalla melma non è cosa giusta\fp\

  3. #7283
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    C'è da dire che tutto questo rischio di vanificare i progressi fatti non lo vedo: le riforma fin qui fatte sono leggi in vigore, pertanto il solo "immobilismo" non basta a cancellarne la portata.

  4. #7284
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Neve al Nw Visualizza Messaggio
    scherzi fare troppi passi verso l'uscita dalla melma non è cosa giusta\fp\
    Dipende dai punti di vista.Tornare alla lira viene vista come una soluzione da:Brancaccio(economista di estrema sinistra);Bagnai(che ha un programma economico-la c.d. Agenda Bagnai-che ricorda quello della Jugoslavia titina,chi non ci crede ha l'occasione di andarselo a leggere su Rischio Calcolato,c'è pure l'intervista in cui dice che non è vero che l'Italia ha vissuto per decenni sopra le proprie possibilità,sarà qualche diceria messa in giro dai crucchi);Napoleoni(economista defaultista,grande fan del modello argentino del"non paghiamo").Per me sarebbe uno sfacelo e i motivi li ho spiegati decine di volte.Tra l'altro,non sono il solo a pensarla così.
    Vedo che anche le virtù salvifiche della moneta che vale carta straccia omettono una corretta ricostruzione di quel che successe nel 1992/93 quando,nonostante la liretta,rischiammo un default in piena regola,con due aste di titoli pubblici andate deserte.
    Ma anche di questo si è parlato 1.500 volte,su queste pagine.
    http://www.laprimapagina.net/editori...o-europeo.html
    Ultima modifica di Josh; 05/03/2013 alle 16:25

  5. #7285
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    C'è da dire che tutto questo rischio di vanificare i progressi fatti non lo vedo: le riforma fin qui fatte sono leggi in vigore, pertanto il solo "immobilismo" non basta a cancellarne la portata.
    Basta eccome,se i rendimenti dei titoli di Stato decollano ed i traders se ne liberano come se mischiassero la peste.

  6. #7286
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Scende ancora lo spread irlandese:ormai è 100 punti sotto il nostro!!!!!!!
    SPREAD Titoli di stato Europei Vs BUND
    Ormai credo che PIGS possa tornare a scriversi con una sola "i" e quella residua non simboleggia l'Irlanda.

  7. #7287
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    A proposito di Brancaccio,economista che nel 2006,in piena bonaccia,diceva che il d.p. italiano al più poteva essere consolidato,mai ridotto...
    Ieri l'ho sentito a Piazza Pulita,mentre gioiva per la stasi della globalizzazione,processo che sta risentendo della crisi economica ed ha perso quella veemenza pre-2008.
    Ovviamente a lui,paladino della lotta alla disegueglianze,mica veniva in mente di lodare i benefici della globalizzazione,come l'entrata nel benessere e nella prosperità per popoli che mai l'avevano conosciuto,il forte arretramento della povertà assoluta,l'abbattimento di barriere e distanze...
    Naturalmente no,sa solo motteggiare sui rischi del processo ma è curioso che i vantaggi gli sfuggano,sol perchè non riguardano il pezzetto di mondo in cui vive...

  8. #7288
    Tempesta L'avatar di Fede85
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Giornata sostanzialmente positiva sia in borsa che per i rendimenti
    Mib +2,72
    Btp 327 p.b rendimento 4,74

  9. #7289
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    Basta eccome,se i rendimenti dei titoli di Stato decollano ed i traders se ne liberano come se mischiassero la peste.
    Questo sì, parlavo della situazione dei conti pubblici io però. Al netto della speculazione (che in quanto tale non dovrebbe essere nemmeno presa in considerazione, non si può affamare la gente per andar dietro ai banditi dell'economia virtuale), se le finanze sono più o meno in ordine - e mi pare che lo siano, siamo tra i 7 paesi su 27 ad essere usciti dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo - io allo stato attuale delle cose non mi allarmerei più del dovuto.

  10. #7290
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Questo sì, parlavo della situazione dei conti pubblici io però. Al netto della speculazione (che in quanto tale non dovrebbe essere nemmeno presa in considerazione, non si può affamare la gente per andar dietro ai banditi dell'economia virtuale), se le finanze sono più o meno in ordine - e mi pare che lo siano, siamo tra i 7 paesi su 27 ad essere usciti dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo - io allo stato attuale delle cose non mi allarmerei più del dovuto.
    Vediamo come evolve ma se quella che si chiama"speculazione"afferisce ai detentori di titoli del debito italiano,beh,se loro ritengono che per motivi legati sia all'instabilità politica che alla debolezza dei ns.fondamentali macroeconomici gli stessi non siano più da considerare sicuri e valga la pena liberarsene c'è assai poco da fare.
    Notiamo una cosa:per il momento la debolezza italiana non sta venendo usando come grimaldello per scardinare l'euro,come nel 2011 ed infatti i rendimenti di altri titoli di Stato dell'Europa periferica e non non stanno vedendo grossi aumenti:quelli irlandesi sono in calo costante,i francesi e gli austriaci stazionari.
    C'è un timore specifico per l'Italia,in quanto il quadro politico non consente di ritenere che il risanamento continui in futuro.
    Possiamo dare torto ai mercati?In tutta coscienza,direi di no.
    Ai mercati non interessa affamarci,mettiamocelo nella zucca una volta per tutte:nessun creditore ha interesse che il suo debitore vada in malora,sarebbe il solito tagliarsi gli z. per fare un dispetto alla propria consorte.
    A loro INTERESSA UNA COSA SOLA:che li rassicuriamo sul fatto che il ns. debito resterà solvibile.Ci vuole il Nobel per l'economia a comprenderlo?E a comprendere che dichiarazioni del tipo"voglio trattare con francesi e tedeschi una riduzione degli interessi del d.p.",oltre a non significare pressochè nulla(giacchè questa è materia di contrattazione con i detentori di d.p.,che sono giapponesi come americani o cinesi),è una dichiarazione che a nulla serve se non a far propaganda pro-Pancia italica ed a far aumentare gli interessi sul d.p.?
    Difficilissimo da capire?
    Ultima modifica di Josh; 05/03/2013 alle 18:27

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