Beh ... Nel 2009 c'è stato un crollo praticamente globale con perdite di PIL diffuse.
Oggi la crisi morde soprattutto i deboli (es. la Germania è cresciuta alla grande salendo già oltre i livelli pre-crisi), è meno globale quindi le materie prime sono rincarate. Le storture del sedicente mercato italiano fanno il resto creando il caso limite in cui l'inflazione sale comunque anche in presenza di calo di PIL come da qualche (più di qualche ... Oramai son 10 ...) mese.
Tempo fa avevo chiesto al Bugi se secondo lui il rischio di stagflazione (almeno per alcuni) in questo momento era reale o solo un'ipotesi di scuola, ma mi sa che o non l'ha letto o l'ha ritenuta una tale vaccata da non meritar risposta.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Dai su che non è malvagia.
Da milanofinanza.it
La Spagna fa il pieno nell'asta di titoli a 10 e 2 anni, collocando complessivamente 2,54 miliardi di bond contro un target massimo di 2,5 miliardi. I rendimenti sul titolo decennale sono risultati in lieve rialzo al 5,743% dal 5,403% di gennaio. I tassi sul titolo a due anni si sono attestati al 3,463%.
La domanda per i bonos a dieci anni è stata pari a 2,42 volte l'importo offerto, in rialzo da 2,17 dell'emissione precedente. "Le aste spagnole di Bonos sono andate molto bene, visto che hanno ricevuto una domanda totale di circa 7 miliardi, ottenendo bid-to-cover molto alti", commenta Alessandro Giansanti, fixed-income strategist di Ing, aggiungendo che le emissioni "confermano la capacità della Spagna di emettere obbligazioni".
Sembra che le previsioni ottimistiche siano state confermate.
Per ora però si è mosso poco ... Forse era troppo scontato.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Copiare! Bisogna copiare, altro che aspettare. Quando c'è da mazzulare bisogna mazzulare subito.
Tassare i capitali italiani in Svizzera frutterebbe a Roma 37 miliardi (secondo l'accordo autriaco) - Il Sole 24 ORE
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Son proprio contento. Visto che l'asta spagnola è stata buona lo spread sta salendo di oltre 15 b.p. e ha passato di slancio quota 390.
I cugini spagnoli si son riavvicinati (ora a 422, anche loro in salita nonostante l'asta positiva).
In compenso in Francia sta salendo di quasi il 10%, ora 141.
Se dura ...
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Non solo gli spagnoli in asta oggi:
Spread BTP/Bund a quota 400 punti base. Il differenziale di rendimento tra i titoli del decennale italiano e quelli del decennale tedesco aveva cominciato la giornata a quota 373 punti base. Il rendimento del titolo italiano BTP di riferimento per lo spread si attesta al 5,6% in queste ore.
Da segnalare anche il collocamento di titoli francesi: sono stati collocati 3,545 miliardi di euro di BTAN al settembre 2014 con un rendimento dello 0,85%; 1,73 miliardi di euro di titoli OAT all'aprile del 2015 con un rendimento dell'1,06 per cento; 2,698 miliardi di euro di BTAN con scadenza al febbraio del 2017 e un rendimento medio che si e' attestato all'1,83% in crescita sul precedente 1,78% dell'asta precedente. Da segnalare anche il collocamento di 2,52 miliardi di OATEuroi 0,25% al 25 luglio 2018 con un tasso medio ponderato dello 0,54 per cento. Lo spread fra decennale francese e tedesco si attesta in queste ore a 139 punti base.
- FTA Online News
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Intendevo che la domanda di Matteo e' sicuramente ben posta, ed e' una domanda a cui e' davvero molto difficile dare una risposta. Solo che in un secondo sono cominciate ad arrivare risposte come se tutto fosse chiaro (e dopo il mio messaggio ne sono arrivate ancora di migliori).![]()
#NousAvonsDéjàGagné
O forse non l'ho letta.
Io invece credo l'opposto di quello che tu dici. E' piu' un ipotesi reale che "di scuola". La scuola che va per la maggiore da anni in tema di politica monetaria e' che le banche centrali seguono approssimativamente una regola in cui decidono il tasso di interesse nominale in risposta alle informazioni macroeconomiche che hanno, inflazione e disoccupazione in primis. Ora, in equilibrio, la teoria dice che una situazione di lungo periodo con tassi di interesse nominale BASSI, e' possibile solo con tassi di inflazione BASSI....
Pero' e' teoria... e, ma questa e' un parere personale, non tiene in conto i grandi cambiamenti che sono avvenuti a livello di bilancio per le banche centrali dalla scorsa crisi. Ad esempio ora la Fed si trova a gestire sia titoli a breve che titoli a media lunga scadenza. La teoria di cui sopra e' valida quando la banca centrale ha un solo strumento e cioe' il tasso di interesse nominale a breve. Se gli strumenti sono piu' di uno tutto si complica, e le possiblita' di fare cagate aumentano.
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#NousAvonsDéjàGagné
Ora, mi dite come è possibile accettare che un'AGENZIA DI RATING possa avere un potere così grande come quello di riuscire probabilmente a spostare l'ago della bilancia delle elezioni presidenziali di uno stato come la Francia? Secondo me siamo al punto di non ritorno... O si mettono dei paletti entro breve tempo, oppure la vedo molto ma molto male... \fp\
Luca Bargagna
Leggo nel medesimo articolo: "Il Governo italiano, guidato dal premier Mario Monti, si è sempre detto contrario a seguire le orme della Germania, e ora dell'Austria, in materia di accordi separati, preferendo un accordo comune a tutti i partner in sede europea. Quindi la questione è chiusa, almeno per ora." Aggiungo: "Solide ragioni motivano questa scelta: l'Austria NON è bagnata dal mare, l'Italia si."
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